Depositata la relazione dei tecnici incaricati dal pm in vista della prima udienza. C’è un indagato
Non accidentale ma doloso: questa la natura dell’incendio al magazzino della Lotras in via Deruta Faenza, 21mila mq in fiamme che tennero occupati i pompieri per 36 ore nell’agosto 2019. È la conclusione a cui è giunta la perizia del luogotenente Luciano Bosio dei Ris di Parma e dell’ingegnere Marco Sartini, incaricati dalla procura di Ravenna il 15 giugno scorso. La notizia è riportata sui quotidiani Il Resto del Carlino e Corriere Romagna.
Nel capannone era stoccati mangimi per animali, plastica, vestiti, bancali di legno, olii alimentari, bottiglie di aceto e di vino, gomma, pannelli fotovoltaici e accumulatori per auto. Tutto distrutto, compreso l’edificio.
A supportare l’ipotesi del dolo ci sono gli esiti degli esami su 33 campioni prelevati in vari punti del luogo dell’incendio su cui sono state individuate tracce di prodotti della combustione riconducibili alla benzina. Inoltre i tempi di propagazione delle fiamme alimentano l’ipotesi di un dolo. La prossima settimana si terrà la prima udienza in tribunale: c’è un indagato, una figura di vertice dell’azienda di logistica.
Non sembrano esserci dubbi sull’origine dolosa data la contemporaneità
Due autovetture posteggiate in strada nel quartiere Zalamella di Ravenna a una distanza di alcune decine di metri, una in via Loreta e l’altra in via Borghi, sono andate in fiamme stamattina, 27 marzo, a distanza di pochi minuti una dall’altra. I pompieri hanno spento gli incendi, che non hanno coinvolto altri beni, e la polizia è sulle tracce dei piromani. Non sembrano esserci dubbi sull’origine dolosa del rogo, data la contemporaneità e la breve distanza. Inoltre nelle stesse fasi è stato segnalato un principio di incendio in un spazio verde di via Rotta, poi domato con facilità. Meno di dieci giorni fa, il 18 marzo in viale Alberti, è andato distrutto un furgoncino parcheggiato.
La Regione stanzia l’80 percento e il resto dal Comune per riqualificare l’edificio: un palcoscenico all’aperto, una sala riunioni con proiettore, un’aula dedicata allo smart working con banda larga, corridoi che potranno essere utilizzati come spazio espositivo
Casola Valsenio è tra i cinque Comuni della provincia di Ravenna ammessi ai fondi del bando regionale per la rigenerazione urbana. L’amministrazione comunale, in seguito a un ampio sforzo di coinvolgimento partecipativo e con il consenso dell’associazionismo locale, ha candidato il progetto di recupero, ristrutturazione e riqualificazione del complesso delle ex scuole medie “Oriani” per renderlo maggiormente e pienamente fruibile alle esperienze e all’attività dell’associazionismo e del volontariato, radicati nel contesto casolano. L’Amministrazione ringrazia i tecnici del Comune di Casola Valsenio e dell’Unione della Romagna Faentina e l’ingegner Marco Campoli per la qualità e l’efficacia della progettazione.
L’importo finanziato dal bando regionale è di 626.693,87 euro, ai quali l’Amministrazione aggiungerà ulteriori 125.338,78 euro di risorse proprie, pari al 20% dell’investimento. I lavori partiranno non appena terminato l’iter amministrativo necessario.
Nella definizione degli interventi in progetto, si è tenuto conto della necessità di garantire la multifunzionalità della struttura, in modo da poterla utilizzare anche come “centro congressi” in maniera saltuaria, per far fronte a specifiche esigenze legate all’organizzazione di eventi di ampia portata. Saranno inoltre creati spazi comuni, trasversali alle varie associazioni che avranno sede nel complesso polifunzionale, a disposizione anche della popolazione per far fronte a diverse esigenze di incontro, confronto e socializzazione.
I principali spazi comuni, oltre ad un palcoscenico all’aperto e ad una struttura metallica leggera con copertura da un telonato in pvc, sono i seguenti: una sala riunioni ampia e attrezzata con sedie e proiettore; un’aula dedicata allo smart working, con quattro postazioni di lavoro, servita da connessione a banda larga; ampi corridoi al piano terra e al primo piano, che potranno essere utilizzati come spazio espositivo per mostre temporanee.
Approvato il bilancio, utile netto in crescita del 60 percento, 85 percento del fatturato sul mercato estero. La controllata 4science aprirà una sede negli Stati Uniti per il mercato big data
Andrea Farina, Ceo Itway
I ricavi del 2021 di Itway, società di Ravenna che progetta tecnologie informatiche principalmente per la cyber security, sono stati 43,7 milioni di euro, in aumento del 13 percento rispetto all’esercizio precedente. Il risultato netto è pari a 1,3 milioni, il 7 percento in più del 2020. I dati sono stati divulgati a conclusione della riunione del consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Farina. L’85 percento del fatturato viene dall’estero ma la società, nel comunicato per la stampa, specifica di non avere esposizione verso i mercati russo, bielorusso o ucraino e di non trattare tecnologie e servizi provenienti da quei mercati.
Gli altri dati principali che fotografano il bilancio 2021 sono i seguenti: margine operativo lordo (Ebitda) pari a 2,6 milioni di euro (in aumento del 29 percento), risultato operativo (Ebit) pari a 1,96 milioni di euro (in rialzo del 36 percento), risultato ante imposte pari a due milioni di euro (più 60 percento).
«Ancora oggi c’è una forte adozione dello smart working da parte sia delle aziende private che della pubblica amministrazione – si legge nella nota stampa – che di fatto ha esposto i sistemi informatici a maggiori rischi, aumentando notevolmente i danni legati ai sempre più frequenti attacchi da parte di cyber criminali. Le aziende sono sempre più sottoposte alle minacce di attacchi hacker».
Del gruppo Itway fa parte la società 4Science fondata nel 2015 con l’obiettivo di essere l’azienda di riferimento nell’emergente mercato dei big data. Un punto importante per la crescita del volume d’affari di 4Science è dato dalla decisione di aprire una sede operativa negli Usa. Si stima che ci sia un potenziale di oltre 25 milioni di dollari.
Alla biblioteca Classense è allestita la serie “Siderale”, il Mercato Coperto ospita invece “In anima”
Massimo Pulini, “Siderale”
Dopo gli ultimi interventi artistici realizzati da Piero Pizzi Cannella, Nicola Verlato, Nicola Samorì e Alessandro Pessoli, il ciclo espositivo “Ascoltare Bellezza”, nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, ospita un altro intrigante pittore contemporaneo, che saluta l’inizio della stagione primaverile. Si tratta di Massimo Pulini, autore di una serie di dipinti che narrano del tempo e dello spazio, della materia e dello spirito, della prossimità e della lontananza, del senso e del sentimento. Partendo da alcuni orologi da tavolo, istoriati con figure del mito, prodotti in Italia e in Francia tra Sette e Ottocento, il pittore conduce un ampio racconto che mette a confronto il ritratto di quegli oggetti temporali con la spazialità siderale.
Pulini firma anche un’altra serie di lavori intitolati “In anima” in mostra al Mercato Coperto (al piano terra sugli specchi dell’area ristorante) articolati in quadretti sui quali l’aartista cesenate ha ha dipinto un bestiario di lupi e canguri, gabbianelle, leoni e camaleonti… Ad accentuare l’idea della mostra come museo di Scienze naturali, contribuisce il basamento che le fa apparire come se fossero in una teca. «La suggestione di queste raffigurazioni – svela Pulini – è nata durante il lockdown in piena pandemia – con una riflessione sul mondo animale, sul mistero di come lo conosciamo poco, lo cataloghiamo ma ci è lontano».
Così, dopo trent’anni, l’artista cesenate è tornato a dipingere sull’atmosfera insondabile delle radiografie, restituendo una dimensione onirica e facendo della pittura stessa, del suo impastarsi coi pensieri, un oggetto significante. Le opere sono realizzate su lastre radiografiche con un olio molto liquido, lavorato in orizzontale, che crea un effetto sfocato della pittura.
Massimo Pulini (Cesena 1958), pittore, scrittore e storico dell’arte, è titolare della cattedra di Pitturaall’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da più di tre decenni svolge un’intensa attività artistica, che lo ha portato ad allestire mostre personali in importanti musei italiani ed europei. Le più ampie monografiche sono state realizzate al Museo di Villa Adriana a Tivoli (1997), alle Saline Royale di Besançon (1997), alla Galleria Nazionale di Parma (1999) e all’Istituto italiano di Cultura di Londra (2004). Con una propria quadreria è stato presente alla rassegna “Novecento italiano” tenutasi presso le Scuderie Papali del Quirinale, a cura di Maurizio Calvesi.
L’allestimento alla Classense è aperto al pubblico fino al 7 giugno da martedì a sabato: 9-18.30 (chiuso la domenica, lunedì e giovedì 2 giugno).
L’espesizione al Mercato Coperto è visibile fino al 27 aprile, tutti i giorni dalle 8 alle 23.
Entrambe le rassegne sono a ingresso gratuito
Dopo il restyling della struttura, parte l’animazione marcata Bleck 2.10 con Nicola Pari
Nuova vita per il Grand Hotel di Cervia che, dopo un accurato restyling (nella struttura e nella gestionale), si appresta a vivere un’estate di eventi. La spiaggia sul lungomare D’Annunzio ritorna alla città sotto il marchio di Bleck 2.10, il contenitore di eventi gratuiti in un’ambientazione in stile magia.
L’evento di apertura è fissato per la Pasqua: domenica 17 aprile le Jardin del Grand Hotel Cervia ospita il Circo Nero, il grande e famoso beach party d’Italia. Circo Nero nasce a Firenze nel 2006 dall’amore per il magico mondo del circo, nasce dalla folgorazione per il film “Freaks” di Tod Browning del 1932, inno quasi teatrale alla tolleranza ambientato nell’America della crisi dove i “diversi”, appunto i Freaks, venivano esposti e derisi per le loro fisiche mostruosità. Il Circo Nero fa della tolleranza e dell’allegria il suo manifesto rivisitando il mondo del circo in chiave più “stilosa”.
Lunedì 18 aprile Bleck 2.10 presenta l’anteprima del format di casa dell’estate 2022: Bleck is Bleck, il party in programmazione tutti i mercoledì sera in versione integrale. Il concept della festa è il sogno, la favola, in ogni sua forma, reale e metaforica. Uno spettacolo unico: non solo grande musica, ma un’animazione e performance in grado di coinvolgere il pubblico dal forte respiro internazionale.
Domenica 24 aprile, infine, c’è Superdolly. Un tuffo nelle atmosfere del ‘700 con le sue feste in castelli dai saloni sontuosi, con i suoi libertini balli in maschera tra valletti, damigelle, contesse e duchi che vivevano di vizi e intrighi.
«Inclusività in un luogo esclusivo – spiega Nicola Pari, creatore del Bleck 2.10 – e non è un gioco di parole. Ho sempre pensato che il Grand Hotel Cervia fosse un monumento per la nostra città, e i monumenti sono di tutti. Il mio sogno è ridare il giusto valore ad un luogo magico, una sfida ambiziosa che si può vincere solo insieme».
Un 42enne di Cesenatico è stato trovato senza vita dal fratello che è andato a cercarlo non avendo sue notizie da ore
Un agricoltore di 42 anni è stato trovato morto nei campi di Pisignano di Cervia attorno alla mezzanotte tra il 24 e il 25 marzo. La causa del decesso di Luigi Foschi, residente a Cesenatico, è un incidente sul lavoro di cui non è chiara l’esatta dinamica perché l’uomo era solo al lavoro. L’ipotesi più probabile, come si legge sui quotidiani locali Resto del Carlino e Corriere Romagna, è che Foschi sia sceso dal trattore per qualche operazione manuale e gli abiti si siano impigliati in una parte meccanica in movimento causando il suo soffocamento. Il ritrovamento del corpo senza vita è avvenuto quando il fratello maggiore, non avendo notizie da ore, è andato a cercarlo.
Aperto il bando per la concessione della struttura chiusa dal 2016. Per accogliere la clientela servono lavori e soprattutto permessi burocratici
Il camping Bisanzio quando ancora era in attività fino al 2016
Il prossimo 3 maggio l’ex camping Bisanzio a Lido di Classe avrà un nuovo gestore. Per quel giorno infatti è prevista l’apertura delle eventuali buste dei partecipanti alla gara per la concessione della struttura che è stata operativa l’ultima volta nel 2016. Il bando, come si legge su Il Resto del Carlino, è stato predisposto dai carabinieri forestali del reparto Biodiversità di Punta Marina. La concessione è della durata di nove anni, estendibile ad altri nove.
Realisticamente è molto lontana l’ipotesi di aprire alla clientela per l’estate 2022. La struttura infatti necessita di lavori e soprattutto di una serie di permessi e autorizzazioni che fanno capo a più autorità per il solito labirinto di burocrazia.
L’odissea del campeggio si trascina da sei anni. A febbraio 2017 la guardia forestale chiuse il camping, revocando la concessione. Una decisione frutto di una serie di inadempienze contestate ai titolari (già a partire dal 2014) riguardanti alcune roulotte presenti senza autorizzazione. Nel febbraio 2019 venne assegnata una nuova concessione demaniale all’impresa di Christian Barbolini e Milena Ravasi con un bando emanato dai carabinieri forestali. Il Comune ipotizzava l’apertura ad aprile 2019. E invece sono passate altre tre estati senza aprire. Fino a una nuova revoca della concessione e al nuovo bando appena aperto.
Iniziativa promossa da Confcommercio: ogni ristorante proporrà un menù composto da 4 assaggi con l’abbinamento di una birra
Per due mesi sette pizzerie di Ravenna saranno coinvolte in una sorta di sfida a distanza a colpi di ingredienti, impasti e guarnizioni, alla ricerca della pizza che meglio di altre sappia coniugare tre concetti base: eccellenza, ricerca e tradizione. È l’iniziativa “Ravenna in Pizza” lanciata dal Sindacato Ristoratori Confcommercio Ravenna: un itinerario gastronomico (promosso in collaborazione con il sito Ravenna24ore) alla scoperta di un grande cult della cucina italiana nel mondo.
I ristoranti proporranno, ognuno per un’intera settimana, una loro personalissima interpretazione di questo piatto, con un menù composto da quattro diversi assaggi, all’insegna della creatività e della qualità dei prodotti. L’immaginazione e la bravura dei pizzaioli di ogni ristorante renderanno ogni assaggio un’esperienza diversa. Ad accompagnare la degustazione, ogni locale propone in abbinamento una birra artigianale.
Di seguito l’elenco delle pizzerie partecipanti e la settimana di adesione (prenotazione obbligatoria):
Ristorante Pizzeria Al Molinetto
Via Sx Canale Molinetto n. 139/b – Punta Marina (Ra)
dal 28 marzo al 3 aprile.
Pizzeria Bababeach
Piazza Saffi n. 7 – Punta Marina Terme (Ra)
dal 4 al 10 aprile
Ristorante Pizzeria Babaleus
Vicolo Gabbiani n. 7 – Ravenna
dal 18 al 24 aprile
Ristorante Pizzeria AL45
Via Paolo Costa n. 45 – Ravenna
dal 25 aprile al 1 maggio
Pizzeria Cento Pizze
Via delle Nasse n. 21 – Punta Marina Terme (Ra)
dal 2 all’ 8 maggio
Pizzeria Field
Circ.ne al Molino n. 128 – Ravenna
dal 9 al 15 maggio
Pizzeria Le Tradizioni di Nick
Corso Garibaldi n. 67- Alfonsine (Ra)
dal 16 al 22 maggio
L’alunna 12enne ha raccontato di essere inciampata mentre andava alla fermata del bus, escludendo spinte ricevute da altri compagni
Un’alunna delle medie Don Minzoni di Ravenna è caduta a terra sul marciapiedi davanti all’istituto in via Cicognani oggi, 26 marzo, all’uscita di scuola poco dopo le 13 ed è stata soccorsa dal 118. La dodicenne non ha riportato ferite, si è fatta male a una spalla e faticava a rialzarsi. Secondo la sua stessa testimonianza, raccolta dai presenti, sarebbero da escludere spinte ricevute da altri: la ragazzina sarebbe solo inciampata mentre raggiungeva la fermata dell’autobus. In alcune chat di genitori e studenti sta circolando la voce infondata di un presunto atto di bullismo di cui al momento, secondo le informazioni a disposizione, non risultano conferme.
I primi soccorsi all’adolescente sono stati portati dai volontari dell’Associazione nazionale carabinieri, presenti quotidianamente davanti alla scuola per coordinare i flussi di pedoni e veicoli al momento dell’entrata e dell’uscita. I due militari in congedo hanno allontanato la calca di ragazzi che si era formata, hanno fatto chiamare il 118 e poi un professore e il bidello che si sono avvicinati hanno allertato il padre.
Aveva 81 anni, malato da tempo. Nella pellicola di Pupi Avati girata anche a Ravenna interpreta il notaio Pietro Giardino
L’attore Gianni Cavina è morto stamani, 26 marzo, a Bologna dove era nato 81 anni fa. L’ultimo film in cui ha recitato uscirà nelle sale a settembre ed è il “Dante” di Pupi Avati, girato anche a Ravenna, in cui il bolognese interpreta il notaio Pietro Giardino.
Cavina, Nastro d’argento nel 1997 per la sua interpretazione in “Festival” di Avati, era malato da tempo: «Purtroppo – ha detto Antonio Avati, fratello del regista Pupi, all’agenzia di stampa Adnkronos – la moglie di Gianni all’alba di oggi ci ha dato questa tristissima notizia. Gianni era già malato ma aveva affrontato con grande forza anche le riprese di “Dante”».
Un quarto degli esuli è ospitato nella rete di accoglienza straordinaria. Comune e Ufficio scolastico hanno attivato uno sportello per la mappatura delle esigenze di istruzione dei minori (circa la metà del totale in regione)
Secondo i dati della prefettura, i profughi arrivati in provincia di Ravenna dall’Ucraina sono 1.080 di cui 265 ospiti nella rete dei centri di accoglienza straordinaria (Cas). Il dato è aggiornato alle 17 di ieri, 25 marzo.
In totale in regione le persone in fuga dalla guerra sono quasi 17.700 di cui ottomila minorenni. Sono stati rilasciati 14.818 codici Stp (Straniero temporaneamente presente), che consentono l’erogazione dell’assistenza sanitaria nei confronti degli stranieri privi di permesso di soggiorno.
Il Comune di Ravenna, l’Ufficio scolastico regionale e il Servizio sociale dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi hanno definito un protocollo operativo per il coordinamento delle azioni finalizzate all’inserimento di minori ucraini esuli nei servizi per l’infanzia 0-6 comunali e nelle scuole statali di ogni ordine e grado.
I soggetti firmatari analizzeranno il fabbisogno dei minori in un’ottica globale del percorso di accoglienza sul territorio, valuteranno l’opportunità di inserimenti in strutture educative/scolastiche immediati o da programmare anche in relazione alla stabilità o transitorietà dell’accoglienza abitativa, indirizzeranno gli inserimenti nelle strutture educative/scolastiche in relazione all’effettiva disponibilità dei posti e al fabbisogno rilevato; inoltre si rapporteranno anche con il sistema integrato pubblico – privato dei servizi 0-6 e con il sistema delle scuole primarie e secondarie di primo grado paritarie private. Si tratta di una sperimentazione a livello locale ed è una misura che si inserisce nel panorama delle diverse azioni che soggetti pubblici e privati stanno mettendo in campo per accogliere coloro che sono in fuga dalla guerra in atto nel territorio ucraino.
Dal 21 marzo è stato istituito uno sportello nella sede della Casa delle Culture di Ravenna in cui opera un’equipe multidisciplinare che si sta occupando dell’accoglienza dei cittadini ucraini sia supportando persone e nuclei familiari nell’espletamento di tutte le pratiche sia identificandone i bisogni al fine di attivare progetti integrati di accoglienza. È al medesimo sportello che verrà rilevata la necessità di inserimento in strutture educative o scolastiche aventi sede nel comune di Ravenna. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 16 (è consigliata la prenotazione telefonando ai seguenti numeri: 3347185717 – 3316378245).