A Santarcangelo lo storico festival delle arti performative contemporanee

Fino al 17 luglio la 52esima edizione, con il nuovo direttore artistico Tomasz Kireńczuk

Frascati AnnavanKooij 4226 V2 Scaled.x74281La 52esima edizione di Santarcangelo Festival, la più longeva manifestazione italiana dedicata alle arti performative contemporanee, è in corso fino al 17 luglio nel borgo medievale di Santarcangelo di Romagna.

Can you feel your own voice è il titolo scelto dal nuovo direttore artistico Tomasz Kireńczuk, che ha deciso di coinvolgere tante compagnie internazionali – molte delle quali per la prima volta in Italia – con l’intenzione di trasformare lo spazio dell’arte “in un’enclave sicura in cui ritrovare i nostri valori innegoziabili, la nostra voce più intima e profonda”.

Oltre 40 tra artiste, artisti, gruppi e compagnie per un totale di oltre 170 repliche: Can you feel your own voice offre per dieci giorni un programma ricco e articolato, in grado di restituire lo stato attuale delle performing art, attraverso le più innovative pratiche della scena emergente globale e numerose presenze internazionali per la prima volta in Italia.

Guardando ai prossimi giorni, in Violences la regista e performer franco-belga Léa Drouet ricorda la dolorosa esperienza di due bambine, tra cui sua nonna Mado, come emblema della violenza esercitata sulle donne delle classi emarginate, così spesso dimenticate (16 e 17/07). La performer mozambicana Marilú Mapengo Námoda è presente a Santarcangelo con Mom, I* am no longer Black, un rituale funebre di 9 ore in cui l’interprete offre il proprio corpo alla natura, ripetendo le medesime attività vitali in uno stato di trance, rinunciando così alle definizioni di identità ed etnia (16/07). Il danzatore, performer e coreografo brasiliano Calixto Neto riprende la coreografia O Samba do Crioulo Doido, ideata nel 2004 da uno dei più importanti coreografi brasiliani contemporanei, Luiz de Abreu: un’ampia gamma di associazioni erotiche porta il corpo nero maschile ad emaniciparsi attraverso la celebrazione della propria queerness (15, 16 e 17/07). In programma, al Supercinema, anche la proiezione del corto documentario su O Samba do Crioulo Doido (16 e 17/07). In SCORES THAT SHAPED OUR FRIENDSHIP l’artista tedesca Lucy Wilke, il danzatore polacco Paweł Duduś e le musiche della compositrice tedesca Kim Twiddle tessono un racconto sull’intimità di Lucy stessa, affetta da atrofia muscolare spinale, esplorando l’intero spettro della loro relazione, tra amicizia, sensualità e interazioni giocose, sfidando gli stereotipi di discriminazione del diverso (15, 16 e 17/07). La regista polacca Anna Karasińska presenta all’interno dell’ex-cementificio BUZZI-UNICEM un nuovo lavoro tra teatro documentaristico, installazione ed esperienza intimista, realizzato a partire da una residenza creativa a Santarcangelo (9, 10, 12, 13, 14, 15 e 16/07). Sarà un progetto site-specific anche quello del regista, filmmaker e giornalista svizzero Mats Staub, che metterà in scena Death and Birth in My Life in otto diversi appartamenti privati di Santarcangelo, dove restituirà i dialoghi con persone intervistate circa le loro personali esperienze con la morte e la nascita (9, 10, 12, 13, 14, 15, 16 e 17/07). Gli svizzeri Igor Cardellini e Tomas Gonzalez con Emilia Verginelli presenteranno nel centro commerciale Le Befane di Rimini il loro ultimo lavoro L’Âge d’or, un progetto che simula visite guidate all’interno di spazi della quotidianità come fossero passeggiate turistiche in siti archeologici (13, 14, 15 e 16/07). Nello spazio pubblico di Piazza Ganganelli, attorno alla tavola rotonda di 12 metri di diametro realizzata appositamente per questa edizione del Festival, si esibirà il performer emergente polacco Paweł Sakowicz con Jumpcore: un’estenuante performance sull’azione del salto che traduce il tragico atto del danzatore, attore e coreografo americano Fred Herko, il quale nel 1964 portò a compimento una coreografia con il proprio suicidio, gettandosi da un palazzo di New York (15, 16 e 17/07).

A questi debutti assoluti si aggiungono diverse prime italiane: GO GO OTHELLO della performer sudafricana Ntando Cele che affronta sul palco di uno strano cabaret i temi di razzismo e postcolonialismo servendosi del proprio corpo come strumento di emancipazione da rappresentazioni legate all’esotismo, al desiderio e allo sfruttamento, attraverso il racconto della vita di alcune artiste di colore come Sarah Baartman, Josephine Baker, Sissieretta Jones o Jessye Norman (14 e 15/07); la performer e coreografa austro-svizzera Teresa Vittucci presenterà il suo ultimo spettacolo DOOM, seconda parte di una trilogia sul tema della vulnerabilità, in cui insieme al compositore e interprete Colin Self esplora le origini del concetto di femminile, esaminando le figure di Eva e Pandora, cruciali all’interno delle società patriarcali cristiano giudaiche e abramitiche, da una prospettiva critica queer e femminista (12 e 13/07); l’argentina Marina Otero, tra le artiste più importanti della nuova generazione di theatre-maker sudamericani, propone la prima europea di love me, un manifesto teatrale radicalmente femminista che parte da un’esperienza individuale e intimista per confrontarsi con alcune norme sociali da lei rifiutate (15 e 16/07).

Completa il programma internazionale Untitled (Holding Horizon) del coreografo polacco-britannico Alex Baczyński-Jenkins, una performance “intensamente relazionale”, che attraverso movimenti alienati e il box step – movimento di base di molte danze – crea una fusione di sincronizzazione e disorientamento, di limitazione e perdita, suscitando costantemente associazioni mutevoli da un rave a una fantasia pastorale (14 e 15/07).

Can you feel your own voice vede la partecipazione anche di artiste e artisti italiani. Con Dandelion II, la coreografa di stanza a Berlino, Rita Mazza, crea una nuova forma di poesia visiva, combinando il linguaggio dei segni con studi libanesi sul movimento, danza classica e il Visual Vernacular, forma d’arte legata al lessico gestuale (16 e 17/07). Cristina Kristal Rizzo – tra le più rinomate dancemaker della scena contemporanea italiana – torna a Santarcangelo con il lavoro ECHOES, dove cinque corpi danzanti disegnano una coreografia costruita su ripetizioni e differenze, musicalmente sostenute da loop e lunghissimi rallentamenti di ritmo generati dal sound pop melodico della star R&B Frank Ocean, a cui si somma una dimensione virtuale generata dai danzatori stessi, e fruibile in streaming attraverso il proprio telefono (13 e 14/07). La coreografa e danzatrice è protagonista – insieme alla performer Silvia Calderoni e alla musicista R.Y.F. – di Tutto Brucia di Motus, incentrato sulla figura di Cassandra, uno dei personaggi più scomodi perché non corrispondente ai canoni sociali, restituendo importanza alle narrazioni femminili e a ciò che la narrazione maschile considera debole e privo di valore (13 e 14/07).

Questa edizione vedrà anche il debutto di due giovani performer italiani: Giovanfrancesco Giannini presenta in prima nazionale CLOUD_extended, una riflessione sulla politica delle immagini, sulla rappresentazione mediatica dei corpi e della violenza su essi, ispirata al manifesto del comunismo queer e alle idee di Georgy Mamedov e Oksana Shatalova, attivisti radicali del Kyrgyzstan (14, 15 e 16/07); Camilla Montesi, individuata attraverso la call di KRAKK per un periodo di residenza artistica a Santarcangelo, propone Caronte, un solo che poggia le fondamenta sull’omonima figura mitologica, presentata come guida verso la conoscenza del proprio corpo (13 e 14/07).

Dopo due anni di assenza, quando cala la notte e anche l’ultimo spettacolo si conclude, torna finalmente ad accogliere il pubblico la programmazione di Imbosco, uno chapiteau nascosto tra gli alberi ai piedi del Parco Cappuccini, realizzato appositamente per ascoltare musica, ballare e ricaricarsi di energia: qui dj italiani e internazionali si alternano in consolle ogni sera in un programma curato da Chris Angiolini / Bronson Produzioni. Già confermati i live-set di BAMBII, Ehua, Trinity, SATAMUSICA, Colin Self e Toffolomuzik, Mentalità, Giulia Tess e POCHE Cltv. Il Festival amplia inoltre la propria offerta musicale con quattro concerti gratuiti organizzati allo Sferisterio: Blind & Lame (Germania, 12/07), Joan Thiele (Italia, 10/07), WOW (Italia, 15/07), il duo SIKSA (Polonia, 9/07) e NAVA (Iran/Italia, 16/07).

Info: www.santarcangelofestival.com

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