La sedicenne ravennate che ha riscritto la storia della ginnastica ritmica italiana

Milena Baldassarri protagonista ai Mondiali di Sofia: «È stato incredibile, ora sogno le Olimpiadi di Tokyo nel 2020». Vive a Fabriano da anni: «Credo di fare una vita normale: mi sono abitata a stare lontana da casa e i sacrifici non mi pesano»

Mile2«La mia vita mi sembra normale. È da quando sono piccola che sono sempre lontana da Ravenna. Mi ci sono abituata in fretta. Non sento il peso dei sacrifici, non me ne rendo conto. Anche se, però, la mancanza di casa ogni tanto la sento…». Era ancora in Bulgaria, la sedicenne ravennate Milena Baldassarri, qualche giorno dopo aver finito le sue gare in un campionato mondiale che resterà nella storia della ginnastica ritmica italiana. È rimasta a Sofia, con una medaglia d’argento e una di bronzo al collo, a tifare le sue compagne azzurre, le “farfalle”, capaci di salire anch’esse tre volte sul podio, con la “ciliegina” finale dell’oro nella gara con le tre palle e le due funi.

Contenta per il Mondiale?
«Sì, tantissimo, ovviamente. Non mi aspettavo di raggiungere simili risultati. L’argento al nastro è stato incredibile. Quando ho visto il punteggio sul tabellone ero sbalordita: mai avevo fatto una simile prestazione. È stata una soddisfazione immensa, molto gratificante».

Mile1E poi è arrivato anche il terzo posto nel Team Event per individualiste…
«In questo un po’ ci speravamo, anche se l’Italia è salita per la prima volta nella sua storia sul podio di questa gara. È stata una battaglia molto impegnativa, contro le corazzate dell’Est Europeo e Israele, e siamo state contentissime».

Il bilancio finale?
«Ho conquistato altri due quarti posti (alla palla e alle clavette, ndr) e un sesto (al cerchio, ndr) nelle finali di specialità. Alla vigilia del Mondiale, se mi avessero detto che avrei raggiunto simili risultati, non ci avrei mai creduto. È stata una competizione molto intensa: sono l’unica atleta in gara ad aver partecipato a tutte le finali a otto».

Ti aspettavi qualcosa in più dal concorso generale?
«No, perché l’obiettivo era quello di migliorare il nono posto di Pesaro. A Sofia, infatti, sono giunta settima e non ho alcun tipo di rammarico».

In cosa pensi di essere migliorata?
«Il Mondiale in primo luogo mi ha aiutata a crescere nella concentrazione. E oltretutto sono felice perché ho limitato al massimo la percentuale di errori. Mi sento molto migliorata sotto l’aspetto mentale».

Stai già facendo un pensierino all’Olimpiade di Tokyo 2020?
«Quello si fa sempre, è un sogno da realizzare. Per riuscirci bisogna continuare su questa strada, con questi risultati e tanto, ma tanto, allenamento in palestra».

Mile3Terminata la stagione, è tempo di staccare un po’?
«Giusto una settimana di pausa, durante la quale spero di riuscire a fare un salto a casa. E poi subito al lavoro, in quanto a ottobre comincia la Serie A. In pratica, non ci si ferma mai».

Quali sono gli appuntamenti più importante del 2019?
«A febbraio comincia la Coppa del Mondo, poi il clou del Mondiale a Baku, in Azerbaigian. Durante l’anno ci sarà l’opportunità di qualificarsi alla finale del concorso generale ai Giochi olimpici».

Quindi ti trasferirai presto a Fabriano, dove c’è la sede della tua società, la Faber. Giusto?
«Sì, in pratica quella è la mia seconda casa, anche se nei weekend, quando non sono in programma delle gare, torno a Ravenna dalla mia famiglia. Adesso mi aspettano meno luci dei riflettori e più sudore in allenamento. Da quest’anno, poi, inizierò a frequentare una scuola privata serale, per il mio quarto anno all’istituto turistico».

Il tempo libero, mai?
«No, no, quello in un modo o nell’altro lo riesco a trovare. Sennò sarebbe davvero dura…».

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