venerdì
08 Agosto 2025

Si fingono addetti delle Poste e rubano 15mila euro di gioielli a una 83enne

Arrestati grazie alle telecamere che hanno registrato la targa della loro auto

112 CarabinieriSi erano presentati lo scorso dicembre nell’abitazione di una 83enne di Faenza spacciandosi per incaricati dell’ufficio postale e, con la scusa di doverle consegnare arretrati della pensione, erano riusciti a rubarle gioielli d’oro per un valore di 15mila euro. La donna, però, insieme alla vicina, era riuscita ad annotarsi alcuni numeri della targa della Mercedes su cui i due (una ragazza di 21 anni e un uomo di 32 anni) erano fuggiti, denunciando poi l’accaduto ai carabinieri che, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza, sono così riusciti a risalire all’auto e all’identità dei presunti truffatori, giostrai bolognesi con alle spalle una lunga serie di precedenti.

Qualche settimana dopo l’auto incriminata è stata segnalata (grazie ai sistemi elettronici di lettura targhe) di nuovo a Faenza e così i carabinieri sono riusciti a fermare e arrestare in “tempo reale” il 32enne, questa volta in compagnia di altre due donne. I tre sono stati poi scarcerati ma le indagini dei carabinieri sono proseguite fino ad arrivare all’individuazione dei due ladri di gioielli, riconosciuti tramite foto segnaletiche anche dall’anziana faentina vittima della truffa.

Il giudice ha quindi dato ordine ai carabinieri di portare in carcere il 32enne, sottolineando nell’ordinanza la sua “spiccata personalità criminale”. L’uomo è stato rintracciato e arrestato in questi giorni un campo nomadi di Granarolo Emilia. La sua giovane complice, invece, è stata sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Budrio. La loro Mercedes è stata sequestrata.

 

La traversa blocca la strada al Ravenna Woman, che perde col Bari e retrocede in B

Calcio femminile / Nello spareggio salvezza con le pugliesi le biancorosse vanno subito sotto e non riescono a recuperare lo svantaggio, inchinandosi 3-2. Al lumicino le speranze di un accoglimento sul ricorso fatto al Dipartimento Calcio Femminile

Ravenna-Bari 2-3
RAVENNA WOMAN: Guidi, Quadrelli, Alunno, Manieri, Tucceri Cimini, Campesi (10’ st Filippi), Carrozzi (15’ st Burbassi), Casadio, Errico, Baldini, Pugnali. A disp.: Tampieri, Cuciniello, Pittaccio, Giovagnoli, Barbaresi. All.: Rizzo.
PINK BARI: Piazza, Ceci (24’ st Di Bari), Marrone, Novellino, Soro, Santoro, Vivirito (44’ st Cangiano), Piro, Parascandolo, Manno (14’ st Pinna), Serturini. A disp.: Stella, Groff, Montemurro, Rogazione. All.: D’Ermilio
RETI: 15’ pt (rig.) Piro, 20’ pt Parascandolo, 45’ pt Pugnali, 7’ st Manno, 16’ st Pugnali.
ARBITRO: De Santis di Campobasso (assistenti Capirchio di Pescara e Di Carlantonio di Teramo).

Luisa Pugnali
La doppietta di Luisa Pugnali non ha salvato dalla sconfitta il Ravenna Woman

Arriva al termine di una partita molto combattuta e segnata dalla sfortuna la retrocessione in Serie B per il Ravenna Woman, che colpisce tre legni e ci prova fino alla fine, ma esce sconfitto per 2-3 dal Pink Bari sul neutro di Montesilvano, in provincia di Pescara. Le avversarie mettono subito la partita sui binari giusti siglando due reti nei primi 20’, poi sono fortunate a contenere il forcing delle romagnole, che ci provano fino alla fine senza riuscire però a portare il match ai tempi supplementari.

Sotto il caldo torrido dello stadio “Galileo Speziale” di Montesilvano il Bari parte nel primo tempo con più vivacità e si porta in vantaggio già al 14’ sfruttando un calcio di rigore ben realizzato da Piro. Il Ravenna sbanda e subisce al 18’ il raddoppio di Parascandolo, poi al 23’ Serturini dalla distanza va vicina allo 0-3. Allo scadere del primo tempo Pugnali riapre i conti e manda le squadre negli spogliatoi sull’1-2.

In apertura di ripresa è ancora Pugnali ad andare vicinissima al pari cogliendo però la traversa, ma al 51’ arriva la doccia fredda per il Ravenna, che su un errore di Guidi subisce il terzo gol da Manno. Le romagnole si buttano in avanti, ma vengono ancora fermate dalla traversa, poi la solita bomber Pugnali al 61’ trova il guizzo per accorciare le distanze. L’ultima mezzora si gioca a una porta sola con il Ravenna che prova l’assalto, ma il pareggio non arriva e le biancorosse terminano il match sconfitte per 2-3.

Nei giorni scorsi la società romagnola ha presentato ricorso al Coni chiedendo l’annullamento del provvedimento del Dipartimento Calcio Femminile della LND , che ha deciso di far svolgere lo spareggio con il Bari, ma le speranze di vedere una decisione favorevole sono al lumicino.

La Bunge batte Treviso e Trento e approda alla finalissima dei nazionali Under 14

Volley giovanili / Nella competizione in svolgimento a Catania i baby romagnoli nella finale per il primo posto di domani, domenica 20 maggio, affronteranno i liguri della Colombo Genova

Esultanza Under 14 Dopo Vittoria Su Trento
L’esultanza dell’Under 14 ravennate dopo il successo su Trento

Grazie a una splendida prova la Bunge Romagna si aggiudica in tre set la semifinale contro la quotata Diatec Trentino e approda alla finalissima della fase nazionale Under 14 maschile in svolgimento a Catania. Dopo essersi piazzata al secondo posto nel suo girone e dopo aver superato al tiebreak il Volley Treviso al termine di una vera e propria battaglia nei quarti, la formazione guidata da Minguzzi e Forte è riuscita a ripetersi anche contro i trentini, battendoli 3-0 in una sfida lottata solo nella terza frazione (25-18, 25-20 e 30-28 i parziali).

Grazie a questo successo Bovolenta e compagni si qualificano per la finale per il primo posto in programma domani mattina, domenica 20 maggio, alle ore 11, dove se la vedranno con la Colombo Genova, vittoriosa 3-1 contro i lombardi del Volley Segrate 1978. La Bunge ha già incontrato i liguri nella fase a gironi, perdendo 3-0, ma in precedenza li aveva affrontati anche nella Boy League, vincendo 2-1. La finale per il terzo posto, invece, metterà di fronte alle 9 la Diatec Trentino al Volley Segrate.

Teodora Torrione 2t Scavi U14
Le ragazze dell’Under 14 della Teodora Torrione 2T Scavi

Teodora settima Cambiando fronte, la Teodora Torrione 2T Scavi conquista un buon settimo posto nelle finali nazionali Under 14 femminili che si sono svolte a Tortolì, in Sardegna. Dopo aver dominato la fase preliminare a gironi (triplo 3-0 a Frascati, Chatillon e Ortonovo), superando il turno, le baby ravennati nella seconda fase a gironi si sono classificati al secondo posto in virtù della sconfitta in tre set con l’Orago, ma anche dei successi con lo stesso risultato contro Altamura e Napoli. Approdata alla fase finale a eliminazione diretta, la Teodora Torrione è stata sconfitta nei quarti 3-0 dalle romane del Casal De’ Pazzi (poi vincitrici della competizione nella finalissima contro Orago), per poi perdere la semifinale per la quinta posizione, inchinandosi 3-1 al Settimo Torinese. Nella “finalina” per il settimo posto, infine, è arrivata l’affermazione 3-0 sulle toscane del Cecina.

Lo minaccia con una mazza da baseball in strada. «Aveva spaventato mia madre»

Denunciato un 30enne nella zona dell’ospedale di Ravenna. In manette un 42enne

Mazza Baseball BarraLa polizia è intervenuta nella zona dell’ospedale di Ravenna per una lite scoppiata per futili motivi e che ha portato all’arresto di un 42enne ivoriano irregolare sul territorio italiano.

Denunciato a piede libero, però, anche un 30enne ravennate a cui è stata sequestrata una mazza da baseball di quasi un metro che aveva utilizzato per minacciare l’africano, responsabile a suo dire di aver spaventato la madre. Dovrà rispondere dei reati di minaccia grave e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

La Pigna torna all’attacco del Museo di Classe: «Inutile, costoso e già in perdita»

La lista civica d’opposizione contesta anche i dipendenti precari assorbiti dalla Fondazione Ravennantica nelle biglietterie

Veronica Verlicchi
Veronica Verlicchi

La lista civica d’opposizione La Pigna torna all’attacco dell’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino, e contro il nuovo museo di Classe fortemente voluto naturalmente anche dalla stessa Signorino, per anni presidente della Fondazione Ravennantica, creata appositamente per dare vita al nuovo complesso di Classe.

La consigliere Veronica Verlicchi, in particolare, ricorda ancora una volta i circa 25 milioni di euro spesi, di cui 18 provenienti da fondi pubblici, e gli anni di ritardo nella realizzazione del museo che verrà inaugurato (da ultime dichiarazioni del nuovo presidente di Ravennantica) il prossimo autunno e che ospiterà reperti provenienti da altre istituzioni (come il Museo Nazionale). La consigliera della Pigna cita poi il piano di sostenibilità del museo, basato su una consulenza affidata nel 2013 e in fase di aggiornamento (che abbiamo pubblicato a questo link), sottolineando come sia prevista « una perdita consistente e perdurante dell’attività. Perdita che si aggiunge a quelle già in essere da anni da parte della Fondazione e a cui si aggiungerà probabilmente anche quella della gestione della biglietteria e dei bookshop», dice Verlicchi.

La Pigna sottolinea poi come non sia riuscita a entrare in possesso, nonostante le richieste, della documentazione relativa all’appalto per l’allestimento della prima area espositiva del museo, assegnato «per un importo di € 964.105,23 al netto dell’Iva, in data 13 settembre 2016, è una ditta individuale che intrattiene, da anni (almeno dal 2011), rapporti commerciali con la Fondazione Ravennantica». E lo stesso titolare della ditta avrebbe partecipato, «quale relatore, per la Fondazione Ravennantica a diversi incontri pubblici. Lo troviamo anche in qualità di invitato permanente della Presidenza dell’Associazione Amici di Ravennantica unitamente a Sergio Fioravanti che ne è il tesoriere. Ed è sempre lui che ha imballato e trasportato col proprio mezzo, per conto della Fondazione Ravennantica, l’elmo di Negau dal Museo Didattico di San Pietro in Campiano al Museo di Classe».
Ma lo stesso allestimento «è stato anche oggetto di una richiesta di contributo da parte del Comune di Ravenna – continua Verlicchi – , ovviamente concesso, dalla Regione per un importo di € 730.000 che secondo la delibera della Giunta Regionale dovevano terminare entro il 31 dicembre 2016. Ma due richieste dei Sindaci Matteucci e de Pascale avevano chiesto ed ottenuto una proroga dei lavori al 31/12/2017 e al 31/12/2018. Quante risorse vengono utilizzate per l’allestimento? Ma il contributo specifico della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna (quello iniziale di 1,5 milioni di euro, ndr) non aveva già ampiamente coperto tutti i costi?».

Il Museo di Classe secondo la Pigna «è inutile, e  sarà costosissimo in termini di gestione  per le casse comunali» e alla lista civica non piace la decisione di dover ricorre «al trasferimento di reperti in gran parte provenienti dal Museo Nazionale, da Faenza, quale ad esempio il mosaico della pantera nera, da San Pietro in Campiano quale l’Elmo di Negau, e dal Museo Archeologico di Castelbolognese. Per citarne alcuni. Si devono spendere 25 milioni di euro per esporre reperti di altre comunità, privandole, peraltro, della testimonianza della loro storia?».

Infine, la Pigna punta gli occhi sul servizio di biglietteria e dei bookshop, e rivela come i dipendenti della precedente gestione dei siti del ministero (assorbiti da Ravennantica che ora gestisce appunto biglietterie e bookshop) siano inquadrati nella fondazine con otto contratti a tempo determinato. «E cioè – termina la nota della Pigna – dal giorno 11 novembre al 1 dicembre 2017. Assunzioni a tempo determinato per 1 solo mese! Il giorno 7 dicembre 2017 vengono rinnovati fino al 28 febbraio 2018 n. 5 contratti. E infine, a contratto già scaduto il 28 febbraio 2018, i 5 lavoratori ai quali era stato rinnovato il contratto, in data 10 maggio 2018, viene loro prorogato il contratto fino al 31 agosto 2018. Eppure si tratta di personale che aveva già maturato esperienza e professionalità nella gestione proprio di quei siti del servizio di biglietteria e bookshop. Perché tenere in una situazione di precariato questi lavoratori? Perché si vogliono sostituire tutti o in parte dopo la scadenza del 31 agosto 2018?».

Gli studenti si sfidano come imprenditori: ecco i vincitori, attesi ora in Francia

Alla Cna è andata in scena la finale nazionale di Enterprise Ebg. Scelti i progetti dei licei Torricelli di Faenza e Alighieri di Ravenna

Foto 1 I Vincitori Della Finale EBG 2018
I vincitori del liceo Torricelli

È stato un gruppo di studenti del liceo Torricelli di Faenza a vincere la finale nazionale della 26esima edizione di Enterprise Ebg. Nella sede della Cna di Ravenna, che sostiene da sempre l’evento, sono stati presentati 12 progetti (scelti tra 65 a livello nazionale) in rappresentanza di istituti superiori della provincia di Ravenna e di Modena.

A vincere è stato il progetto “4 Events” del Liceo Torricelli, un’app che consente agli utenti di organizzare eventi di qualsiasi tipo, grazie ai contatti che può sviluppare con aziende e servizi registrati.
«Il nostro scopo – spiega uno dei potenziali imprenditori – è fare da tramite tra aziende o servizi ed i privati che sono interessati alla creazione di un evento, come feste private, compleanni, matrimoni, inaugurazioni di negozi ed altre iniziative». È stato inoltre scelto anche un progetto del territorio di Modena.

Gli studenti si sono sfidati sul terreno dell’imprenditorialità, simulando la realizzazione e la gestione di un’impresa a tutti gli effetti, con tanto di indagini di mercato, di business plan, di suddivisione nei vari ruoli dei soci e collaboratori, di stesura dei bilanci di previsione, di linea di produzione, di approvvigionamenti e di campagna pubblicitaria per promuovere il loro prodotto.

Le due squadre rappresenteranno l’Italia nella finale europea in programma in Francia a ottobre, dove si confronteranno con i team vincenti di Francia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Danimarca.

Foto 2 I Ragazzi Che Rappresenteranno Ravenna Alla Finale Francophone
Gli studenti dell’Alighieri

Alla finale italiana, è stata assegnata una menzione speciale a una squadra del liceo Alighieri di Ravenna che a ottobre prenderà parte a una gara di simulazione d’impresa in lingua francese, organizzata dalla Regione di Aquitaine, con il progetto “Techno Grips”,  un set di manopole “intelligenti” per le biciclette, con sistema Gps (che fa vibrare le manopole stesse senza che il ciclista debba guardare un monitor), localizzazione per ritrovare la bici, ricarica automatica e diffusione di musica.

Nel 2018 l’esperienza ha interessato complessivamente circa mille studenti europei di cui oltre 200 della provincia di Ravenna, con le scuole di Ravenna e Faenza.

I grillini in piazza con il “contratto di Governo”: «Una nuova era sta per iniziare»

Banchetti al mercato e un appuntamento annunciato a Russi

Arivederlestelle
Il banchetto dei 5 Stelle al mercato di Ravenna

Il Movimento 5 Stelle scende nelle piazze italiane per tentare di spiegare ai cittadini il “contratto di Governo” stilato con la Lega all’insegna dello slogan “#IoSonoNelContratto”. E così a Ravenna oggi (sabato 19 maggio) al mercato è stato allestito un banchetto speciale del Meetup “A riveder le stelle” mentre a Russi, tra gli altri, l’appuntamento sarà domenica 20 dalle 9.30 in piazza Dante.

«Sono stati 70 giorni di intenso lavoro quelli che hanno visto coinvolte le due forze politiche che di fatto hanno ottenuto il maggior numero di voti nelle elezioni del 4 marzo scorso – si legge in un comunicato del Meetup Russi Cinque Stelle – che hanno portato a definire un Contratto di Governo che di fatto rappresenta e raggruppa quanto proposto in campagna elettorale. Un contratto di governo che vincola due forze politiche, che sono e rimangono alternative, a rispettare e fare quanto hanno promesso ai
cittadini».

Nel Contratto di governo, secondo il Meetup, non ci sono solo le proposte storiche dei 5 Stelle, ma «ci sono dentro tutti gli italiani e tutte le nostre difficoltà». Il Meetup dà quindi appuntamento a Russi
«per sentirsi parte di questa ondata di cambiamento che sta per sommergere chi voleva che tutto restasse così com’era, e sentirsi orgogliosamente italiano, oggi, perchè una nuova era sta per cominciare».

Scuola professionale Pescarini: 7 studenti su 10 trovano un lavoro stabile

Approvato il bilancio e confermato il cda uscente dell’istituto che vede tra i soci i 18 Comuni della provincia

Pescarni 610x400 610x400

L’assemblea dei soci, composta dai rappresentanti dei 18 Comuni della provincia, ha approvato il bilancio consuntivo della Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Ravenna e confermato il cda uscente composto dal presidente, Sergio Frattini, dai consiglieri Donatella Mongardi e Giovanna Martorano e dal sindaco revisore Federico Spadoni. Resterà in carica nei prossimi tre anni.
Il consuntivo di gestione 2017 della Scuola, sotto la direzione di Luciano Casmiro, è stato illustrato dal presidente uscente Sergio Frattini.

«Il bilancio di gestione di quest’anno rispecchia in modo significativo un’attività formativa e di tipo sociale sempre più ampia, capillare ed efficace – ha dichiarato Frattini –. Ma il risultato che mi preme sottolineare è la percentuale del 73% di studenti che, dopo il triennio formativo, trova una occupazione lavorativa stabile. Lo ritengo il fiore all’occhiello di questa scuola a gestione pubblica poiché questo dato supera di due terzi quello raggiunto da istituti professionali di natura privata».

Attività formativa per adulti e ragazzi
L’attività formativa globale del 2017 ha visto l’attivazione di 216 corsi per complessivi 14.340 ore di lezione e 2.376 partecipanti. Tra questi, sono 412 gli allievi di età compresa tra i 15 e i 17 anni che hanno seguito i percorsi triennali gratuiti di operatore impianti termoidraulici, operatore meccatronico della riparazione dei veicoli e operatore impianti elettrici e solare fotovoltaico. Si tratta di ragazzi per lo più stranieri, 63,64 per cento, una parte dei quali, essendo minorenne, viene indirizzata alla Scuola dalle comunità d’accoglienza. Parimenti, l’alta presenza di allieve e allievi stranieri provenienti da 79 paesi diversi – 655 in totale e pari al 37,33% -, caratterizza anche la partecipazione degli altri corsi, per giovani e adulti. La comunità più rappresentata è quella albanese (92), marocchina (85), Rumena (76), nigeriana (50), senegalese 48, tunisina (27), ucraina (26), moldava (22), pakistana (10). In particolare si registra un 45,92% di donne straniere al corso a pagamento per il conseguimento del titolo di Operatore socio sanitario (Oss).

Sbocchi occupazionali
La capacità della scuola di radicarsi nel territorio e sul mercato del lavoro è testimoniata dalle oltre 500 aziende che ospitano gli allievi in stage e tirocini. «Si tratta di una prassi virtuosa – scrivono dalla Scuola – che nel 2017 ha consentito l’inserimento lavorativo del 73% degli allievi che hanno conseguito il titolo di operatore impianti termoidraulici, operatore meccatronico della riparazione dei veicoli e operatore impianti elettrici e solare fotovoltaico e una qualificazione all’avanguardia anche grazie alle iniziative didattiche realizzate con marchi nazionali leader di settore quali Immergas, Bticino, Beghelli».

Servizi rivolti alle fasce deboli
Sotto il profilo sociale e del sostegno alle fasce più deboli della popolazione, la Scuola, che oltre a Ravenna ha sede anche a Faenza, si è occupata di 1.692 persone attraverso i seguenti servizi svolti per conto terzi: SIIL – Servizio Integrato Inserimento Lavorativo per disabili -Distretto di Faenza che si è occupato dell’inserimento lavorativo di 129 persone disabili; del progetto accoglienza, alfabetizzazione e orientamento al lavoro per 301 persone richiedenti asilo provenienti in massima parte dal continente africano, nell’ambito del progetto appaltato dal Comune di Ravenna; il Progetto Regionale “Azioni di inclusione lavorative per donne vittime di violenza”, realizzato in collaborazione con 12 Centri antiviolenza presenti in regione. Le azioni di assistenza sono state dirette a 563 donne/vittime in ambito regionale di cui 164 nella provincia di Ravenna (82 a Ravenna, 44 a Faenza, 38 a Lugo). Le donne di nazionalità straniera sono il 59 %, le italiane il 41 %. Il servizio proseguirà anche nel 2018/19, essendo stato riaggiudicato l’appalto dalla Regione. La parte restante delle persone seguite, cittadini rientranti nelle categorie cosiddette “profili svantaggiati”, quali ad esempio: disoccupati di lunga durata, donne sole con figli, ex carcerati, ha usufruito dell’assistenza e dei servizi nell’ambito dell’applicazione della legge regionale 14 attraverso attività formative, orientamento, accompagnamento al lavoro e tirocini.

Il consuntivo conferma un saldo attivo come da otto anni a questa parte, con un utile d’esercizio pari a 9.370 euro.

Studentessa molestata: i genitori non dovranno più risarcire il professore

La corte di Appello di Bologna chiude il caso (faentino) della ragazza morta suicida nel 2014

Molestie E1520701624900Non dovranno più essere i genitori di Elisa Zaccarelli, morta suicida nel 2014, a risarcire il professore che molestò sessualmente la ragazza quando era una studentessa adolescente, tra il 2006 e il 2007. Ma dovrà essere Ezio Foschini, 63enne insegnante in pensione di Faenza, a pagare le spese per i giudizi. Lo ha stabilito la Corte di Appello di Bologna.

In primo grado, nel gennaio 2014, il tribunale di Ravenna, sede distaccata di Faenza, sulla base di una perizia contabile aveva respinto le richieste dei genitori della ragazza sui soldi finiti su un conto intestato al padre del professore e a suo tempo pignorato con provvedimento cautelare: una ‘spoliazione’ dei beni, per non risarcire la vittima. I genitori erano stati invece condannati a pagare circa 40mila euro. Come riportato dal Resto del Carlino, per la Corte bolognese, invece, i genitori, rappresentati dagli avvocati Lorenzo Valgimigli e Carmela Cappello, avrebbero dovuto essere “vincitori sin dal primo grado di giudizio”.

Da qui le spese a carico di Foschini, in giudizio in proprio e quale erede dei genitori nel frattempo defunti, compresa quelle sulla consulenza tecnica d’ufficio che aveva alimentato la sentenza di primo grado: decisione che aveva sollevato molte polemiche anche a livello nazionale, tanto che a metà maggio 2016 il caso era approdato in parlamento attraverso un’interrogazione di otto senatori che chiesero al ministero della Giustizia di fare un’ispezione.

Per gli abusi sessuali collocati dalla polizia tra il febbraio 2006 e il febbraio 2007, il professor Foschini è stato condannato in via definitiva a tre anni di carcere, già scontati. La ragazza si uccise a fine giugno 2014. (Ansa.it)

Al via il “talent” del Ravenna Festival: otto giorni di audizioni all’Alighieri

Sul palco ragazzi fra gli 8 e i 18 anni, per «un censimento delle energie creative della città» fortemente voluto da Cristina Muti

Cristina Muti Ph LucaConcasAnche quest’anno Ravenna Festival si prepara a incontrare i ragazzi fra gli 8 e i 18 anni che hanno risposto all’invito della presidente Cristina Mazzavillani Muti: dal 21 al 29 maggio – dalle 14 alle 19 – saliranno sul palcoscenico del Teatro Alighieri di Ravenna per il percorso “Alla scoperta delle energie creative della Romagna” e potranno condividere la propria passione con la direzione del Festival, ma anche con il pubblico che avrà libero accesso alle audizioni.

Continua così il censimento delle giovani energie del territorio, a cui è offerta la possibilità di mettersi in gioco su un prestigioso palcoscenico e di ricevere suggerimenti e consigli.

Sul palco singoli e gruppi – iscritti senza preselezione – si esibiranno senza limiti alle discipline artistiche presentate né ai contenuti. Chi al pianoforte e chi alla batteria, altri al violino, alla tromba o alla chitarra; sulle punte o misurandosi con la danza contemporanea, l’hip hop, la break-dance o la ginnastica ritmica; c’è chi canta – dalla lirica alla musica pop – e chi recita, chi sceglie il jazz, la musica elettronica o il disegno. Otto giorni di incontri, «per scoprire i sogni di questi ragazzi e dare loro la possibilità di farsi conoscere – si legge nel comunicato del Festival –; ma anche otto giorni durante i quali il teatro aprirà le proprie porte alla città, accessibile a chiunque voglia assistere alle audizioni. E otto giorni per respirare già il clima del Festival, prima di tuffarsi nel ricco programma di concerti ed eventi dal 1 giugno al 22 luglio».

«Mettere in campo queste energie è il sistema più fecondo per lavorare in seno alla nostra comunità – sottolinea Cristina Muti – e voglio continuare questo percorso, che in modi diversi ha sempre accompagnato il mio modo di essere. Un Festival che voglia essere un punto di riferimento per tutti coloro che amano la musica e l’arte non vive soltanto di grandi interpreti internazionali e grandi produzioni, ma anche di sensibilità e attenzione per quelle giovani energie creative che germogliano proprio sotto i nostri occhi».

Vale la pena notare infatti che molti dei ragazzi che hanno già partecipato all’iniziativa nel 2017 si ripresentano quest’anno – una possibilità esplicitamente ammessa dalla chiamata – offrendo così l’occasione per valutare assieme il cambiamento.

Il calendario delle audizioni è esposto al Teatro Alighieri e a questo link.
Ingresso libero – Info 0544 249219

Anche l’ex sindaco Matteucci alla presentazione di “Crescere con genitori comunisti”

Il libro del ravennate Marco Ortolani, pubblicato dalle edizioni del Girasole

MatteucciGiovedì 24 maggio alle 18 alla Libreria Feltrinelli di Ravenna si terrà la presentazione del libro “Eppure non mi hanno mangiato! Crescere con genitori comunisti” di Marco Ortolani.

Oltre all’autore, intervengono l’ex sindaco Fabrizio Matteucci, prefatore del libro, e l’attore-poeta Franco Costantini che alternerà le domande all’autore con l’interpretazione di alcuni passi della narrazione.

A Cervia anche Arrigo Sacchi, Dan Peterson e Antonio Rossi: «Lo sport fa viaggiare»

Convegno organizzato dal Fantini Club: «Se un emiro lo chiudesse con una cupola e ci regalasse un’estate lunga 12 mesi…»

FantiniAnche il noto telecronista e allenatore di basket Dan Peterson, l’ex Ct della Nazionale di calcio Arrigo Sacchi e il campione olimpico Antonio Rossi hanno partecipato venerdì al Fantini Club di Cervia al forum promosso da Sportur Travel “Lo Sport fa Viaggiare”, sul tema dell’attività sportiva come risorsa turistica.

Tutti gli ospiti sono stati concordi su come il turismo sportivo in Italia debba ripartire dai grandi eventi e da alti standard di ospitalità, due aspetti che l’Emilia-Romagna (hanno assicurato il “governatore” Stefano Bonaccini e l’assessore regionale Andrea Corsini) ha messo al centro del proprio programma di sviluppo. A sottolineare questo concetto è lo stesso Antonio Rossi, oggi sottosegretario della regione Lombardia per i grandi eventi: «L’ospitalità in Emilia Romagna risponde a standard elevatissimi, non possiamo che seguire l’esempio per rendere il nostro paese un punto di riferimento imprescindibile come destinazione turistica specializzata». A rinforzare questa tesi l’intervento di Dan Peterson: «Nell’immaginario americano la meta più ambita per la vacanza, non solo sportiva, è l’Italia. Il vostro paese, che oramai sento anche mio, non può perdere la straordinaria opportunità di soddisfare questa domanda».

Ad aprire i lavori un tavolo di confronto tra i portavoce dei tre principali Master Italiani sullo Sport Business Management: Matteo Pastore, Giorgio Gasparini ed Enrico Castorina. Al centro degli interventi, ognuno focalizzato sulle proprie esperienze dirette nella formazione dei manager del futuro e nell’organizzazione di eventi, alcuni dati sull’indotto generato dalle manifestazioni sportive e sull’importanza di creare un rapporto di stretta collaborazione con le istituzioni e il territorio.

Altro punto ampiamente affrontato dagli ospiti è stata l’importanza dei grandi eventi sportivi, come moltiplicatori di ricchezza del territorio e al contempo elemento di valorizzazione e promozione delle eccellenze del territorio. Ne è un esempio l’Ironman Italy Emilia-Romagna, con la seconda storica edizione in programma a Cervia il prossimo settembre, «con oltre 3.000 iscritti provenienti da 80 paesi del mondo, che movimenteranno un numero almeno triplo di persone con cinque giorni medi di permanenza nel nostro territorio», ha raccontato con orgoglio il sindaco di Cervia Luca Coffari.
Dati confermati dall’Assessore al turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini e dal Presidente Stefano Bonaccini, che hanno voluto sottolineare anche la recente decisione della regione che in questi giorni ha scelto «due volti indimenticati e indimenticabili dello sport italiano per costruire un programma di sviluppo senza precedenti in Italia per quanto riguarda il turismo sportivo: Davide Cassani, nominato Presidente dell’Azienda di Promozione Turistica regionale e Alberto Tomba, al quale affideremo lo sviluppo e la promozione del nostro Appennino».

A portare la loro esperienza in tema di sport, anche il Colonnello Enzo Parrinello, vicepresidente vicario della Federazione Atletica Leggera che ha presentato un’interessante indagine su turismo e sport dell’Istituto Piepoli e Luca Moretti, Presidente di Livigno Turismo, che ha raccontato al pubblico la brillante intuizione di trasformare la città di Livigno nella “casa degli sportivi” che scelgono l’altura per migliorare le proprie performance di gara.

L’evento è stato organizzato da Sportur Travel, Tour Operator specializzato proprio nell’organizzazione di vacanze a tema sport. Un’iniziativa che il patron Claudio Fantini ha voluto far diventare un appuntamento fisso: «Lo sport è una passione che non ha una stagionalità. Gli sportivi vogliono fare delle esperienze e vivere delle emozioni. Il mio sogno? Trasformare il Fantini Club in una “palestra del buon vivere” operativa 12 mesi all’anno. Chissà che un domani un Emiro non suonerà alla mia porta per costruire una grande cupola sulla mia spiaggia e regalarci un’estate lunga 12 mesi…».
Un’idea che convince in un istante Pietro Aradori, campionissimo del basket italiano e della nazionale, che dichiara senza pensarci troppo: «L’Emilia-Romagna è già la mia seconda casa, ma se Claudio costruisce una cupola sul Fantini Club giuro che mi trasferisco subito».

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi