martedì
26 Agosto 2025

Nella pineta di Classe circa 700 daini. In regione ne vengono uccisi 6.500 all’anno

Deserta l’indagine di mercato del Parco del Delta per la loro cattura, ma secondo le linee guida del ministero vanno eradicati

Daini Pineta Classe Ph Willy Maurizio Cazzanti
Foto di Willy Maurizio Cazzanti

Fuggirono da un allevamento amatoriale di un’azienda agricola più di venti anni fa e si rifugiarono nella pineta di Classe. Che problemi vuoi che diano 15-20 daini? Adesso, secondo le autorità, stanno distruggendo la biodiversità dell’area perché si stima che siano diventati circa settecento (in crescita continua al ritmo del 30 percento all’anno) in una zona dove storicamente il daino non è mai stato presente. Ma i circa mille ettari di bosco non bastano nemmeno e così a branchi escono in cerca di cibo nelle campagne circostanti spaziando su altri 1.500 ettari dove pascolano distruggendo le coltivazioni agricole.

L’area dove è insediato il nucleo di ungulati è al 90 percento zona protetta all’interno dei confini del Parco del Delta del Po e tocca all’ente di gestione ridurre il numero degli animali.

Ma sono le linee guida del ministero per la Transizione ecologica (una volta chiamato dell’Ambiente) a definire il daino come specie para autoctona che può essere conservata solo in alcuni areali storici del territorio nazionale tra cui alcune zone sull’appennino emiliano-romagnolo. I nuclei in pianura, invece, vanno eradicati.

Ogni anno in Emilia-Romagna vengono abbattuti circa 6.500 esemplari tramite piani di controllo e di prelievo in caccia.

Per la pineta di Classe, fino al 2018 quando arrivò il primo piano faunistico della Regione, c’era un piano annuale di abbattimenti solo nell’area di caccia tra il parco e la statale (quella non di competenza del Parco del Delta, ma della stessa Regione). Ma erano pochi i cacciatori che sfruttavano quella possibilità per via delle tensioni con il mondo ambientalista.

L’Ispra – l’iIstituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, sotto la guida del ministero – stabilisce che la strada maestra per l’eradicazione sia l’abbattimento e fissa a 30 il limite numerico di quelli trasferibili in altre parti dopo la cattura. È una possibilità che la Regione intende percorrere perché sono pochi gli esemplari nelle superfici di sua competenza.

A breve Bologna pubblicherà un’indagine di mercato per la ricerca di operatori interessati alla cattura per detenzione a scopo amatoriale dopo la sterilizzazione. Dovrebbero quindi essere esclusi gli allevamenti a scopo alimentare che invece non erano stati esclusi dalla ricerca del Parco del Delta, poi andata deserta.

«Un intervento che riduca la presenza dei daini è indispensabile, non si può più aspettare – dice il biologo ravennate Massimiliano Costa, direttore del Parco del Delta da luglio 2021 –. Se siamo in questa situazione è proprio perché non si è fatto niente in passato quando ci sono state reazioni contrarie».

Guida ragionata a tutti i simboli sulle schede rosa e gialla

A Ravenna due coalizioni, 17 simboli e 12 candidati all’uninominale alla Camera, 18 simboli e 13 candidati all’uninominale al Senato

Elezioni Politiche 2022

Al termine della campagna elettorale forse più breve della storia della Repubblica, domenica 25 settembre gli elettori ravennati si troveranno due schede con quasi una ventina di simboli (le schede possono essere diverse nei diversi collegi in base agli esiti della raccolta firme), molti dei quali nuovi e alcuni dei quali che raggruppano più simboli esistenti. Ecco allora un breve riassunto per inquadrare le forze in campo, nell’ordine di apparizione in cui sono stati sorteggiati per la scheda relativa alla Camera, di colore rosa con un occhio di riguardo ai candidati ravennati. Per chi volesse approfondire alcune conoscenza delle candidature a livello locale, nei giorrni scorsi abbiamo raccolto quattro interviste fra coloro che hanno più probabilità di ottenere un risultato significativo (si tratta di quattro donne): Ouidad Bakkali (Pd), Alice Buonguerrieri (Fdi), Marta Rossi (M5S), Chiara Francesconi (Calenda-Terzo Polo).

Italia Sovrana e popolare. Si tratta di una forza politica che nel nome racchiude il punto focale del programma politico e infatti riunisce diverse realtà politiche antieuropeiste e anche i Comunisti di Marco Rizzo che si presenta per la prima volta con questo simbolo. All’uninominale presenta il ravennate Matteo Rossini che già si era candidato a sindaco alle amministrative di Ravenna nel 2021 con il simbolo Riconquistare l’Italia.

Vita. Si tratta di una lista con una forte componente No Vax e che vede alcuni dei protagonisti della lotta contro Green Pass e vaccino obbligatorio per il Covid degli ultimi anni. La parlamentare Sara Cunial è il capo della forza politica, tra i fondatori esponenti del No Paura Day, della lista 3V, Sentinelle della Costituzione – Io sto con l’Avvocato Polacco e di Alleanza Italiana Stop 5G.

De Luca sindaco d’Italia – Sud chiama Nord. La lista porta il nome del sindaco di Messina, Cateno De Luca, candidato anche alle regionali in Sicilia. Personaggio fuori dagli schemi, dalla stampa locale è detto anche “Scateno”. Nel collegio ravennate è in lista la lughese Roberta Bravi, candidata a Lugo alle scorse amministrative con La Buona Politica e da sempre impegnata in esperienze di cittadinanza attiva e volontariato. La lista non si presenta al Senato e non compare quindi sulla scheda gialla.

Mastella – Noi di centro – Europeisti. Lista centrista ed europeista fondata e guidata da Clemente Mastella, 75 anni, sindaco di Benevento e celebre volto democristiano della Prima repubblica (entrò in Senato la prima volta nel 1976) che non ha mai lasciato la politica attiva ribadendo opinioni centriste ed europeiste.

Schede PoliticheCalenda renew Europe, Azione, Italia Viva. Si tratta del cosiddetto Terzo Polo che vede i due ex Pd Carlo Calenda e Matteo Renzi uniti in un progretto che si colloca a destra dei Dem. Sebbene il simbolo del Pri non compaia sulla scheda, i repubblicani hanno stretto un accordo con Italia Viva che li porta a sostenere ora questo nuovo progretto. Nel collegio di Ravenna candidano all’uninominale Chiara Francesconi, consigliera comunale eletta nelle file del Pri da cui è uscita in polemica con i vertici locali del partito per aderire ad Azione. Altre due donne ravennati, la docente universitaria e parlamente uscente eletta nel Pd Emma Fattorini e Alessandra Cusumano, sono nel plurinominale che è però guidato da Matteo Richetti, un altro noto ex Pd, unico big a passare in provincia per la campagna elettorale. Lughese la candidata al Senato nell’uninominale, Sylvia Kranz, dove il plurinominale è guidato dallo stesso Calenda.

Italexit – Per l’Italia con Paragone. Lista fondata nel 2020 dal giornalista ex parlamentare (eletto senatore nel Movimento 5 Stelle) Pierluigi Paragone (già direttore della “Padania”, organo ufficiale della Lega Nord nel 2006). Lista cosidetta “antisistema” che nel nome rimanda chiaramente alla Brexit, il processo che ha portato il Regno Unito fuori dall’Unione europea. Tra i candidati nel plurinominale alla Camera in terza posizione compare la ravennate Cinzia Pasi, nota per l’impegno civico e le battaglie di stampo ambientalista, già candidata con il M5Stelle alle regionali. Altrove hanno fatto discutere alcune candidature di personalità note nell’ambito dell’estrema destra.

Forza Italia – Berlusconi presidente. Tra i simboli storici sulla lista, Forza Italia si presenta in coalizione con altre tre forze del centrodestra. All’uninominale non ha quindi un proprio candidato, ma sostiene Alice Buonguerrieri espressa da Fratelli d’Italia (e al Senato Alberto Balboni, sempre Fdi). In questa campagna elettorale ha confermato l’immagine di ala più moderata ed europeista rispetto a Lega e Fdi. Nelle liste dei due plurinominali compare un solo nome ravennate, in terza posizione alla Camera, che è quello di Eleonora Zanolli, coordinatrice di Azzurro Donna in provincia di Ravenna.

Giorgia Meloni – Fratelli d’Italia. Grande favorita di queste elezioni, unica donna tra i leader e tra i pochi a fare una campagna nella piazze (che però non ha toccato la nostra provincia), Giorgia Meloni qui ha espresso i due candidati all’uninominale per il centrodestra. Alla Camera si tratta della forlivese Alice Buonguerrieri, al senato del senatore uscente ferrarese Alberto Balboni. Per quanto riguarda i candidati ravennati, ottime possibilità di elezione ha Marta Farolfi (attualmente vicesindaca di Brisighella) al Senato, candidata nell’uninominale nel collegio Rimini-Forlì, e nel plurinominale in seconda posizione, utile appunto per l’elezione. Come noto Fratelli d’Italia è una forza di destra (come sta a simboleggiare la fiamma tricolore che rimanda al Movimento sociale) che ha incentrato la campagna elettorale su concetti chiave come patria, Dio e famiglia ed è l’unica a essere sempre stata all’opposizione nell’ultima legislatura, pur aver governato in passato con il centrodestra (Meloni fu, per esempio, ministra della gioventù nel 2008 nel governo Berlusconi IV). Tra i big nazionali passati in provincia per la campagna elettorale, uno dei fondatori del partito e tra i più stretti collaboratori di Meloni, Guido Crosetto.

Noi Moderati – lista centrista. Parte del centrodestra che sostiene quindi i candidati espressi da Fdi nei due uninominali. La lista racchiude per la verità tre simboli che rimandano a tre leader, l’ex Dc Maurizio Lupi, Luigi Brugnaro, già sindaco di Venezia, e Giovanni Toti, ex Forza Italia, presidente della regione Liguria. Tra i candidati alla Camera compare in terza posizione Oreste Mauro Bertolino, ex Forza Italia da tempo attivo sul territorio.

Lega – Salvini. Il Carroccio sostiene, in coalizione con il centrodestra, i candidati all’uninominale di Fdi e, sorprendentemente, non ha nemmeno un candidato ravennate nelle liste del plurinominale. In città e in provincia durante la campagna elettorale non si sono visti big. Al Senato la capolista è Lucia Borgonzoni, la sfidante di Stefano Bonaccini per la presidenza della Regione nel 2020, e alla Camera Davide Bergamini. Qui in terza posizione si trova anche Jacopo Morrone (che è però candidato anche all’uninominale a Rimini), forlivese, parlamentare uscente, ma da anni responsabile anche della Lega ravennate.

Sinistra Italiana – Verdi. Il simbolo unisce i due partiti in una coalizione che rappresenta l’ala sinistra della coalizione guidata dal Pd. Con posizioni talvolta molto distanti dagli alleati, SI/Verdi sono per esempio contro i rigassificatori. Non solo, il leader di Sinistra Italiana, eletto nel 2018 nelle file di Leu, ha sempre votato contro il governo Draghi. Per queste ragioni, l’alleanza del Pd con questo simbolo ha spinto il centrista Calenda all’accordo con Renzi. Forte attenzione ai temi sociali e a quelli ambientali, la lista all’unimonale sostiene i candidati Pd, mentre nel plurinominale alla Camera mette come capolista il ravennate Giovanni Paglia, già parlamentare in passato, con discrete probabilità di elezione in caso di un buon risultato della lista in quanto è candidato anche a Milano e Bologna. Al Senato il capolista è Pippo Civati, anche il movimento Possibile ha infatti aderito al progetto. Non è scontato che, in caso di vittoria della coalizione, la lista partecipi a un governo con il Pd. Insieme al Pd è uno dei pochi simboli senza il nome del leader. Tra le forze che più sottolineano la necessità di tassare i grandi patrimoni per una redistribuzione della ricchezza in favore, soprattutto, delle giovani generazioni per cui chiedono istruzione gratuita.

Simboli Elezioni+Europa con Emma Bonino. La lista che raccoglie idealmente l’identità dei radicali e da sempre si è distinta per le battaglie sui diritti civili (ultima battaglia è quella per il fine vita), inizialmente doveva dar vita a un unico simbolo insieme ad Azione di Calenda. Le strade delle due formazioni, che condividono moltissimo soprattutto il giu-dizio sul governo Draghi e le ricette economiche da perseguire, si sono divise dopo lo strappo di quest’ultimo con il Pd di Letta. Nella loro file è candidato il celebre economista Carlo Cottarelli. Qui, oltre naturalmente a sostenere le candidate Pd nell’uninominale, puntano su una massiccia presenza di volti ravennati nelle liste. Nel dettaglio, alla Camera il capolista è infatti Nevio Salimbeni, un passato da assessore o oggi dirigente Cna, seguito da Caterina Basevi e, al quarto posto, Anna Neri. Al senato invece in lista troviamo la faentina Matilde Marletta.

Impegno civico – Di Maio. Simbolo del tutto nuovo all’esordio alle urne, porta il nome del fondatore, il ministro Luigi Di Maio, eletto in parlamento nelle file del Movimento 5 Stelle di cui è stato un leader per lungo tempo. Come noto, Di Maio ha deciso di uscire dal Movimento in polemica con l’attuale leader dei 5Stelle Giuseppe Conte che aveva espresso critiche e chiesto chiarimenti al premier Mario Draghi, verso cui invece Di Maio ha sempre espresso e continua a esprimere incondiziata fiducia. Nelle liste di questa forza che fa parte della coalizione di centrosinistra non ci sono ravennati.

Pd – Italia democratica e progressista. Tra i pochi simboli senza il nome del leader, il Pd si presenta con una lista che a livello nazionale include anche gli ex fuorisciti di Articolo 1. Il Pd qui esprime i due nomi per gli uninominali, due donne: Ouidad Bakkali alla Camera (che è anche seconda nel plurinominale) e Manuela Ronti al Senato. La prima è attualmente presidente del Consiglio comunale di Ravenna, la più votata del Pd alle amministrative dello scorso anno, ed è stata per dieci anni assessora. La seconda, faentina, è al secondo mandato come consigliera regionale, dopo aver fatto incetta di preferenze alle elezioni del 2020. Terza candidata ravennate è il sindaco di Bagnacavallo Eleonora Proni, terza al plurinominale al Sensato. Capolista qui è Sandra Zampa seguita da Daniele Manca. Alla Camera invece il capolista è l’ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi, seguito da Bakkali. In un clima particolarmente difficile per il Pd a livello nazionale, qui la campagna è stata svolta al solito nei territori e ha potuto contare sulla ripresa delle feste dell’Unità. Nel ravennate sono passati il ministro del lavoro Orlando e il parlamentare Cuperlo, ma ad animare la campagna elettorale è stato naturalmente soprattutto Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna che tanti vedono come possibile segretario nazionale dopo Enrico Letta in caso di sconfitta alle urne.

Movimento 5 Stelle. Alleati del Pd nelle ultime tornate amministrative, il movimento corre da solo cercando di ritrovare un po’ lo spirito originario e puntando molto sui temi sociali, forti anche dei risulati ottenuti al governo, in primis il Reddito di cittadinanza. Qui punta su due candidate ravennati scelte tramite le parlamentarie. Marta Rossi è candidata all’unimonale e nel plurinominale alla Camera (capolista è Federico Cafiero de Raho, ex magistrato e procuratore nazionale antimafia) e Anastasia Ruggeri al Senato (qui il capolista è Marco Croatti, parlamentare uscente e responsabile regionale del Movimento). Enrambi i capolista hanno partecipato a eventi in provincia per la campagna elettorale insieme alle candidate del territorio che godono del pieno ed esplicito sostegno del consigliere comunale del M5stelle e dell’asessore Igor Gallonetto.

Partito Animalista e Ucdl (Unione per le cure i diritti e le libertà. Logo pressoché sconosciuto a questte latitadini, mette insieme le ragioni degli animalisti con quelle della della realtà fondata da Erich Grimaldi contraria alla misura del Green Pass.

Unione Popolare con De Magistrisis. Si tratta delle forza più a sinistra e mette insieme diversi partiti e realtà che includono alcuni ex grillini, il movimento dell’ex sindaco di Napoli che compare sul simbolo e, più noti da queste parti, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista. Diversi i candidati ravennati in lizza a cominciare da Liliana Salvo e Mirna Testi, rispettivamente candidate all’uninominale di Camera e Senato. Capolista alla Camera è invece Alessandro Bongarzone, davanti a Roberto Gentili detto Piumino e Ilaria Cenni. Anche nel loro programma spicca il tema della ridistrubuzione della ricchezza e di una riforma del lavoro che abbatta il precariato.

Solo sulla scheda gialla del Senato compaiono poi altri due simboli (mentre, come detto, manca quello di De Luca sindaco d’Italia). Si tratta di due formazioni di destra. Una è Destre Unite, mentre l’altra (in prima posizione sulla scheda) è Alternativa per l’Italia no Grenn Pass che mette insieme Casa Pound e Il popolo della famiglia.

Condannato in appello all’ergastolo per aver strangolato la moglie

La corte d’assise ha riformato la sentenza di primo grado (da 24 anni di carcere) per Riccardo Pondi, arrestato nel 2019 per l’omicidio di Elisa Bravi

Elisa Bravi 2In primo grado era stato condannato a 24 anni per l’omicidio della moglie a Ravenna, ma la Corte di assise di Appello di Bologna ha riformato la sentenza infliggendogli l’ergastolo.

Sono stati così accolti il ricorso della Procura ravennate e la richiesta di pena avanzata dalla Procura generale.

Riccardo Pondi era stato arrestato nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 dai carabinieri dopo avere strozzato la moglie, Elisa Bravi, nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo, al culmine di una lite domestica giunta dopo un paio di mesi di crisi di coppia.

In primo grado le attenuanti generiche erano state considerate dai giudici equivalenti alle aggravanti: l’aver ucciso la moglie, aver commesso il delitto davanti alle figlie minori e aver approfittato della minorata difesa della vittima. La sentenza era stata impugnata dal pm Lucrezia Ciriello e anche dalla difesa dell’imputato che chiedeva il riconoscimento di un vizio parziale di mente.

La Corte di assise di Appello, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, ha accolto la richiesta di ergastolo avanzata dal sostituto procuratore generale Massimiliano Rossi, considerando le attenuanti subvalenti rispetto alle aggravanti. (ANSA.it)

Allerta gialla per temporali in tutta la provincia di Ravenna. Rischio “piene”

Dalla mezzanotte di oggi, 23 settembre, a quella di domani, sarà in vigore in tutta la provincia di Ravenna un’allerta meteo gialla per temporali. Nei comuni di Russi e Faenza l’allerta è stata emessa anche per “criticità idrogeologica” (rischio frane e piene dei fiumi minori), mentre a Castel Bolognese, Casola Valsenio e Riolo Terme sarà per temporali, criticità idrogeologica e anche criticità idraulica (ossia il rischio di piene dei fiumi).

«Nel pomeriggio di sabato 24 settembre – si legge nel testo del provvedimento regionale – sono previste precipitazioni intense, soprattutto sulla dorsale appenninica centrale, che potranno assumere localmente anche carattere di rovescio temporalesco. I fenomeni persisteranno anche nel corso della notte e potranno generare localizzati fenomeni franosi, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua».

Giornata mondiale per il cuore: visite cardiologiche gratuite e una corsa-camminata

Il 29 settembre a Ponte Nuovo e nelle strutture Gvm di Cotignola e Faenza

Maria Cecilia HospitalIl 29 settembre ricorre la Giornata Mondiale per il Cuore, campagna mondiale promossa dalla World Heart Federation, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari.

Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di alta specialità accreditato con il Ssn, centro di riferimento dell’Emilia Romagna per la diagnosi e il trattamento delle patologie cardiache e da sempre impegnata nella diffusione della cultura della prevenzione, organizza una corsa-camminata ludico motoria aperta a tutti (si potranno scegliere percorsi da 1 a 7 km), che si terrà giovedì 29 settembre presso la Polisportiva Ponte Nuovo a Ravenna.

«Per attuare una corretta prevenzione è senza alcun dubbio necessario controllare colesterolo, peso corporeo, alimentazione, pressione arteriosa e così via, ma dobbiamo anche incrementare i fattori protettivi, in primis una regolare e adeguata attività fisica, rapportata al genere, all’età e alle condizioni di salute di ciascuno – spiega la professoressa Elena Tremoli, direttore scientifico e responsabile del laboratorio sperimentale di ricerca traslazionale di Maria Cecilia Hospital -. Sport e movimento sono fattori che proteggono l’individuo anche nell’età matura, riducono le condizioni di fragilità e regalano anni di vita in buona salute. Non è necessario svolgere attività agonistica, né tantomeno ad alto impatto cardiovascolare, è sufficiente camminare a un buon ritmo almeno mezz’ora al giorno per cinque giorni alla settimana, prediligere le scale all’ascensore, dedicarsi ai lavori domestici, ballare o svolgere un’attività fisica che ci diverte».

Le iscrizioni alla corsa-camminata saranno aperte dalle 18 alla Polisportiva Ponte Nuovo (via Ancona, 43,  Ravenna), con contributo libero, devoluto a Fondazione Italiana per il Cuore, destinato alla ricerca e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

A tutti gli iscritti sarà consegnato un pacco gara contenente tanti gadget e materiali informativi per la salute e la prevenzione cardiovascolare.

Ad animare la serata per chi corre e per chi fa il tifo, la presenza di Radio Bruno. L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia; nell’eventualità di forte maltempo la corsa verrà rinviata (aggiornamenti in tempo reale sulla pagina Facebook).

Visite gratuite per la salute del cuore. Sempre giovedì 29 settembre, nelle strutture Gvm Care & Research in tutta Italia saranno organizzate visite gratuite composte da visita cardiologica, ecocardiogramma e referto conclusivo: un primo passo per costruire buone abitudini di prevenzione. In provincia le strutture aderenti sono il Maria Cecilia Hospital a Cotignola e il San Pier Damiano Hospital a Faenza. Prenotazione solo online tramite APP myGVM, già disponibile in tutti gli store (App Store per iOs e Play Store per Android). Non sono ammesse prenotazioni telefoniche. Le visite sono indicate per le persone sopra i 18 anni e saranno effettuate solo nella giornata del 29 settembre.

Per conoscere le modalità di prenotazione: www.usailcuore.it.

Sciopero per il clima, gli studenti di nuovo in piazza a Ravenna

Torna il movimento Fridays for Future, appuntamento la mattina del 23 settembre, assieme alle associazioni “Per il Clima fuori dal fossile” e Legambiente

Fridays For Future

Si ripropone lo sciopero per il clima. L’appuntamento è per venerdì 23 settembre, con ritrovo dei promotori dalle 9.30 in piazza del Popolo, a Ravenna. Gli studenti e le studentesse del movimento “Fridays for Future” tornano così a fare sentire la propria voce, a pochi giorni dalle elezioni.

«L’incapacità della politica di affrontare organicamente e con deter- minazione il tema è sconcertante – si legge in una nota dei promotori –. Ancora di più nel nostro territorio dove si continua ad alimentare una disinformazione allarmante rispetto a quelle che dovrebbero essere le politiche necessarie ad abbandonare le fonti fossili. A partire dal rigassificatore, spacciato come infrastruttura necessaria, ma che ci vincolerebbe al gas ancora per decenni».

Gli organizzatori invitano gli studenti delle scuole della città a partecipare. Nella stessa giornata la Flc Cgil ha proclamato lo sciopero di tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca” e dell’Area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali.

Aderiscono allo sciopero anche il coordinamente ravennate “Per il Clima Fuori dal Fossile” e Legambiente.

Alla concessionaria Volvo una colonnina per veicoli elettrici di tutti i marchi

Inaugurazione di una stazione Powerstop ultrafast a Fornace Zarattini negli spazi di Lineablù. Anche Giancarlo Minardi al taglio del nastro

Volvo Powerstop Ravenna 10Una nuova colonnina di ricarica per veicoli elettrici è attiva alla concessionaria Volvo Lineablù di Ravenna, disponibile per mezzi di tutti i marchi e aperta h24 7 giorni su 7 . L’inaugurazione della stazione Powerstop ultrafast è avvenuta oggi, 22 settembre, negli spazi di via Braille a Fornace Zarattini.

La stazione di ricarica è dotata di due prese di ricarica Dc e può ricaricare un veicolo elettrico con una potenza massima pari a 100 kW. Il proprietario dell’infrastruttura di ricarica è Lineablù, il gestore dell’infrastruttura e del sistema operativo è Duferco Energia. Plugsurfing (partner di Volvo in Europa) è invece il fornitore di servizi di ricarica. L’utilizzo di un account Plugsurfing permette la ricarica al prezzo di 0,35 €/kWh sia per i clienti Volvo sia per gli utenti di altri marchi.

Volvo Powerstop Ravenna 9Volvo punta a diventare un produttore di auto completamente elettriche entro il 2030 e prevede di lanciare un’intera nuova gamma di vetture elettriche al 100 percento nei prossimi anni, nell’ambito di uno dei programmi di elettrificazione più ambiziosi del settore.

«Mai un costruttore di auto si era impegnato anche attraverso investimenti concreti nella realizzazione di una rete di stazioni per la ricarica veloce per tutti gli automobilisti – ha affermato Michele Crisci, presidente Volvo Car Italia –. Non vogliamo certo sostituirci a chi è preposto a realizzare infrastrutture; vogliamo solo sensibilizzare il pubblico sulla opportunità di passare alla mobilità elettrica dando il nostro contributo».

Lineablù è concessionaria ufficiale Volvo dal 1976 con la sua sede di Ravenna. Dal 1998 è inoltre punto di riferimento per il marchio svedese sul territorio imolese con uno showroom e un servizio di assistenza dedicati. «Siamo orgogliosi di essere fra i primi nella nostra Regione a inaugurare questo percorso, che è anche un grande progetto nazionale», ha sottolineato Enrico Benelli, titolare della concessionaria.

Al taglio del nastro, oltre a Benelli e Crisci, erano presenti anche l’assessora Annagiulia Randi (Attività produttive) e Giancarlo Minardi (presidente dell’autodromo di Imola).

Revocato il divieto di balneazione a Punta Marina e Cervia: si può andare in acqua

Le nuove analisi hanno mostrato il rientro nei parametri nei limiti di legge

È stato revocato il divieto temporaneo di balneazione istituito martedì, 20settembre, a Punta Marina e Cervia, in quanto le analisi microbiologiche eseguite sugli ultimi campioni di acqua prelevati dalla struttura oceanografica Daphne hanno dato esito favorevole relativamente al rispetto dei valori delle concentrazioni di enterococchi intestinali ed escherichia coli nei parametri previsti dalla legge, come comunicato oggi al Comune dall’Unità operativa igiene e sanità pubblica del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Romagna.

Tre avvicendamenti ai vertici dei carabinieri in provincia

Cambiano le guide delle compagnie di Faenza e Lugo e il comandante del reparto operativo

Novità ai vertici dei carabinieri in provincia di Ravenna. Alla guida del reparto operativo arriva il colonnello Gianluigi Di Pilato dopo il trasferimento del colonnello Francescopaolo Petrelli, destinato ad altro incarico a Firenze. Avvicendamento anche ai comandi della compagnie di Lugo e Faenza con l’arrivo rispettivamente dei capitani Cosimo Friolo e Alessandro Averna Chinnici.

Di Pilato, 52 anni, di origini pugliesi, è laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza nonché abilitato all’esercizio della professione forense, proviene dal reparto operativo del comando provinciale di Fermo che ha retto negli ultimi 4 anni. Arruolatosi nel 1991, ha inizialmente prestato servizio, quale sottufficiale, a Francavilla al Mare (Chieti) e, dopo la frequentazione della Scuola Ufficiali, nominato tenente, ha retto il Norm della compagnia di Teramo dal 2000 al 2006, la compagnia di Ventimiglia dal 2006 al 2013 e successivamente, sino al 2018, quella di Forlì.

Friolo, 43 enne, originario della provincia di Taranto, col grado di carabiniere e successivamente con quello di maresciallo, ha prestato servizio nelle stazioni di Corleone e Casciano in Val di Pesa (Firenze). Laureato in Scienze Politiche a Firenze, nel 2013/2014 ha frequentato la Scuola Ufficiali di Roma al termine della quale, col grado di tenente, ha ricoperto gli incarichi di comandante del nucleo investigativo del reparto operativo di La Spezia e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Pistoia, partecipando altresì a missioni all’estero, deputato a garantire il controllo e la sicurezza in Kosovo.

Averna Chinnici, 31enne di origini siciliane, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel quinquennio 2011-2016, conseguendo la laurea magistrale in giurisprudenza. Destinato al Comando di un plotone e insegnante alla Scuola Marescialli e Brigadieri di Velletri, dal 2018 al 2020 ha retto il comando del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Giovanni Valdarno e dal settembre 2020 quello della compagnia di Intervento operativo del 5° Reggimento Carabinieri Emilia Romagna nella città di Bologna.

Bagnacavallo, 8 osterie per la festa di San Michele: ecco le date di apertura

Dal 27 settembre le prime disponibilità. Intanto il celebre dolce è disponibile nelle pasticcerie e forni

2020 4 Piazza Con Palazzo Vecchio E Torre CivicaSaranno otto le osterie temporanee curate dalle associazioni culturali, di volontariato e sportive del territorio che apriranno in occasione della festa di San Michele a Bagnacavallo dal 29 settembre al 2 ottobre. Fervono i preparativi, mentre è già disponibile nelle pasticcerie e forni del paese il celebre Dolce di San Michele.

Ecco l’elenco delle osterie.

Dal 27 settembre:

  1. La Cicala gestita dall’Associazione Calcio Bagnacavallo e allestita a Palazzo Tesorieri, in via Garibaldi 75;
  2. L’Azdora del Centro Sociale Amici dell’Abbondanza, in via Mazzini 49;
  3. La “Nuova” vecchia cantina dell’associazione Amici di Neresheim all’Istituto Montanari in via Garzoni 20;

Dal 28 settembre:

  1. I sapori della musica degli Amici della Musica di Traversara all’ex mercato coperto di via Baracca 8;
  2. Al parco delle Cappuccine dell’associazione Traversara in Fiore in via Berti 6;
  3. Ristorail a cura dei volontari di Ail Ravenna in via Cadorna 12 nell’ex convento di San Francesco;

Dal 29 settembre:

  1. Mucho Gusto dell’Operazione Mato Grosso negli spazi dell’ex convento di San Giovanni (ingresso da via Garibaldi e da via Trento Trieste);
  2. La Locanda dell’Arcangelo nell’ex circolo Frassati di via Mazzini

Tutte le osterie chiuderanno domenica 2 ottobre ad eccezione della “Nuova” vecchia cantina che chiuderà lunedì 3. Orari, recapiti delle osterie e menu sono consultabili sul sito www.festasanmichele.it nella sezione Gastronomia.

Punti di ristoro saranno proposti dal Lions Club in piazza della Libertà, dall’associazione La tua mano per la pace con L’Officina in via Matteotti 28 e dall’Anpi con Le staffette di Portos & Nadir in via Mazzini 45. Fra le location di Interno 5 si potranno gustare diverse specialità al Palazzotto in via Farini 25, alla Saracinesca in via Gaiani 13 e Al cortile gestito dall’associazione I Girasoli presso la chiesa del Carmine in via Mazzini.

Guasto alla rete idrica a Cervia: perdita importante, Hera al lavoro

Operai impegnati in via Borgo Saffi, possibili disagi lungo via Caduti per la Libertà. Riparazione prevista entro sera

CANTIERE RETI 1Alcune squadre del pronto intervento acqua di Hera sono al lavoro dal primo pomeriggio di oggi, 22 settembre, in via Borgo Aurelio Saffi a Cervia per riparare un’importante perdita in seguito alla segnalazione di un guasto alla rete idrica. Hera assicura di contenere al minimo i tempi dei lavori che, salvo imprevisti, dovrebbero concludersi entro sera.

I tecnici sono intervenuti per svolgere le attività di riparazione della condotta, che potrà comportare cali di pressione in rete o, in alcuni casi, mancata erogazione dell’acqua, lungo la via Caduti per la Libertà e strade limitrofe. Al ripristino del servizio, l’acqua potrà presentare un’alterazione del colore che non ne pregiudica la potabilità: è sufficiente far scorrere l’acqua per qualche minuto per far tornare la situazione alla normalità.

Per informazioni è sempre a disposizione 24 ore su 24, sette giorni su sette, il numero di Pronto Intervento Hera per le reti idriche 800.713.900 a cui i cittadini possono rivolgersi anche per segnalare guasti, rotture ed emergenze varie.

 

Cambio di gestione al Cascador di Ravenna: arriva lo staff del bagno Toto

Il bar cambierà volto. Inaugurazione a metà ottobre. In arrivo anche serate con dj-set

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Sara e Alessandro con il figlio festeggiano la nuova avventura al Cascador

Alessandro Bondi e Sara Vitale, coniugi alla guida (insieme a Toto e Giusy) del Toto Beach Bar di Marina di Ravenna, inaugureranno circa a metà ottobre la nuova gestione a Ravenna del bar Cascador, in via della Lirica 51, chiuso da alcune settimane.

Il nome dell’attività resterà invariato, per stabilire una linea di continuità con quello che è stato un locale molto apprezzato e frequentato dalla comunità ravennate, ma aspetto e filosofia del locale andranno incontro anche a grandi novità.

«Vogliamo fare con il Cascador quello che da anni stiamo facendo con il Toto Beach: creare un luogo intimo e famigliare, un’oasi di tranquillità dove si viene sempre accolti con un sorriso. Per noi è importante mettere a proprio agio i clienti e scambiare qualcosa con loro, da una semplice chiacchiera a una piccola confidenza, qualsiasi cosa aiuti a valorizzare l’aspetto umano della nostra professione». E continua: «Stiamo pensando ad un’offerta che possa essere coinvolgente per chi frequenta la zona e per i ravennati in generale, che copra dalla prima colazione agli eventi serali».

Già dal primo mattino, il Cascador proporrà colazioni (con l’idea di realizzare un progetto di homecooking che vedrà protagonisti delle colazioni dolci e torte fatte in casa da Sara), snack e piccola ristorazione per il pranzo (club sandwich, insalate, eccetera), e una proposta di aperitivo serale, che unisce alle drink list più classiche una selezione di 20 pestati nati dalla fantasia di Sara, sempre accompagnati da un tagliere di spuntini. In progetto anche aperitivi più lunghi, accompagnati da dj-set e vocalist, dall’impronta simile a quella degli eventi organizzati al Toto.

Anche l’aspetto del locale cambierà completamente, a partire dal rifacimento degli interni e della veranda (già in costruzione) al cambio del logo e alla nuova impronta social. «Gestiamo il nostro stabilimento balneare con passione e impegno e quando la stagione finisce non riesco a fermarmi perché sento di poter fare qualcosa di più. Da qui l’idea di questa nuova grande avventura. Siamo dei sognatori e speriamo di dare ai ravennati un piccolo ritrovo dello star bene, che possa trasmettere qualcosa di noi», conclude Sara.

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