domenica
03 Agosto 2025

Mani Fiorite diventa polo infanzia 0-6 anni e il Comune esternalizza la gestione

Una sezione della materna diventa nido. La critica di Cisl e Uil per la decisione di togliere la scuola di via Caorle dalla guida diretta del personale pubblico

Pexels Photo 1322611Dal prossimo anno scolastico una delle sezioni di scuola dell’infanzia Mani Fiorite a Ravenna verrà trasformata in sezione nido e contestualmente la scuola in via Caorle diventa polo per l’infanzia 0-6 anni. È la scelta fatta dal Comune che ha deciso inoltre di esternalizzare la gestione. I sindacati Uil e Cisl criticano la condotta di Palazzo Merlato.

«La comunicazione di una decisione già assunta, con tempi compressi rispetto alla pubblicazione programmata per il bando, ha chiuso la strada a una reale concertazione – scrive la Uil-Fpl –. I servizi per l’infanzia devono essere materia di un confronto di più ampio respiro, che definisca una visione di prospettiva del sistema educativo, coinvolgendo in maniera fattiva sia le parti sociali che i sindacati di categoria delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti». Secondo il sindacato le analisi del Comune andrebbero riconsiderate alla luce della guerra in Ucraina, che sta portando ad accogliere anche sul territorio ravennate centinaia di profughi, molti dei quali in tenera età. La Uil-Fpl ritiene che la gestione diretta dei servizi da parte del pubblico sia sempre un valore aggiunto.

Sulla vicenda interviene anche Mario Cozza, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica: «Le categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil stavano affrontando insieme la questione, coinvolgendo anche i livelli confederali delle nostre organizzazioni, e qualcuno ha scelto di gettare alle ortiche il percorso unitario, cercando di interstarsi una posizione. È sconcertante e trova una unica spiegazione, che però non giustifica un simile atto: siamo a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle Rsu».

In provincia di Ravenna sono arrivati quasi 1.200 profughi dall’Ucraina

Intanto continua la raccolta fondi regionale

Messa Ucraina 6Alle 17 di oggi pomeriggio, secondo i dati delle Prefetture, sono 18.322 i profughi arrivati in Emilia-Romagna dall’Ucraina, di cui 1.303 ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas).

In provincia di Ravenna risultano arrivate 1.168 persone di cui 265 ospiti nella rete Cas.

Sul sito della Regione, la sezione con tutte le informazioni e la documentazione per l’accoglienza e l’assistenza sanitaria dei profughi, è stata tradotta anche in lingua ucraina.

Informazioni in lingua sono anche presenti anche su tutti i siti web delle Aziende Usl.

A oggi, in Emilia-Romagna sono stati rilasciati 15.749 codici STP (Straniero temporaneamente presente), che consentono l’erogazione dell’assistenza sanitaria nei confronti degli stranieri privi di permesso di soggiorno.

La raccolta fondi. Prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Dalla stazione ecologica al riuso: la nuova vita dei piccoli elettrodomestici

Riparte il progetto di Hera in collaborazione con la Scuola Pescarini di Ravenna e il Coordinamento del Volontariato di Cervia

Foto Lab Pescarini 2 Dopo lo stop a causa della pandemia, riprende il progetto “Piccoli robot rinascono!”, attivato nel 2019 con la Scuola di Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Ravenna. L’idea di fondo è quella di poter riutilizzare gli elettrodomestici ancora funzionanti per dare loro una nuovo vita.

L’iniziativa è nata durante l’ultima edizione del laboratorio di idee HeraLab, attivo dal 2013. Il progetto vuole creare un circolo virtuoso tra acquisti, lotta allo spreco e tutela dell’ambiente, riducendo il numero di elettrodomestici destinati a diventare rifiuti.

È nata così la collaborazione fra Hera, la Scuola Pescarini e il Coordinamento del Volontariato di Cervia, che periodicamente ritira i beni donati dai cittadini all’Area del Riuso e trasferisce alcuni elettrodomestici alla Pescarini, a fini didattici. Le apparecchiature elettriche non corrispondenti ai requisiti vengono, invece, trasferite alla sede del Coordinamento del Volontariato di Cervia per l’utilizzo nell’ambito delle proprie attività sociali.

 

L’Area del Riuso si trova presso la stazione ecologica di Ravenna Nord, in via Albe Steiner (località Bassette). Qui i cittadini possono portare, oltre agli elettrodomestici, anche piccoli mobili, biciclette e oggetti di vario tipo, purché siano in buono stato. Il centro di raccolta è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.30; martedì e giovedì dalle 11.30 alle 17.30; sabato dalle 7.30 alle 19.30 e domenica dalle 9.30 alle 12.30.

Sette scuole coinvolte in una campagna per promuovere la mobilità sostenibile

Dal 28 marzo al 9 aprile l’iniziativa “Siamo nati per camminare” che vuole favorire l’educazione stradale. Agli alunni partecipanti verrà chiesto anche di inventare un gioco da fare all’aria aperta

SCUOLA: SOLO 8% BAMBINI TORNA A CASA DA SOLO, GERMANIA 76%Educazione e sicurezza stradale, mobilità sostenibile, ambiente e salute sono i temi che si incontrano nell’iniziativa “Siamo nati per camminare”, promossa dal Comune di Ravenna per incentivare la mobilità pedonale e sostenibile nei percorsi casa-scuola.

L’iniziativa si svolgerà dal 28 marzo al 9 aprile. Sette le scuole del territorio ravennate che parteciperanno: la scuola dell’infanzia Polo Lama sud, le primarie Bartolotti di Savarna, di San Pietro in Campiano (plesso Compagnoni), di Classe, Camerani e la primaria Pascoli di Sant’Alberto. E infine la scuola secondaria di primo grado Novello.

Il tema di quest’edizione è “A che gioco giochiamo?” e richiama al ruolo della strada come spazio di gioco per stimolare la socialità e lo sviluppo psicofisico dei bambini, riflettendo sul contesto urbano come fattore determinante per la qualità della vita dell’intera comunità. Alle classi che aderiscono alla campagna verrà anche proposto anche di inventare e progettare dei giochi in strada in prossimità delle scuole o lungo i principali percorsi casa-scuola, da realizzare durante un evento locale che caratterizzerà la campagna.

I bimbi, insieme alle loro famiglie, saranno i protagonisti del cambiamento verso una nuova cultura della mobilità e, con progetti come questo, si cerca di sollecitare la consapevolezza del muoversi cercando di avere impatti ambientali sempre più sostenibili. Un’iniziativa che vuole rimettere al centro tutte riflessioni sulle modalità dolci degli spostamenti, a cominciare da quelli pedonali e ciclabili per arrivare all’utilizzo del trasporto pubblico locale o delle iniziative virtuose di car sharing e car pooling.

Nell’arco delle due settimane della campagna le modalità di spostamento dei ragazzi saranno registrate e le classi che si muoveranno nel modo più sostenibile, a livello regionale, verranno invitate a un evento finale.

«Attraverso questo progetto – dichiara l’assessore alla Transizione energetica e alla Mobilità Gianandrea Baroncini – vogliamo non solo proporre un’esperienza positiva alla comunità scolastica per mettere in sinergia l’impegno di ognuna ed ognuno a favore di tutti ma anche contribuire, in rete con tutte le altre città partecipanti, alla grande raccolta dati collettiva sui chilogrammi di CO2 che altrimenti sarebbero stati emessi proprio davanti agli spazi di ingresso delle scuole».

L’iniziativa è promossa dal Ctr Educazione alla sostenibilità di Arpae e dalla Regione Emilia-Romagna, con il supporto di Ceas, Centro Antartide e la collaborazione dei Genitori antismog.

A Russi una fiaccolata per la pace: «Portate le vostre bandiere»

Tra gli organizzatori anche islamici e ortodossi

Camminata Pace Stazione RavennaInizialmente prevista per l’8 gennaio scorso – rinviata a causa del peggioramento della situazione epidemiologica di inizio anno – martedì 5 aprile avrà luogo la “Fiaccolata per la pace”, iniziativa a favore della non violenza e della fraternità che «oggi più che mai diventa di grande importanza nel ribadire un messaggio di Pace chiaro ed inequivocabile», si legge in una nota del Comune di Russi.

Il ritrovo è fissato per le 20.30 in piazzetta Dante, da dove partirà il corteo che proseguirà poi per le vie del centro. Invitando tutti i cittadini a partecipare, gli organizzatori segnalano la possibilità di portare con sé la propria bandiera della pace.

Alla fiaccolata seguirà in piazzetta Dante un momento di riflessione guidato dagli interventi del sindaco di Russi Valentina Palli, Don Pietro Scalini, un rappresentante del Consiglio Islamico di Russi e un delegato della Chiesa Ortodossa. A concludere la manifestazione l’esecuzione di alcuni brani musicali.

La fiaccolata è promossa dal Comune di Russi, in collaborazione con il Comitato per la Pace, le Associazioni di volontariato e sportive, la Parrocchia di Russi, il Consiglio Islamico di Russi.

Giardiniere morto nell’appalto del Comune, consulenza sulla gru caduta

Il 18 febbraio il 44enne Pierantonio Ferraresi, dipendente della coop Deltambiente, stava potando alberi a un’altezza di 8-10 metri

Antonio FerraresiLa gru su cui si trovava il 44enne giardiniere Pierantonio Ferraresi il 18 febbraio scorso in via Capua a Cervia, per la potatura di alberi nell’appalto del verde pubblico del Comune, sarà oggetto di un accertamento tecnico disposto dalla procura di Ravenna (pm Angela Scorza) che sta indagando sulla morte del lavoratore. Lo riferiscono Il Resto del Carlino e Il Corriere Romagna in edicola oggi.

Quella mattina all’improvviso il braccio ha ceduto e l’operaio di Comacchio, all’interno del cestello, è caduto al suolo da circa 8-10 metri perdendo la vita sul colpo. Le prime ispezioni sembrano puntare verso il mezzo meccanico per individuare cause ed eventuali responsabilità del decesso. Il lavoratore infatti pare che fosse dotato delle misure di protezione necessarie. Il braccio si è spezzato? Ha ceduto qualche ingranaggio? La manutenzione era regolare? Queste e altre le domande per cui si cercano risposte. Bisognerà tenere anche conto che le ditte che hanno prodotto e distribuito quel mezzo ora sono fallite.

Al momento un solo indagato, come atto dovuto: il legale rappresentante della cooperativa Deltambiente per cui lavorava Ferraresi.

In 7 giorni 2.400 nuovi casi in provincia, in aumento per la terza settimana di fila

I decessi non variano di molto ma sono la metà rispetto al 2021. La percentuale di popolazione vaccinata è l’86 e la campagna di somministrazione rallenta: 2.600 dosi in una settimana

Pexels Markus Winkler 5148352I nuovi casi di contagio da Covid-19 registrati oggi, domenica 27 marzo, in provincia di Ravenna sono 356 e così il totale degli ultimi sette giorni arriva a 2.404, un numero in aumento per la terza settimana di fila. L’ultimo punto più basso era stato nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo con 1.395 contagi (il picco assoluto dei due anni di pandemia nelle prime tre settimana di gennaio 2022 con 12mila casi a settimana stabili).

Torna quindi a salire il dato dell’incidenza di nuovi casi in sette giorni ogni centomila abitanti. Da quattro giorni è sopra a seicento: il doppio rispetto a un anno fa (era arrivato a tremila a fine gennaio 2022).

E aumenta anche il numero dei casi attivi, un dato particolarmente utile per la lettura dello scenario perché rappresenta quante persone sono positive in quel momento: 2.600 al 21 marzo, settecento in più di sette giorni prima.

Non varia di molto il numero dei decessi. Nella settimana che si chiude oggi se ne sono registrati 10, erano stati 18 la settimana precedente, 7 e 16 in quelle ancora prima. Finora nel 2022 in provincia i morti per Covid sono stati 210. Nello stesso intervallo di tempo del 2021 invece furono 408. Un dato spiegabile con l’effetto vaccini: un anno fa era appena partita la campagna di immunizzazione, oggi invece l’85 percento della popolazione con più di 5 anni ha completato il ciclo vaccinale.

L’alta percentuale spiega il rallentamento della campagna vaccinale. Nei sette giorni precedenti al 20 marzo (ultimo dato disponibile dall’Ausl) in provincia sono state somministrate 2.600 dosi (di cui 1.600 booster), nel pieno della distribuzione della terza dose si arrivò a 24mila iniezioni a settimana in provincia. Dall’1 marzo è cominciata la somministrazione della quarta dose per i soggetti fragili: al momento il totale provinciale è 604.

Incontri con le “scritture di frontiera”, tra razzismi e “donne di strada”

Alla biblioteca Classense un ciclo di narrazioni con Takoua Ben Mohamed, Maria Pia Ammirati e Nadeesha Uyangoda

Takoua Ben Mohamed
La scrittrice tunisina Takoua Ben Mohamed

Torna “Scritture di Frontiera”, il progetto nato dalla collaborazione tra ScrittuRa festival e assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna per discutere con autrici di fama nazionale e internazionale di temi legati all’intercultura, sotto la direzione dello scrittore Matteo Cavezzali.

La rassegna prevede tre incontri alla biblioteca Classense, dalle 18. Si parte il 29 marzo con Takoua Ben Mohamed  illustratrice e graphic-journalist, scelta come donna dell’anno 2021 dal quotidiano “La Repubblica”. È autrice del fortunatissimo Il mio miglior amico è fascista (Rizzoli) in cui racconta il primo anno di superiori «che è complicato per tutti – si legge nella presentazione del libro – figurarsi per Takoua, che di cognome fa Ben Mohamed, è di origine tunisina, è musulmana, porta il velo e vive nella periferia di Roma, dove uno dei suoi compagni di scuola è un bulletto di nome Marco che si professa fascista…».

Il 30 marzo l’appuntamento è con Maria Pia Ammirati, scrittrice e direttrice di Rai Fiction, che parlerà della storia di Nadia, che ha raccontato in Vita ordinaria di una donna di strada (edizioni Mondadori).
La rassegna termina il 6 aprile con Nadeesha Uyangoda, scrittrice e giornalista della rivista “Internazionale”, che parlerà del suo libro L’unica persona nera nella stanza (edito da 66thand2nd).

La casa famiglia di anziani adotta una gatta randagia: Rosita è coccolata da tutti

Accoglienza commossa alla comunità “Fata Fameja” per la micia bianca e rossa: di recente era venuto a mancare il felino che da vent’anni viveva nella struttura

Gli anziani ospiti della casa famiglia “Fata Fameja” a Mandriole, comunità alloggio per persone autosufficienti, hanno adottato una gatta randagia. Lacrime di gioia hanno accolto Rosita, così è stata chiamata la gatta bianca e rossa, quando è stata portata da una volontaria dell’Enpa dopo aver preso accordi con la responsabile Danizia Marsala, che aveva accolto con entusiasmo la proposta. Di recente infatti era morta la gatta che da vent’anni viveva nella struttura.

«La gioia di queste persone ha travolto anche noi – scrivono i volontari dell’Enpa – per aver portato loro momenti di felicità e per aver trovato una nuova casa a una micia altrimenti destinata alla strada. Rosita ora ha una famiglia allargata che la vizierà e coccolerà ogni giorno».

L’Ente nazionale protezione animali ricorda che il gatto rappresenta un animale da compagnia perfetto per le persone più mature perché è più autonomo rispetto ad altri e quindi meno impegnativo: «Possiamo dire che sia la scelta giusta per nonni e nonne che non hanno più le energie di un tempo ma cercano comunque un affettuoso compagno di vita. I gatti sono animali tendenzialmente tranquilli e a loro basta avere a disposizione un umano da amare incondizionatamente».

Incendio Lotras, perizia della procura: tracce di benzina in più punti, fu doloso

Depositata la relazione dei tecnici incaricati dal pm in vista della prima udienza. C’è un indagato

Incendio LotrasNon accidentale ma doloso: questa la natura dell’incendio al magazzino della Lotras in via Deruta Faenza, 21mila mq in fiamme che tennero occupati i pompieri per 36 ore nell’agosto 2019. È la conclusione a cui è giunta la perizia del luogotenente Luciano Bosio dei Ris di Parma e dell’ingegnere Marco Sartini, incaricati dalla procura di Ravenna il 15 giugno scorso. La notizia è riportata sui quotidiani Il Resto del Carlino e Corriere Romagna.

Nel capannone era stoccati mangimi per animali, plastica, vestiti, bancali di legno, olii alimentari, bottiglie di aceto e di vino, gomma, pannelli fotovoltaici e accumulatori per auto. Tutto distrutto, compreso l’edificio.

A supportare l’ipotesi del dolo ci sono gli esiti degli esami su 33 campioni prelevati in vari punti del luogo dell’incendio su cui sono state individuate tracce di prodotti della combustione riconducibili alla benzina. Inoltre i tempi di propagazione delle fiamme alimentano l’ipotesi di un dolo. La prossima settimana si terrà la prima udienza in tribunale: c’è un indagato, una figura di vertice dell’azienda di logistica.

Due auto in fiamme in strada a pochi metri di distanza: la polizia cerca i piromani

Non sembrano esserci dubbi sull’origine dolosa data la contemporaneità

Due autovetture posteggiate in strada nel quartiere Zalamella di Ravenna a una distanza di alcune decine di metri, una in via Loreta e l’altra in via Borghi, sono andate in fiamme stamattina, 27 marzo, a distanza di pochi minuti una dall’altra. I pompieri hanno spento gli incendi, che non hanno coinvolto altri beni, e la polizia è sulle tracce dei piromani. Non sembrano esserci dubbi sull’origine dolosa del rogo, data la contemporaneità e la breve distanza. Inoltre nelle stesse fasi è stato segnalato un principio di incendio in un spazio verde di via Rotta, poi domato con facilità. Meno di dieci giorni fa, il 18 marzo in viale Alberti, è andato distrutto un furgoncino parcheggiato.

Centro congressi e sede di associazioni nelle ex scuole medie, spesa 750mila euro

La Regione stanzia l’80 percento e il resto dal Comune per riqualificare l’edificio: un palcoscenico all’aperto, una sala riunioni con proiettore, un’aula dedicata allo smart working con banda larga, corridoi che potranno essere utilizzati come spazio espositivo

LeMedieCasola Valsenio è tra i cinque Comuni della provincia di Ravenna ammessi ai fondi del bando regionale per la rigenerazione urbana. L’amministrazione comunale, in seguito a un ampio sforzo di coinvolgimento partecipativo e con il consenso dell’associazionismo locale, ha candidato il progetto di recupero, ristrutturazione e riqualificazione del complesso delle ex scuole medie “Oriani” per renderlo maggiormente e pienamente fruibile alle esperienze e all’attività dell’associazionismo e del volontariato, radicati nel contesto casolano. L’Amministrazione ringrazia i tecnici del Comune di Casola Valsenio e dell’Unione della Romagna Faentina e l’ingegner Marco Campoli per la qualità e l’efficacia della progettazione.

L’importo finanziato dal bando regionale è di 626.693,87 euro, ai quali l’Amministrazione aggiungerà ulteriori 125.338,78 euro di risorse proprie, pari al 20% dell’investimento. I lavori partiranno non appena terminato l’iter amministrativo necessario.

Nella definizione degli interventi in progetto, si è tenuto conto della necessità di garantire la multifunzionalità della struttura, in modo da poterla utilizzare anche come “centro congressi” in maniera saltuaria, per far fronte a specifiche esigenze legate all’organizzazione di eventi di ampia portata. Saranno inoltre creati spazi comuni, trasversali alle varie associazioni che avranno sede nel complesso polifunzionale, a disposizione anche della popolazione per far fronte a diverse esigenze di incontro, confronto e socializzazione.

I principali spazi comuni, oltre ad un palcoscenico all’aperto e ad una struttura metallica leggera con copertura da un telonato in pvc, sono i seguenti: una sala riunioni ampia e attrezzata con sedie e proiettore; un’aula dedicata allo smart working, con quattro postazioni di lavoro, servita da connessione a banda larga; ampi corridoi al piano terra e al primo piano, che potranno essere utilizzati come spazio espositivo per mostre temporanee.

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