Greta ha l’abbonamento che voleva, ma ci sarà l’autobus?

Ogni giorno da due mesi cancellata una corsa su dieci. Colpa degli autisti senza green pass, dice l’azienda che non rimborsa gli utenti. Colpa della mancanza di personale, dicono i sindacati. E la politica? Ha celebrato l’apertura per le persone transgender ma ora tace sul mancato servizio

Pexels Mart Production 7252760Da metà ottobre chi vuole prendere un autobus in Romagna deve prima controllare online se quel giorno è garantita la sua corsa. E sono rare le giornate in cui non ci sono soppressioni. Da due mesi salta una corsa su dieci, non sempre le stesse. Vuol dire che potreste avere un abbonamento ma dovervi arrangiare con mezzi alternativi (e l’azienda non riconosce rimborsi per un servizio che è oggettivamente ridotto rispetto a quello offerto quando avete comprato l’abbonamento). Questo succede perché per guidare il bus, così come per tutti gli altri lavori, dal 15 ottobre serve un green pass (da vaccino, da guarigione o da tampone) ma non tutti gli autisti ce l’hanno. Le cancellazioni si concentrano sulle fasce orarie pomeridiane e nei weekend in modo da garantire la massima disponibilità nelle mattine feriali a servizio di lavoratori e soprattutto scuola.

La pagina del sito dell’azienda pubblica Start Romagna con l’elenco delle corse cancellate si chiama proprio “Corse non garantite per green pass”. Ma, a sentire i sindacati, è solo la foglia di fico dietro cui si nasconde Start. Il certificato verde avrebbe fatto da innesco a una situazione che covava da tempo e che, in estrema sintesi, avrebbe le radici nella mancanza di personale dell’azienda. Le condizioni di lavoro sarebbero così diventate, sempre secondo i sindacati, difficili da reggere. Al punto tale che un paio di autisti si sono licenziati, evento piuttosto raro. I vertici aziendali hanno promesso 45 assunzioni in Romagna entro la primavera per avere un organico di circa 700 guidatori.

Che sia colpa del green pass o che sia colpa dell’organico ridotto, a colpire è il silenzio tombale di tutta la politica su questa vicenda. Non parla la maggioranza, non parla la minoranza. Non faremo demagogia spiccia dicendo che per un politico l’autobus è uno spostapoveri e se ne frega se funziona o meno perché tanto non lo usa. A guardare bene sembra uno stallo alla messicana.

Se la colpa fosse del poco personale, allora la voce grossa dovrebbero farla le forze di sinistra per chiedere più assunzioni in modo che migliori il servizio pubblico. Ma da queste parti il centrosinistra governa e quindi di fatto è indirettamente il datore di lavoro che le politiche di tagli agli organici le ha avvallate.

Pexels Alexander Isreb 1784142Mettiamo invece che la colpa sia del green pass. E allora vallo a trovare un politico che faccia la battaglia contro un provvedimento deciso da un Governo in cui ci sono dentro tutti. Si attendono segnali da Fratelli d’Italia, secondo partito in consiglio comunale a Ravenna e unica forza di opposizione in Parlamento.

E c’è poca polemica dall’utenza. Comitati e associazioni varie, quelli più attenti alla mobilità sostenibile, non stanno lamentando la cosa. I dubbi sono due: o questi non usano il bus, oppure non si sono accorti dei tagli e nel secondo caso allora se un taglio del 10 percento non fa scontento nessuno, bisogna pensare che ci fosse uno spreco del 10 percento prima? Sospetti alimentati da qualche precedente: ad esempio il Freccia Blui mezzi extra per le scuole.

C’è stato però un momento recente in cui si è avuto tutto un fiorire di dichiarazioni da sinistra – non solo locale, ma anche regionale e oltre – quando si è saputo che Start ha accolto la richiesta di una minorenne per avere un abbonamento con il nome scelto di genere diverso da quello anagrafico. Il personale è stato formato perché «il tratto della sensibilità sia diffuso e garantito», afferma l’azienda. Le battaglie per i diritti civili passano anche da iniziative che anticipano il legislatore. Adesso Greta potrà andare alla fermata con un abbonamento che riporta il nome che preferisce ma dovrà sperare che quel giorno la sua corsa non sia soppressa.

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