La “danza delle residenze”, alla scoperta dei giovani coreografi

Un appuntamento per parlare del network ResiDance con gli artisti selezionati

CantieriNon facciamoci intimorire dalla vera e propria selva di nomi ed etichette che ruota attorno al festival Ammutinamenti: è un po’ un gioco di scatole cinesi. Prima di tutto c’è Cantieri, l’associazione di Monica Francia e Selina Bassini che tutti conosciamo. Da Cantieri e dalla sua attenzione alla danza contemporanea partono tanti rami, tra cui CorpoGiochi, Ammutinamenti e la rete Anticorpi.
Fermiamoci qui: Anticorpi è una rete regionale che «sostiene la formazione e la promozione della giovane danza d’autore», leggiamo sul sito. Questa tendenza alla cooperazione, che forse gli emiliano-romagnoli hanno nel dna, Cantieri decide di espanderla a livello nazionale. Nasce il network Anticorpi XL, anno domini 2007, che non fa mistero della sua taglia extra-large. Il network conta a oggi 35 partner in 15 regioni diverse; l’obiettivo è sempre lo stesso: individuare, patrocinare e produrre le opere di giovani autori. Da questa esperienza, nel 2015 nasce ResiDance XL, ed eccoci giunti alla meta. Come suggerisce il nome, questo progetto è finalizzato alla creazione di un network nazionale di residenze coreografiche. In pratica si dà la possibilità a giovani coreografi di tutta Italia di passare un po’ di tempo in pace per studiare, provare e assemblare nuove opere in libertà. Questa attività, imprescindibile per ogni artista, è finalizzata alla presentazione dei risultati raggiunti alla comunità di riferimento di ogni residenza – perché oltre alla pace e ad un luogo protetto, è necessario anche aprirsi ad altri occhi per capire in che direzione si sta andando. ResiDance XL è diventato così il primo esperimento a livello nazionale finalizzato al sostegno delle residenze coreografiche. Il progetto è coordinato oggi da Paolo Brancalion de L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, un’eccellenza nel panorama delle residenze artistiche italiane; un luogo meraviglioso sulle colline del Montefeltro, da cui sono passati tanti grandi gruppi e grandi artisti per provare spettacoli e presentarli ad un pubblico selezionato, come conviene quando l’opera è ancora fragile e bisognosa di cure.

All’interno della 20esima edizione di Ammutinamenti si parlerà anche del network ResiDance. Venerdì 14 settembre, al teatro Rasi, dalle 15.30 Francesca Giuliani – curatrice del blog ufficiale del progetto – coordinerà un incontro con tutti i coreografi selezionati dell’edizione di quest’anno, intitolato “Le danze delle residenze”. Daniele Albanese, Chiara Bersani, CIE MF Maxime&Francesco, Enzo Cosimi, Marco D’Agostin, Olimpia Fortuni, Silvia Gribaudi racconteranno le storie delle loro esperienze nelle residenze sparse in tutta Italia. Come ha spiegato Fabio Biondi, direttore artistico dell’Arboreto, «dopo un triennio d’intense soddisfazioni, quest’anno abbiamo avvertito l’esigenza di costruire un nuovo dialogo con gli autori che nel 2018 hanno abitato (o abiteranno) i luoghi e i progetti di residenza di ResiDance XL. Racconti d’autore per comprendere il valore del tempo sospeso delle residenze e, allo stesso tempo, i significati delle aperture verso l’esterno, verso l’altro da sé».

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