Gli ambientalisti sfilano in centro a Ravenna contro rigassificatore e fonti fossili

In centinaia, con delegazioni da tutta Italia

Centinaia di persone (un migliaio per gli organizzatori, 600 da una prima stima delle forze dell’ordine) hanno sfilato dalla darsena a piazza del Popolo per manifestare il proprio dissenso al continuo sfruttamento delle fonti di energia fossili. Una manifestazione nazionale ambientalista organizzata non a caso a Ravenna, nei giorni in cui sta entrando in funzione il rigassificatore al largo di Punta Marina e a poche ore dalla chiusura della fiera biennale del settore Oil&Gas, l’Omc.

Nella gallery in alto le foto di Massimo Argnani.

Oltre agli ambientalisti “duri e puri”, quelli che criticano il centrosinistra locale per aver promosso in questi anni un’economia ancora troppo legata al fossile, hanno partecipato anche pezzi della maggioranza di centrosinistra, dal Movimento 5 Stelle (con il consigliere comunale Giancarlo Schiano che al microfono ha sottolineato l’importanza di dire ancora dei “no”, anche se all’interno della coalizione che governa la città) all’Alleanza Verdi-Sinistra.

A promuovere la manifestazione, in particolare, la rete Per il clima fuori dal fossile, che ha organizzato in questo mese a Ravenna una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica (prossimo appuntamento lunedì 14 aprile alle 20 alla sala Buzzi sulle rinnovabili).

Nei vari interventi (con delegazioni provenienti da tutta Italia, dalla Puglia al Veneto) sono stati presi di mira il nuovo rigassificatore, appunto, le estrazioni, i progetti di “cattura” della Co2, ma anche il gasdotto della linea Adriatica e gli intrecci tra interessi “fossili” e militari, con interventi anche in solidarietà alla Palestina.

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