giovedì
28 Agosto 2025

Mascherine e tute taroccate, sequestro da un milione di euro per due aziende

Quasi 100mila Dpi venduti a ospedali e aziende sanitarie nel 2020 ma senza le certificazioni

Foto GdF EPPODurante la prima fase della pandemia da Covid, tra aprile e novembre del 2020, avrebbero fornito  a diverse strutture sanitarie e enti ospedalieri 37mila mascherine e 70mila tute protettive accompagnate da certificazioni di sicurezza falsificate perché rilasciate da enti non abilitati. È l’accusa di truffa aggravata a carico di due aziende ravennati che ha portato la guardia di finanza il 5 agosto a eseguire un un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Bologna per beni di valore complessivo di oltre 1,1 milioni di euro. regioni Piemonte, Val d’Aosta e Sicilia a cui,

Il provvedimento è stato adottato sulla base delle risultanze acquisite nel corso degli ulteriori approfondimenti eseguiti dai militari delnNucleo di polizia economico-finanziaria: nell’ambito di una più articolata indagine riguardante l’illecita importazione in contrabbando di Dpi dalla Cina, avevano già acquisito numerosi riscontri circa una possibile frode commessa dalle aziende investigate nei confronti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma che, all’inizio della pandemia, svolgeva il ruolo di centrale di acquisto per l’intera struttura sanitaria dell’Emilia Romagna, a cui avevano fornito ben 1,4 milioni di mascherine Ffp2 prive di idonea certificazione.

Sulla base degli esiti di questi primi riscontri le attività accertative si sono quindi estese a tutte le altre aziende sanitarie che sono risultate clienti delle stesse imprese durante il medesimo periodo oggetto di controllo.

Gli approfondimenti documentali e le testimonianze assunte in collaborazione con i Reparti del Corpo competenti per territorio hanno infatti permesso di ipotizzare la commissione di diverse altre analoghe condotte truffaldine (commesse o anche solo tentate) nei confronti di aziende sanitarie locali ed enti ospedalieri delle province di Caltanissetta, Catania, Trapani, Aosta e Torino.

In diversi casi si è accertato che l’asserita conformità e la capacità protettiva dei dispositivi era stata anche oggetto di contestazione e di lamentele da parte degli stessi operatori sanitari che le utilizzavano e quindi dei responsabili della sicurezza che ne hanno chiesto il ritiro e la sospensione della fornitura in essere.

La misura cautelare patrimoniale ha permesso alle Fiamme Gialle ravennati di sequestrare liquidità nella disponibilità dell’amministratore e delle due società indagate per un valore complessivo di 640mila euro, nonché un immobile commerciale e un appartamento di proprietà dello stesso amministratore per il restante valore di 504.976 euro.

San Lorenzo e Ferragosto: dal 10 al 16 agosto il traghetto si ferma solo 3 ore

Servizio potenziato per le due serate clou dell’estate

In occasione della notte di San Lorenzo e del fine settimana di Ferragosto, Start Romagna, su richiesta del Comune, potenzierà il servizio di traghetto sul canale Candiano tra Marina di Ravenna e Porto Corsini, che sarà attivo ininterrottamente dalle 5 del mattino di mercoledì 10 agosto fino alle 2 di venerdì 12 agosto e dalle 5 del 12 agosto alle 2 di martedì 16 agosto.

«Siamo giostrai e paghiamo le bollette luce e acqua per i caravan in via Medulino»

L’intestatario delle forniture mostra le fatture per le utenze e risponde alla consigliera comunale Verlicchi (Pigna): «Nessun furto, poteva informarsi meglio». Intanto con il Comune è in corso un contenzioso per la permanenza: «Ci stanno pensando gli avvocati»

«Nei caravan parcheggiati in via Medulino a Ravenna siamo 7-8 famiglie di operatori dello spettacolo viaggiante e paghiamo le bollette di luce e acqua perché da anni abbiamo allacci regolari con Enel e Hera». A parlare è l’intestatario di quei due contratti di utenze, il 57enne Ermes De Bianchi, che ha contattato la redazione di Ravenna&Dintorni per replicare alle accuse della consigliera comunale Veronica Verlicchi (Pigna) su prelievi abusivi di acqua dalla rete idrica pubblica.

De Bianchi ha voluto dire la sua anche se la nota della consigliera di opposizione e gli articoli di stampa non menzionavano il suo nome: «Sanno tutti che siamo noi quelli che stanno in via Medulino, ci siamo da più di dieci anni». Il 57enne ha inviato via email una copia delle ultime fatture ricevute: «Non c’è niente da nascondere. I contratti sono intestati a me per una questione formale perché le aziende chiedono un nominativo, ma le forniture servono per tutti i caravan e le roulotte delle famiglie che contribuiscono al pagamento delle spese». La dislocazione della fornitura è indicata in un caso all’indirizzo via Pag 99999 (numero fittizio) e nell’altro via Medulino senza numero.

Per quanto riguarda la regolarità della permanenza in quello spiazzo, De Bianchi non fa mistero che ci sia un contenzioso in corso con il Comune: «Ci sono di mezzo gli avvocati per arrivare alla soluzione, non conosco i dettagli dei fatti: il Comune dice che non possiamo stare ma secondo noi non è così».

Oltre alle accuse di presunti furti dalla rete idrica, un altro aspetto delle dichiarazioni di Verlicchi offende in modo particolare l’uomo: «Non siamo nomadi, siamo giostrai e lavoriamo a Lido Adriano. Ogni tanto diventiamo il bersaglio di attacchi, soprattutto vicino alle elezioni. E dispiace vedere i commenti su Facebook sotto agli articoli con le dichiarazioni della consigliera comunale, è razzismo e odio».

Vaiolo delle scimmie, prime vaccinazioni in regione: 160 dosi assegnate alla Romagna

Le linee guida del ministero individuano le categorie a rischio che possono ricevere l’immunizzazione (2 dosi a distanza di 28 giorni): personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a Orthopoxvirus, gay, transgender, bisessuali

ospedale, ausl genericaIn Emilia-Romagna comincia oggi, 9 agosto, la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie, monkeypox, pianificata sulla base delle linee guida ministeriali con la prima tranche di 600 dosi di vaccino Jynneos (Mva-Bn) che il ministero della Salute ha assegnato alla regione (di cui 140 per la Romagna: 80 dosi per soggetti a rischio e 60 per operatori di laboratori), dove i casi accertati a oggi sono 67. Le prime vaccinazioni saranno effettuate oggi stesso a Bologna, seguiranno le altre aziende sanitarie. Al momento le altre Ausl individuate per effettuare le vaccinazioni sono quelle di Parma, Modena e Romagna.

In base allo scenario epidemiologico attuale, le categorie ad elevato rischio per le quali è prevista da subito – a livello nazionale e quindi anche in Emilia-Romagna – l’offerta vaccinale sono due: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a Orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm), identificati possibilmente tra coloro che afferiscono agli ambulatori Prep (Profilassi Pre-Esposizione)/Hiv delle Unità operative di malattie infettive e ai centri Hiv (eventualmente con il supporto dei Check Point laddove presenti sul territorio e degli ambulatori IST- Malattie sessualmente trasmesse).

Gli operatori di laboratorio saranno direttamente chiamati dalle Sorveglianze sanitarie aziendali, mentre le persone che rientrano nella seconda categoria potranno contattare gli ambulatori Prep/Hiv e i centri Hiv: sarà l’infettivologo la figura di riferimento per lavalutazione dell’eventuale eleggibilità alla vaccinazione in base al livello di rischio identificato, come prevede la circolare del ministero della Salute inviata alle Regioni. La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target – come indicato nella stessa nota – potrà essere successivamente aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di vaccino, al momento estremamente limitata.

I riferimenti dei centri PrEP/HIV (luoghi, numero di telefono e orari) sono disponibili sul sito www.helpaids.it.

È prevista la somministrazione di due dosi di vaccino, solo a persone maggiorenni, e tra la prima e la seconda deve intercorrere un intervallo di almeno 28 giorni; per le persone vaccinate in precedenza contro il vaiolo è necessaria, invece, la somministrazione di una sola dose.

La colonnina di ricarica veicoli costa troppo per il Comune, da ora paga chi la usa

Dal 2018 in piazza Garibaldi il “rifornimento di corrente” lo offriva l’amministrazione pubblica per incentivare la mobilità elettrica ma la bolletta è quintuplicata. Avviso pubblico per individuare un gestore in concessione

IMG 20220809 WA0001La colonnina di ricarica elettrica per veicoli di piazza Garibaldi a Lugo diventerà a pagamento e da alcuni giorni non eroga più energia in modo gratuito. L’erogazione è stata sospesa dopo la delibera approvata nell’ultima riunione di giunta con cui si autorizza un avviso pubblico per trovare un gestore della colonnina in regime di concessione.

Da quando è stata installata, nel 2018, con l’obiettivo di incentivare la mobilità elettrica, la colonnina ha erogato energia gratuitamente attraverso 118 chiavi per la ricarica (dato aggiornato ad aprile 2022) con costi a carico del Comune che sono cresciuti dai 606 euro del bimestre gennaio-febbraio 2020 ai 3.106 euro del corrispondente bimestre 2022. Da qui la decisione dell’Amministrazione Comunale a fronte degli alti costi di gestione, a causa dell’aumento delle spese energetiche, e ritenendo esaurita la fase di incentivazione della mobilità elettrica e non più sostenibile dal punto di vista economico.

Nel territorio del Comune sono presenti o in corso di realizzazione oltre 15 punti di ricarica a pagamento per auto elettriche.

L’avviso di prossima pubblicazione avrà l’obiettivo di individuare il nuovo gestore attraverso una concessione onerosa pluriannuale. Il “Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica” prevede infatti, come da direttiva europea, che queste attività di ricarica pubblica siano svolte in regime di concorrenza.

La differenziata porta a porta arriva a Casola: nel forese cassonetti con la tessera

Il servizio di raccolta cambia dal 31 ottobre. In quattro giornate di agosto e settembre infopoint di Hera davanti al municipio dove i cittadini possono ritirare contenitori e calendario dei passaggi con le info

PlasticaA Casola Valsenio dal 31 ottobre 2022 partirà la raccolta porta a porta in tutto il territorio comunale e interesserà nello specifico 1546 utenze: 1386 famiglie e  164 attività.

Dal 12 agosto quattro info point dove ritirare i kit per il porta a porta (calendario con le informazioni/regole sul servizio e contenitori) per i cittadini non presenti al momento della consegna domiciliare da parte degli incaricati di Hera. Dalle 8 alle 12.30 di venerdì 12 e martedì 16 agosto, martedì 13 e venerdì 16 settembre davanti al municipio in via Roma 50, in occasione del mercato cittadino.

L’attuale raccolta stradale dal 31 ottobre prossimo sarà trasformata, a seconda della zona interessata: nel centro storico e nelle zone residenziali del territorio comunale sarà attivato il porta a porta misto (che prevede la raccolta domiciliare in giorni e orari prestabiliti di indifferenziato e organico e la raccolta stradale di carta/cartone, plastica, vetro e sfalci/verde). Nella Zona industriale verrà attivato il porta a porta integrale, che riguarda tutti i tipi di rifiuti (indifferenziato, organico, carta, plastica/lattine e vetro). Nel forese, invece, i punti di prossimità presenti saranno dotati di contenitori per tutte le frazioni di raccolta e verranno collocati contenitori intelligenti per la raccolta dell’indifferenziato (Eco Smarty), inizialmente ad apertura libera, ma che successivamente si apriranno solo con la Carta Smeraldo (la tessera Hera per i servizi ambientali) utilizzabile 24 ore su 24, consegnata a tutti gli utenti del forese in fase di distribuzione o ritirabile presso gli infopoint organizzati.

Sempre dal 31 ottobre 2022 la raccolta della carta in centro storico e nelle zone residenziali passerà a raccolta stradale.

Pedone investito da un’auto, settima vittima sulle strade provinciali in 4 giorni

Un uomo ottantenne colpito da una Bmw in via de’ Brozzi mentre attraversava

Un pedone è morto a Lugo stamani, 9 agosto, investito da un’auto mentre attraversava via de’ Brozzi all’altezza del civico 37. La vittima è un uomo ottantenne, il decesso è avvenuto sul colpo per le ferite riportate nell’impatto poco prima delle 9. L’auto che lo ha investito è una Bmw che percorreva la strada verso il centro del paese.

Si allunga ancora la striscia di vittime sulle strade ravennati nei primi giorni di agosto: ora sono sette in quattro giorni (2 automobilisti, 4 motociclisti, un pedone).

In moto si scontra con un furgone che svolta: morto un 47enne, lavorava al porto

Un uomo di Roncalceci è deceduto sull’Adriatica in un incidente all’incrocio con via Bevanella

5Un incidente stradale tra una motocicletta e un furgone a Savio poco dopo le 21 di ieri, 8 agosto, ha causato la morte di un uomo di 47 anni (da compiere fra una decina di giorni). Il motociclista è deceduto sul colpo: viaggiava sulla statale Adriatica verso nord e si è scontrato con l’altro veicolo che viaggiava nel verso opposto e stava svoltando a sinistra in via Bevanella.

La vittima è Massimo Morigi di Roncalceci. L’uomo lavorava per la Tcr al porto di Ravenna. A bordo del pick-up invece un 28enne che stava tornando a casa. Esito negativo per l’alcoltest: il giovane è stato da subito collaborativo con le autorità sul posto per i rilievi.

La testimonianza di un’automobilista nei prezzi fa riferimento a un’altra vettura che seguiva la moto e potrebbe aver colpito il motociclista dopo la caduta. Al momento non ci sono elementi che sembrino confermare questa ipotesi e potrebbe quindi essere che si sia trattato di un’auto che ha semplicemente proseguito il suo viaggio. Sarà però l’ispezione cadaverica del medico legale – unita ai dati raccolti da velox e telecamere presenti sia a nord che a sud del punto di impatto – a fornire qualche chiarimento su questo aspetto. La salma è all’obitorio di Ravenna.

L’incidente ha costretto i soccorritori a chiudere la strada al traffico per i rilievi. Sul posto è intervenuta per prima la guardia di finanza con una pattuglia di passaggio e poi la polizia locale di Ravenna ha eseguito i rilievi.

Si allunga così la striscia di incidenti con esito mortale sulle strade della provincia: quattro in tre giorni con un totale di sei vittime, di cui quattro in motocicletta o scooter (qui il riepilogo degli altri tre incidenti).

Torna la raccolta di materiale scolastico per aiutare gli studenti bisognosi

Due sabati di settembre all’esterno dei supermercati aderenti all’iniziativa saranno presenti i volontari delle associazioni, che inviteranno i clienti ad acquistare e a donare articoli di cancelleria. Nel 2021 sono stati 231 i nuclei familiari che hanno beneficiato del progetto, 455 gli studenti sostenuti

Promossa anche per l’anno scolastico 2022/2023, compie dieci anni l’iniziativa di solidarietà “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola!” con l’obiettivo di permettere alle famiglie in difficoltà economica di mandare i propri figli in classe con un corredo scolastico completo e adeguato. In due giornate di settembre all’esterno dei supermercati aderenti all’iniziativa saranno presenti i volontari delle associazioni, che inviteranno i clienti ad acquistare e a donare articoli di cancelleria. Nel 2021 sono stati 231 i nuclei familiari che hanno beneficiato del progetto, 455 gli studenti sostenuti, mentre le donazioni in denaro sono state pari a 6mila euro a cui vanno aggiunte le donazioni di materiale.

Due le date fissate per la raccolta: sabato 3 settembre nei supermercati Conad (La Fontana, Galilei, Bassette, Sant’Alberto, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Piangipane e Punta Marina) e Famila (via Argirocastro, via Faentina, via Aquileia) e sabato 10 settembre nei supermercati Coop Alleanza 3.0 (Faentina, Teodora, Extracoop Esp nell’ambito del progetto Una mano per la scuola).

Nel dettaglio gli articoli necessari: maxi quaderni con e senza margini, copertine per quadernoni (rosse, blu, verdi e gialle), raccoglitori ad anelli e buste con occhielli, ricambi fogli, cartelline con elastico, pastelli (scatole da 12), pennarelli a punta fine, matite, gomme, temperini, penne (blu, nere e rosse), colla stick, evidenziatori, album da disegno, compassi, goniometri, righe, righelli e squadre, forbici con la punta arrotondata.

È già possibile sostenere il progetto anche attraverso la raccolta di fondi. Per questa finalità la Consulta del Volontariato Comune di Ravenna Organizzazione di volontariato mette a disposizione il proprio conto corrente, creando un centro di costo specifico per chiunque volesse contribuire con donazioni in denaro tramite bonifico bancario sul c/c della Banca BCC ravennate, forlivese e imolese di viale Berlinguer n. 12 di Ravenna, intestato alla Consulta del Volontariato Comune di Ravenna Odv (IBAN IT89G0854213104037000100917) con la causale “Progetto tutti i bambini e le bambine vanno a scuola”. L’eventuale donazione è detraibile o deducibile dalla dichiarazione dei redditi ai sensi di legge.

L’iniziativa è promossa dalla Consulta del Volontariato Comune di Ravenna Odv con il coordinamento dell’assessorato alle Politiche sociali; partecipano al progetto le associazioni Arci associazione genitori, Auser Volontariato Ravenna Odv, Avvocato di strada, La Casa delle donne, Centro d’ascolto Caritas, Comitato cittadino antidroga, Croce Rossa Italiana, Punto d’incontro francescano, R.C. Mistral, 4 Lions Club Ravenna – Distretto 108A, CittAttiva, Associazione sportiva Pietro Pezzi, Movimento adulti scout cattolici italiani, Banca del tempo “Ogni ora più vicini” aps.

Per informazioni sul progetto “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola” si può contattare lo 0544 482348 e/o scrivere al seguente indirizzo: politichesociali@comune.ra.it.

«Il Comune abbatte pini in via Maggiore ma non pianta gli alberi promessi nel 2019»

Il consigliere comunale Ancisi (Lpr) ricorda le dichiarazioni dell’assessore Baroncini: nuove piantumazioni entro il 2020. Interrogazione al sindaco per sapere i tempi del progetto

Albero Tagliato
Uno dei pini tagliati in via Maggiore nel 2019 (foto da FB)

Il Comune di Ravenna si prepara ad abbattere sette pini in via Maggiore perché a rischio cedimento e il consigliere comunale Alvaro Ancisi, dai banchi dell’opposizione con Lista per Ravenna, ricorda che nella stessa strada altri sette alberi erano stati già rimossi nel 2019 e in quella occasione l’assessore all’Ambiente annunciò l’arrivo di piante sostitutive entro il 2020 ma dopo tre anni ancora non sono arrivate.

«La notizia dei nuovi abbattimenti – dice il decano dell’opposizione – ha allarmato numerosi abitanti di via Maggiore che temono la scomparsa del viale e la totale cementificazione delle piazzole che ospitavano gli alberi. La causa delle preoccupazioni sta nella risposta, datata 11 luglio 2019, che l’assessore Gianandrea Baroncini diede a un’interrogazione del consigliere Emanuele Panizza».

2022 08 08 Pini Abbattuti Via Maggiore RA
Gli abbattimenti cominciati in questi giorni del 2022

I pini mancanti, abbattuti o caduti nei decenni scorsi in via Maggiore erano stati 18. Aggiunti i 7 del 2019 e i 7 di quest’anno si arriva a 32. «Il 31 luglio 2019 l’assessore aveva però assicurato che la scelta dell’amministrazione è orientata certamente per il mantenimento delle alberature in via Maggiore e il reintegro in tempi rapidi, stando attenti alla specie arborea da utilizzare che sarà quella che andrà, in futuro, a costituire in toto il nuovo viale alberato e presumendo di poter intervenire nella primavera prossima o autunno successivo, cioè entro il 2020».

Ancisi ricorda che la pandemia non ha vietato di mettere in atto almeno il progetto tecnico di reintegro delle alberature, cominciando con quelle già soppresse e proseguendo con quelle via via da sopprimere.

Alla luce di tutto questo, il consigliere comunale presenta un’interrogazione su quale sia la specie arborea scelta per le ripiantumazioni e se il progetto verrrà presentato in tempi rapidi da finanziare col piano degli investimenti 2023.

La Pigna: «In via Medulino venti caravan con allacci abusivi alla rete dell’acqua»

La consigliera comunale Verlicchi segnala la situazione dopo un sopralluogo, chiede se la polizia locale abbia fatto controlli ai veicoli e chiede al sindaco di ordinare lo sgombero: «Sono nomadi e non certo giostrai»

27E146C0 3438 49B5 828E 084818DAE492La consigliera comunale della lista civica La Pigna a Ravenna, Veronica Verlicchi, segnala che nella zona di via Medulino sono presenti una ventina di caravan che si servono di acqua dalla rete idrica pubblica attraverso dei tubi con allacci abusivi ai tombini in strada. «I tubi ben visibili come il tombino dal coperchio rialzato, scorrono lungo l’area asfaltata occupata da oltre 20 caravan, rappresentando anche un pericolo concreto di inciampo. Prelevare acqua senza un contratto regolare col gestore è un reato».

Dal 2018 la Pigna chiede al sindaco di Ravenna e quindi all’amministrazione comunale di sgomberare  definitivamente l’area di via Medulino dai caravan e dalle roulotte: «Gli occupanti sono di fatto nomadi e non certo giostrai, come invece si vuol far credere. Via Medulino non è di certo un’area idonea individuata dalla Giunta Comunale né per i giostrai e né per i nomadi».

Verlicchi chiede se la polizia locale ha fatto controlli nella zona: «Chissà se hanno controllato la regolarità della revisione dei mezzi, delle autovetture e delle moto che sono presenti. Avranno controllato se i mezzi  sono coperti da assicurazione? Avranno verificato se hanno pagato il bollo e in caso contrario informato la Regione Emilia-Romagna e l’agenzia di riscossione per l’eventuale azione di recupero dell’imposta?».

C08B8607 B71F 43C3 839E 8F7F79EAD35DLa giunta comunale aveva deliberato il 6 agosto 2019 di individuare un’area di sosta per nomadi e giostrai proprio per liberare, forse, via Medulino: «Un’area maldestramente individuata da de Pascale era la zona produttiva delle Bassette ma la scelta fu oggetto di fortissime contestazioni da parte degli imprenditori e delle loro associazioni di categoria. Da allora de Pascale e la giunta non hanno più fatto nulla. Chiediamo al sindaco di ordinare lo sgombero immediato dei mezzi occupanti, privi di autorizzazione alla sosta e di  predisporre urgentemente una sistemazione dell’area di Via Medulino che non consenta più ai camper, caravan e roulotte di sostare».

Manutenzione straordinaria su 18 strade comunali per un totale di 7,5 km

Interventi di asfaltatura per 45mila mq complessivi, il completamento entro l’autunno

Asfalti Via Cavour Aprile 2019 III
Foto di repertorio

Sono in corso, a partire da agosto, diversi interventi di manutenzione straordinaria in 18 strade comunali per una lunghezza totale di 7,5 km corrispondenti a una superficie complessiva di circa 45mila metri quadrati. Si tratta di una parte dei lavori rientranti nell’ambito del programma degli asfalti 2022 che esegue il gestore del contratto di manutenzione globale del patrimonio stradale (Global Strade), realizzati quindi dalla società consortile Sistema 3.2, tesi a migliorare la sicurezza della viabilità.

Tra le strade attualmente interessate vi sono via Rota, viale Farini (da via di Roma a rotonda Farini), viale Pallavicini (da via Carducci a via Alberoni), via Piceno (da via Fiume Montone Abbandonato a via Dessi), rotonda Spagna, viale Severini (da incrocio via Cavalcoli e via Lovatelli), via Romea Vecchia (da via del Centurione a via Classense), viale Santi Baldini (da via Gradisca a via Alberoni), via Stradone (da via Destra Canale Molinetto a rotonda Germania), via Aquileia (da via Trieste a via Gulli e viceversa, agli incroci, via Grado (all’interno, civici 27, 29,31), via Becchi Tognini Est (da via Erbosa al civico 90/B), via Pier Traversari (da via San Vitale a via Galla Placidia), via San Vitale (da Via Argentario a via Salara), via Salara (da via San Vitale a via Cavour), Via Cassino (da viale Randi a via San Mama), viale Europa (da Palà de Andrè a rotonda Germania), via Bassano del Grappa (da via Ravegnana a via dei Partigiani).

Il completamento di questa tranche di lavori è previsto entro il prossimo autunno.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi