Strangolò la moglie, condannato a 24 anni. La procura chiedeva l’ergastolo

La sentenza per la morte della 31enne nel 2019: il marito Pondi chiamò il 112 subito dopo il delitto. Alle parti civili risarcimenti per 2,8 milioni di euro

Elisa Bravi

Elisa Bravi

Uccise la moglie a mani nude, strozzandola durante una lite in camera da letto nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 a Glorie di Bagnacavallo, mentre le due figlie della coppia, 3 e 6 anni, dormivano nella stanza accanto: il 40enne Riccardo Pondi, reo confesso subito dopo i fatti con una telefonata al 112, è stato condannato a 24 anni di carcere per l’omicidio della 31enne Elisa Bravi. La sentenza è arrivata ieri, 6 luglio. La procura aveva chiesto l’ergastolo ma la corte d’assise, dopo cinque ore di camera di consiglio, ha riconosciuto le attenuanti generiche in equivalenza con le aggravanti. All’epoca dei fatti la coppia stava attraversando un periodo di crisi che durava da circa due mesi.

Ai genitori della vittima, parte civile sia in proprio che in qualità di tutori delle due figlie, sono stati riconosciuti risarcimenti immediatamente esecutivi per un totale di oltre 2,8 milioni di euro. Alle tre associazioni parte civile, così come al Comune di Bagnacavallo e all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, sono stati riconosciuti 5 mila euro a testa. Novanta i giorni che i giudici si sono dati per il deposito delle motivazioni della sentenza: a quel punto la Procura si riserva di proporre ricorso.

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