domenica
24 Agosto 2025

Camminate per la pace in tutta la provincia, in solidarietà al popolo ucraino

Giovedì sono in programma a Ravenna e Cervia

5Domani, giovedì 3 marzo, a Ravenna è in programma una camminata per la pace, di solidarietà al popolo ucraino.

La partenza è alle 18 dalla panchina dedicata a Fabrizio Matteucci in Darsena; l’arrivo in piazza del Popolo, lungo il percorso del sottopasso, di viale Farini e di via Diaz.

L’appuntamento è promosso dal Comune di Ravenna, dall’organizzazione di volontariato Comunità Romagna – servizi per la solidarietà e dall’associazione Malva – Ucraini di Ravenna.

Interverrà, tra gli altri, il sindaco Michele de Pascale. Sono invitati a partecipare tutti i cittadini.

Iniziative simili sono in programma anche in altri comuni della provincia. Sempre giovedì, con partenza dalle 20 dalla rotonda della Pace, è in programma una camminata a Cervia, con arrivo in piazza Garibaldi.

Sabato 5 marzo, dalle 15, una marcia per la pace è in programma anche a Castel Bolognese

Covid, in tutta la regione restano “solo” 65 persone ricoverate in terapia intensiva

Sono 118 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna, dove si registra anche un altro decesso, quello di un uomo di 85 anni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 1° MARZO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.187.668 casi di positività, 1.495 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.194 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.440 molecolari e 12.754 test antigenici rapidi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 65 (-11 rispetto a ieri), di cui 3 in provincia di Ravenna (dato invariato) l’età media è di 62,6 anni. Sul totale, 34 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 59,8 anni), il 52,3%; 31 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65,4 anni).

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.352 (-70 rispetto a ieri, -4,9%), età media 75 anni.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 32.401 (-1.613). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 30.984 (-1.532), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Le persone complessivamente guarite sono 3.094 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.139.348.

Purtroppo, si registrano 14 decessi: 2 in provincia di Piacenza (una donna di 82 e un uomo di 71 anni); 1 in provincia di Parma (un uomo di 74 anni); 1 in provincia di Modena (un uomo di 86 anni); 7 in provincia di Bologna (tre donne di 82, 88 e 94 anni e quattro uomini di cui due di 81 anni, uno di 83 e uno di 88); 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 83 anni); 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 85 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 87 anni). Non si registrano decessi in provincia di Reggio Emilia, Rimini e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 15.919.

Turbativa d’asta sulle mascherine, assolto Ieffi. Prosegue il processo su Cervia

La Cassazione annulla senza rinvio la condanna per l’imprenditore che venne arrestato durante il lockdown del 2020 in un’inchiesta per una gara da 16 milioni di euro. Il nome era noto alle cronache locali ravennati per un’altra vicenda che si sta dibattendo in aula per un presunto traffico di influenze illecite

Antonello Ieffi Bollicinevip E1469187204406La Cassazione ha assolto l’imprenditore Antonello Ieffi dall’accusa di turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma su un lotto di gara Consip da 15,8 milioni euro per l’acquisto e la fornitura di 3 milioni di mascherine mai arrivate in Italia. Ieffi, arrestato in pieno lockdown nazionale e scarcerato dopo un mese, era stato condannato in primo grado per la turbativa d’asta, ma assolto per l’altro capo di imputazione: l’inadempimento nelle pubbliche forniture. Come nel secondo grado. Ora la Suprema corte ha annullato senza rinvio “perché il fatto non sussiste”.

La notizia dell’arresto di Ieffi nel 2020 interessò anche le cronache locali ravennati perché l’imprenditore era stato rinviato a giudizio per traffico di influenze illecite per aver chiesto 50mila euro a un’azienda romana per farle avere una concessione demaniale a Cervia attraverso la millantata capacità di corruzione di funzionari del Comune che erano all’oscuro di tutto. I fatti cervesi risalgono al 2018. All’udienza dello scorso 15 ottobre sono stati sentiti alcuni testi già citati ed è stata disposta l’escussione d’ufficio di un ulteriore teste. Prossima udienza il 23 marzo.

Per quanto riguarda invece la vicenda delle mascherine,  l’avvocato Carlo Bonzano esprime «ampia soddisfazione personale e professionale per avere la Suprema Corte integralmente accolto i motivi di ricorso proposti e avendo peraltro assunto solo da ultimo la difesa di Ieffi proprio nel giudizio di legittimità». La procura in primo grado aveva chiesto 5 anni di carcere.

Gli spacciatori avevano il loro fuso orario e telefoni senza microfono da 2mila euro

L’operazione Digger Dog della squadra mobile di Ravenna si conclude con un’ordinanza di custodia cautelare per venti persone: sequestrati 55mila euro in contanti e 11 kg di droga. Appuntamenti sfasati di due ore, cellulari criptati con sim americane, punteggiatura per indicare i pesi nei messaggi

5Una lattina di Coca, ma dentro ci stava l’altra coca. Il barattolo rosso di alluminio della nota bevanda trasformato artigianalmente in un involucro per camuffare un cilindro di plastica dove nascondere le dosi di cocaina da smerciare. I poliziotti dell’Antidroga della squadra mobile di Ravenna ne hanno trovate due questa mattina, 1 marzo, a casa di una delle venti persone – italiane e straniere per la maggior parte albanesi domiciliate nella Bassa Romagna – destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare (4 in carcere, 12 ai domiciliari e 4 con obbligo di firma, ma 5 non sono stati rintracciati).

3È l’epilogo dell’operazione denominata Digger Dog, iniziata a settembre 2019 (pm Lucrezia Ciriello). Per il totale degli indagati vanno contati anche i quattro arrestati in flagranza nei mesi scorsi con il recupero di 5 kg di cocaina e 175mila euro in contanti. Durante l’esecuzione dell’ordinanza questa mattina invece sono stati sequestrati 1,5 kg di cocaina, 10 kg di hashish e 55mila euro in contanti suddivisi in mazzette e imbustati in plastica. Nelle 140 pagine dell’ordinanza del gip Janos Barlotti vengono ricostruiti 112 episodi di spaccio. Secondo gli investigatori, il gruppo faceva affari in tutta la Romagna e nel pieno della sua operatività era capace di piazzare fino a 5 kg di cocaina a settimana. Un paio degli indagati che avevano posizioni di rilievo risultano incensurati con regolari occupazioni.

6Il grado di organizzazione e lo spessore criminale sono testimoniati anche dal livello degli strumenti a disposizione. I membri del sodalizio avevano a disposizione delle sim americane inserite in cellulari criptati da duemila euro ognuno con abbonamenti fino a 700-800 euro al mese. All’apparenza comuni Iphone, in realtà modificati per sfuggire alle intercettazioni: dagli apparecchi vengono rimossi Gps, microfono e videocamera rendendoli utilizzabili solo per scambio di messaggi che viaggiano però tramite i server dedicati dove sono conservate tutti i dati. Se si scollega dal server, resta un telefonino vuoto che fornisce pochi elementi agli inquirenti. Non è la prima volta che emergono gli stratagemmi tecnologici di chi spaccia.

7Il capo della squadra mobile, Claudio Cagnini, in conferenza stampa ha ricostruito sommariamente le caratteristiche della banda. Il gruppo lavorava come se avesse un fuso orario tutto suo. Ogni appuntamento comunicato infatti era avanti di due ore rispetto a quello reale. C’era poi tutto un linguaggio in codice nelle comunicazioni: babbo, mamma, bambino e uomo facevano riferimento a diversi tipi di droga. E anche la  punteggiatura aveva un senso: un punto stava per 100 grammi, due punti per 200 e via dicendo. Dettagli ricostruiti soprattutto grazie alle intercettazioni ambientali. Da una di queste viene anche il nome dell’operazione, Digger Dog che significa “cane che scava” in inglese. Uno degli indagati si lamentava con un complice perché il cane era andato di nuovo a fare una buca in giardino nel punto dove il padrone aveva sotterrato della droga per nasconderla.

4Il lavoro della Narcotici ha dovuto fare i conti anche con il lockdown pandemico della primavera 2020: «Con le città deserte e tutte le attività ferme – ha spiegato Cagnini – per noi era impossibile eseguire pedinamenti e appostamenti senza essere notati. Ma anche gli indagati avevano lo stesso problema: la loro attività si è rallentata di molto in quel periodo perché trasportare quantitativi di droga per le strade significava quasi certamente finire in qualche posto di blocco». Cagnini non nasconde la soddisfazione per un’operazione che riguarda la Bassa Romagna che recentemente è stata teatro di due sparatorie con connessioni al mondo dello spaccio: «Non risultano collegamenti diretti con i protagonisti di questa indagine, ma aver fermato un gruppo che era ben radicato è sicuramente un intervento importante in un contesto che ha vissuto episodi gravi nello stesso contesto».

La Regione: «Pronti ad accogliere i profughi ucraini». Avviata una raccolta fondi

Il conto corrente è intestato alla protezione civile dell’Emilia-Romagna ed è lo stesso già utilizzato in passato per altre emergenze

Manifestazione 4L’Emilia-Romagna è pronta a garantire l’accoglienza di profughi dall’Ucraina. Da un lato attraverso la rete nazionale dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) che il Governo sta attivando nei territori, gestita dalle Prefetture (5mila posti Cas e 3mila Sai a livello nazionale) d’intesa con gli Enti Locali; dall’altro garantendo tutti i posti che dovessero rendersi necessari attraverso un proprio piano, definito dall’Agenzia regionale di Protezione civile.

Inoltre, l’Emilia-Romagna ha già inviato al Dipartimento nazionale di Protezione civile l’elenco dei presidi sanitari richiesti, disponibili qualora richiesti.

Intanto, la Giunta regionale ha deciso di avviare una raccolta fondi rivolta ai cittadini dell’Emilia-Romagna. Chiunque potrà versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964

Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

È lo stesso già utilizzato in passato per fronteggiare altre emergenze, con gli emiliano-romagnoli sempre in prima fila in termini di solidarietà. I fondi raccolti verranno impiegati per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi della guerra in corso in Ucraina.

In mattinata la Regione ha partecipato a una nuova riunione con la Protezione civile nazionale, con cui il contatto è costante, che gestirà la dichiarazione di stato d’emergenza con ordinanze attuative. Al momento sono circa 1.500 le persone ucraine arrivate in Italia, per lo più in proprio raggiungendo parenti o conoscenti presenti nel nostro Paese. L’obiettivo è ora mettere a punto la rete territoriale che servirà ad accogliere i profughi non appena verranno aperti canali di arrivo nei Paesi europei dei cittadini ucraini, Italia compresa.

Al via gli “Itinerari Ravennati” 2022 dell’associazione Trail Romagna

Il programma delle attività, fra sport e natura, storia, cultura e gastronomia, in compartecipazione con il Comune

Trail Romagna Presentazione 1Sport e benessere in natura ma anche storia, cultura e gastronomia, con protagonisti i cittadini e il territorio ravennate: ecco le proposte – in calendario da marzo a settembre – di Trail Romagna per il 2022. Il programma di eventi è stato presentato il 28 febbraio in occasione della tradizionale serata inaugurale (e conviviale) dei “Lôm a mérz”, alla presenza di Cristina Mazzavillani Muti, madrina dell’associazione, di Giacomo Costantini, assessore al turismo e allo sport del Comune di Ravenna, di Stefano Francia, presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna (main partner), arricchito dalla musica di Christian Ravaioli alla fisarmonica, dai balli del gruppo folk “alla Casadei” di Bruno Malpassi e dall’alta proposta gastronomica di CheftoChef – Ravenna Food.

«L’Amministrazione comunale guarda con grande interesse alla programmazione di Trail Romagna che è in grado di ampliare, integrare e arricchire il panorama delle attività che già si realizzano all’interno delle zone naturali ravennati – ha dichiarato l’assessore comunale Costantini – offrendo così a cittadini e turisti un’immagine caleidoscopica del patrimonio naturale ravennate tesa a coniugare i temi e i colori della natura e della biodiversità con quelli del benessere e dello sport. Un’attività che va oltre la pur densa realizzazione di eventi ma agisce capillarmente aderendo a tutte le iniziative che abbiano come finalità il miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini e l’obiettivo di trasformare le nostre bellezze naturalistiche in un’attrattiva turistica al pari dei nostri straordinario patrimonio artistico».

Nelle foto sotto la presentazione dell’attività di Trail Romagna 2022, in occasione dei Lôm a Mèrz (foto Zani)

Il programma
Il ricco calendario di attività, in compartecipazione con il Comune di Ravenna, muove i primi passi dal centro sportivo Aquae, domenica 6 marzo, in occasione della “Corsa della bonifica… e di Dante”, un percorso di 15 o 22 km su un territorio ricco di storia: dal luogo dove approdò la Madonna Greca, alla Quercia di Dante immersa nella pineta da lui tanto amata, alle linee di costa che segnavano l’Adriatico sempre ai tempi del Poeta fino all’unico Lido sul litorale ravennate a lui dedicato.

Il giorno di Pasquetta, lunedì 18 aprile, grazie al sostegno di Fideuram e la collaborazione di FIAB Ravenna e CheftoChef-Ravenna Food, sarà proposta l’escursione “Cibi in bici” che porterà i partecipanti in ambienti naturali unici dove un vero e proprio “ristoro” per lo spirito e per i sensi, permetterà loro di degustare i sapori del territorio. Dallo Chalet dei Giardini Pubblici percorrendo gli argini dei Fiumi Uniti si raggiungerà il mare, si attraverserà la pineta Ramazzotti per entrare nell’antica pineta di Classe lambendo la valle dell’Ortazzo. Dopo i ristori in un tipico capanno da pesca, al parco 1°maggio e alla Ca’ dell’Aquara si tornerà a Ravenna passando dalla basilica di Sant’Apollinare in Classe.

Domenica 8 maggio sarà il turno di “Camminiamo Attivi e fattivi”. La quarta edizione della manifestazione solidale coordinata da Lions Padusa, proporrà varie attività con la finalità di raccolta fondi a favore dell’associazione Solidarietà Fattiva.

In occasione dell’European Maritime Day saranno proposti due eventi per sottolineare il legame della città con il mare, argomento ampiamente affrontato nell’ultima edizione di ItineRA.
Sabato 21 maggio, avrà luogo “Canale Corsini – Fiumi Uniti coast to coast” un itinerario lungo costa che racconta la relazione tra il nostro territorio e il litorale. Il cammino sarà un momento di riflessione e di scoperta: osservazione guidata e tanta musica. Inoltre, l’evento sarà al centro di un contest fotografico che permetterà di osservare ancor meglio il nostro territorio e comprenderne il reale legame con il mare. In questo contesto Ambrogio Sparagna condurrà la marcia sonora che annuncia le giornate della bioeconomia – organizzate da Cluster Spring, Assobiotec, Federchimica, Fondazione Raul Gardini, Fondazione Resoil, Apre, Fva, Novamont, in collaborazione con Ravenna Festival, il sostegno di Fondazione Impact e il patrocinio del Comune di Ravenna – che si terranno al teatro Alighieri di Ravenna il 25 e 26 maggio 2022.

DTrail Romagna Presentazione 2omenica 22 maggio tornerà, dopo due anni, la celebre “Discesa dei Fiumi Uniti” che farà pagaiare in canoa, kayak o sup i partecipanti dalla Chiusa di San Marco (13 km) o dalla Chiusa Rasponi family (3 km) fino a Lido di Dante per mostrare, al crescente pubblico degli appassionati di sport in natura, un punto di vista tutto nuovo: la vita del fiume osservata dalla acqua. L’evento più popolare di Trail Romagna fa anche da vetrina al progetto “Fiumi Uniti per tutti” che a breve riceverà il primo premio del Touring Emilia Romagna ambiente & turismo.

Giovedì 2 giugno, per i 140 anni dalla morte di Giuseppe Garibaldi, si propone La trafila garibaldina ravennate l’itinerario che segue l’uscita del testo “Garibaldi passo di qui” sarà presentato dalla stessa autrice Osiride Guerrini e da una guida ambientale di Atlantide. Insieme ci permetteranno di conoscere una vicenda determinante nella storia della nostra repubblica e di attraversare un territorio unico, in equilibrio tra terra e acqua, dove valli, canali e bassure allagate si sono modificate nel tempo conservando però quell’immenso fascino originario.

Domenica 5 giugno si tornerà ad osservare il delicato equilibrio tra natura e attività umane grazie a un evento di alta valenza ambientale: in collaborazione con Zero Plastica, Verde Blu, Legambiente, Slow Food e l’associazione Isola degli Spinaroni avrà luogo l’evento “Zero Plastica in Baiona”. La Baiona – che rappresenta un’emergenza naturalistica ricca di flora e fauna ma anche di storia – sarà al centro della pulizia in barca, in canoa e a piedi che avrà luogo nella Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Trail Romagna Presentazione 3All’Alba di domenica 3 luglio, runners e camminatori percorreranno strade e sentieri della nostra città alle 6 del mattino quando Ravenna si presenta come non mai accessibile. L’evento Urban Trail Ravenna Città d’Acque giunto alla X edizione, propone il percorso running di 16 km, il percorso cittadino di 7 km e la visita guidata di 5 km tra le mura e le memorie acquifere della città.

Dal 13 al 18 agosto in collaborazione con CAI, Trail Romagna propone “Il cammino di San Romualdo: il pellegrinaggio suddiviso per tappe che condurrà i partecipanti attraverso i luoghi del santo, partendo da Sant’Apollinare in Classe giungendo sino all’Eremo di Camaldoli. 150 km con un dislivello positivo di oltre 4.000 metri per celebrare l’apertura del sito internet dedicato al Cammino (CSR): una piattaforma, che dopo il libro “Passi del Silenzio” (Montanari editore, 2012), arricchirà il pubblico dei camminatori di ulteriori informazioni e approfondimenti.

L’attività Trail Romagna si concluderà a settembre con la quinta edizione di “ItineRA” la festa del cammino consapevole che quest’anno è intitolata “Coltivare il proprio giardino”. Eden, paradiso, campi elisi, karensaui: quella del giardino è una delle metafore più profonde e influenti della storia del pensiero filosofico e religioso. Luoghi d’origine e destinazioni finali dell’umanità; spazi di pace e di delizie, contrapposti al caos della mondanità.Trail Romagna ha deciso di affrontare questo tema con l’aiuto di filosofi, esperti del pensiero antico, moderno e contemporaneo. In una serie di incontri divulgativi si cercherà di capire insieme il lungo e tormentato rapporto fra uomo e giardino, la sua importanza culturale e le sue ricadute per la concezione odierna di natura.

Gli eventi sono aperti a tutti ma, per ragioni di sicurezza, con prenotazione obbligatoria sul form nel sito di Trail Romagna e il numero chiuso per ogni manifestazione.

Informazioni e prenotazioni tel. 338 5097841 e sul sito web di Trail Romagna.

Riapre lo zoo safari di Ravenna: «Stanno tornando anche le scuole»

Il direttore Paci: «Quest’anno crediamo si possa tornare alla normalità, con eventi in presenza»

ScimpanzéÈ fissata per domenica 6 marzo la riapertura del Safari Ravenna (località Mirabilandia), dopo due stagioni di aperture solo a singhiozzo a causa della pandemia.

Il parco annuncia l’aumento del suo impegno a livello nazionale e internazionale attraverso le collaborazioni con università, istituti di ricerca e giardini zoologici, impegnandosi in particolare a sostenere il ripristino di habitat ed ecosistemi e a promuoverne l’uso sostenibile da parte dell’umanità, attraverso iniziative, attività e programmi didattici, con l’obiettivo di far conoscere il mondo animale ai più piccoli ed educarli al rispetto.

«Quest’anno, più dei precedenti, crediamo fortemente che si possa finalmente ripartire appieno – dichiara Osvaldo Paci, direttore Safari Ravenna – con ogni progetto che, inevitabilmente, la pandemia ha rallentato o in alcuni casi sospeso. Mi riferisco ad esempio alle visite didattiche delle numerose scuole che ogni anno hanno scelto il nostro Parco e che finalmente, se pur con numeri ancora molto ridotti rispetto al 2019, tornano a farci visita o comunque a contattarci. Così come all’organizzazione di convegni scientifici e di momenti di divulgazione in presenza ai quali stiamo già lavorando».

WallabyIl Safari Ravenna è protagonista di diversi programmi Epp (European Eaza Programme), con l’obiettivo di preservare la conservazione di specie minacciate in natura attraverso il regolare scambio tra giardini zoologici. Tra gli esemplari al suo interno si possono ammirare: siamanghi, gibboni, gaur, addax, antilope roane e lichi del Nilo. Inoltre, sarà anche possibile vedere i canguri di Bennet, una delle più grandi specie di wallaby, e gli emù, il secondo uccello più grande al mondo dopo lo struzzo.

Tra le varie attività del parco, è da evidenziare Pan Italia, progetto supervisionato dal programma europeo Epp finalizzato alla conservazione degli scimpanzé. Quelli presenti nel parco sono gli unici esemplari in Italia appartenenti alla sottospecie verus, la più minacciata tra le quattro esistenti.

Anche la comunità ucraina in piazza a Ravenna contro la guerra. Le foto

Tanti giovani alla protesta di lunedì sera lanciata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil

Piazza del Popolo piena a Ravenna, lunedì 28 febbraio, per la manifestazione, indetta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, a favore di una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina. L’appello è stato raccolto da decine di associazioni e partiti politici. Non meno di tremila i presenti: lavoratori, studenti, ragazzi, ma anche bambini.

Molti i giovani scesi in piazza con bandiere e cartelli contro la guerra. Protagonisti della manifestazione anche gli ucraini di Ravenna, preoccupati per parenti e amici rimasti nella loro nazione di origine.

Dopo l’introduzione di Roberto Baroncelli della Cisl, hanno parlato i rappresentanti di Anpi, Arci, Emergency e, in conclusione, Marcella D’Angelo della Cgil. Al termine degli interventi di associazioni e sindacati, la comunità ucraina di Ravenna ha cantato con orgoglio l’inno nazionale e, finita la manifestazione, ha sfilato per via Cairoli.

«Non è la guerra la soluzione alle controversie istituzionali. L’unica strada possibile per fermare il conflitto è il dialogo». Queste le parole della segretaria della Cgil Ravenna, che in conclusione ha anche ringraziato i lavoratori che hanno scioperato, mostrando il loro sostegno alla nazione attaccata dalla Russia.

Foto di Massimo Argnani

Covid, i tamponi in farmacia per i ragazzi di medie e superiori tornano a pagamento

Per la gratuità sarà necessario prenotarlo ed effettuarlo ai drive through

Farmacia Comunale 8Anche in Emilia-Romagna da oggi (1 marzo) non è più possibile, per gli studenti delle scuole medie e superiori in autosorveglianza (in quanto contatti stretti di positivi) e senza sintomi, effettuare i test antigenici rapidi gratuitamente in farmacia.

La normativa nazionale (decreti legge n. 1 e 5/2022) aveva indicato infatti il 28 febbraio come data entro cui usufruire di questa opportunità, introdotta dalla Struttura commissariale per l’emergenza nel momento di massima diffusione del virus in ambito scolastico proprio per favorire l’attività di tracciamento dei contagi da Covid-19, a costo zero per il cittadino.

Se fino a ieri gli studenti e le studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado in autosorveglianza, purché asintomatici, potevano recarsi in farmacia con la prescrizione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta ed effettuare gratuitamente il test (con costo a carico della Struttura commissariale), da oggi, 1 marzo, la gratuità del tampone per queste categorie rimane, ma non sarà più possibile eseguirlo in farmacia.

Occorrerà infatti prenotarlo, sempre con richiesta del pediatra o del medico di medicina generale ed effettuarlo nei punti di erogazione definiti dalle singole Ausl.

In tanti in piazza a Ravenna contro la guerra in Ucraina

Piazza PaceIn tanti in piazza del Popolo a Ravenna, nella serata di oggi (28 febbraio), per manifestare contro la guerra in Ucraina.

A organizzare il presidio i tre sindacati confederali, che hanno proclamato per l’occasione anche un’ora di sciopero generale, ringraziando in piazza i lavoratori che hanno aderito.

«Mettete un punto fermo al conflitto – è stato l’appello lanciato a Ravenna dai promotori – perché porterà conseguenze nefaste. Non è la guerra la soluzione alle controversie istituzionali».

Con l’invito ad accogliere i profughi: «Chiunque fugga va aiutato, indipendentemente dal colore della pelle, dal Paese…».

A sventolare a Ravenna le bandiere della pace e quelle dei sindacati.

Guerra in Ucraina, viveri e vestiti si possono donare alla Caritas

La prefettura di Ravenna, a fronte di richieste sempre più diffuse, informa che le donazioni di vestiti e di viveri a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina, possono essere effettuate alle Caritas del territorio provinciale.

Le operazioni sono coordinate dalla Caritas regionale, che si occuperà poi di far pervenire le donazioni ai cittadini interessati.

Omicidio Fabbri, due ergastoli: il sicario farà appello. Il video della sentenza

Udienza 12 / Barbieri chiedeva 21 anni per la confessione piena. Sos Donna e Udi sono le associazioni contro la violenza di genere che hanno partecipato al processo contro Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri. L’avvocato dell’ex marito lascia l’aula senza commentare

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Marco Gramiacci

La difesa del sicario farà ricorso in appello contro l’ergastolo. L’avvocato Marco Gramiacci aveva chiesto 21 anni per Pierluigi Barbieri, il 53enne reo confesso per l’omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza il 6 febbraio 2021. Subito dopo la lettura del dispositivo, alle 15 di oggi 28 febbraio dopo una camera di consiglio durata tre ore, il legale preannuncia l’intenzione di appellarsi: «Non siamo d’accordo con l’uguaglianza delle pene fra i due imputati. Aspetteremo di leggere le motivazioni e procederemo». Anche nell’arringa difensiva, pronunciata in mattinata all’apertura della dodicesima udienza in corte d’assise, Gramiacci aveva ribadito la necessità di pene diverse che tengano conto del diverso comportamento tenuto da Barbieri e da Claudio Nanni, ex marito della vittima e mandante dell’omicidio. Barbieri ha confessato subito e si è attribuito il reato più grave possibile e forse senza quella confessione, sostiene Gramiacci, le indagini sarebbero state più complesse. In effetti non è mai stato smentito che nella casa del delitto non è stata trovata una sola traccia di dna riconducibile al killer.

2L’avvocato Francesco Furnari invece ha lasciato l’aula rapidamente appena conclusa la lettura della sentenza, senza rilasciare commenti alla stampa. I primi venti minuti della sua ora di arringa l’aveva spesa per attaccare proprio i media, colpevoli di aver dipinto un imputato già colpevole prima del tempo.

L’accusa porta a casa la pena richiesta con una sentenza di primo grado a tredici mesi dall’omicidio. I pm Daniele Barberini e Angela Scorza non usano la parola soddisfatti di fronte al fine pena mai, ma sottolineano che la decisione dei giudici sia un riscontro al lavoro degli investigatori: «In questo caso il diritto combacia con il criterio di giustizia», conclude Scorza.

13La figlia di Nanni e Fabbri, Arianna, è uscito da una porta laterale subito dopo la lettura della sentenza che ha seguito restando in piedi riuscendo a trattenere le emozioni. La ventenne era parte civile e ha chiesto un risarcimento di due milioni di euro, riconosciuto dalla corte. Ai giornalisti non ha voluto parlare, per lei lo ha fatto l’avvocata Veronica Valeriani in maniera telegrafica: «Nanni e Barbieri sono sullo stesso piano agli occhi di Arianna. Un uguale trattamento nella pene credo che sia la giusta cosa».

9Sos Donna è l’associazione contro la violenza di genere di Faenza a cui si rivolse Fabbri a ottobre 2017 dopo aver presentato la prima denuncia per un’aggressione domestica. L’avvocata Barbara Liverani ha preso parte in aula come parte civile: «Ilenia si è rivolta a noi molto prima dell’omicidio, ma aveva già consapevolezza di cosa stava subendo: aveva un suo legale, aveva presentato una denuncia e si stava separando. La sua era una posizione diversa rispetto ad altre donne che hanno bisogno di un percorso per uscire dalla violenza». Ma se la 46enne si è rivolta a un’associazione, aveva allertato gli amici e aveva fatto anche una denuncia, come si evitano i femminicidi? «Può essere solo un lavoro culturale a lunga scadenza. E forse il cento percento non potremo mai prevenirli».

IMG 6508L’avvocata Sonia Lama rappresentava l’Unione donne italiane (Udi): «Apprezziamo molto che Nanni sia stato dichiarato indegno a succedere a Ilenia, applicando una legge del 2018. Questo significa che l’eredità della donna non potrà andare a lui». Un po’ meno apprezzato invece la mancata quantificazione del danno riconosciuto alle tre associazioni femministe ammesse come parti civili: «I giudici hanno rimandato in separata sede ma avrebbero potuto determinare una somma. Di solito le sentenze più recenti fissano a diecimila euro perché si può decidere in via equitativa, non ci sono perizie da presentare». Lama ha le idee chiare su cosa sia mancato per salvare la vita a Fabbri: «È mancato qualcuno che le credesse tra tutti quelli con cui è arrivata in contatto, soprattutto le istituzioni. Si poteva fare di più se ci fosse stato più coraggio per limitare la libertà di Nanni».

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