mercoledì
09 Luglio 2025
Rubrica L'opinione

Risvegliamoci dal torpore della campagna elettorale, andando a votare…

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Siamo arrivati al termine di una campagna elettorale piuttosto noiosa, come da facili previsioni.

Da una parte un grande favorito (senza l’opposizione del Movimento 5 Stelle e di una sinistra anti-Pd in grado di smarcarsi dalle falci e i martelli – come invece avvenuto nel 2016 – è molto difficile che il candidato del centrosinistra possa anche solo rischiare il ballottaggio, da queste parti), che ha puntato sulla sobrietà e su poche promesse molto “basiche”, senza presentare nel dettaglio neppure i progetti che potrebbero destare maggiore curiosità (tipo la nuova piazza coperta…).

Dall’altra, in particolare, i tre principali avversari, candidati del centrodestra che vengono da anni (quando non decenni) in consiglio comunale, quindi già noti agli addetti ai lavori e a loro volta inevitabilmente “già sentiti”. A sparigliare le carte e a far decollare la campagna elettorale delle Amministrative di Ravenna non potevano certo riuscirci la rediviva Democrazia Cristiana (che non si sa bene cosa c’entri con quella storica), una coalizione comunista che sostiene una donna platealmente musulmana (con tutto il rispetto, ma ci siamo capiti) e una candidatura di protesta per tenere alto il tema della nuova piscina comunale (sigh).

Da parte nostra, abbiamo cercato di affrontare questa campagna facendo parlare i principali candidati a sindaco su sei temi concreti in questi due mesi e dando loro massima libertà di poterne mettere sul piatto altri nelle interviste pubblicate nei giorni scorsi. Quello che ne è uscito, al netto di qualche sparata inversamente proporzionale alle possibilità di essere eletti dei proponenti, sono una piccola serie di progetti in fin dei conti di buon senso, che si ripetono nelle risposte di più candidati, senza però riuscire neppure lontanamente a farci riprendere dal torpore. Sistemeranno le strade, ecco, chiunque vinca. Ce lo hanno ripetuto in lungo e in largo. E ci saranno probabilmente più spazi pubblici, ma questo è ancora tutto da vedere. Per il resto, aspetteremo di poter intervistare quello che sarà davvero il nuovo sindaco su progetti più mirati.

Tra le poche buone notizie “per tutti” di questa campagna elettorale c’è l’avvicinamento di alcuni giovani alla politica: tra i 507 candidati complessivi al consiglio comunale ce ne sono 23 che sono nati dal 2000 in avanti (che sono pochi, certo, ma a me sembrano perfino tanti, visto quello che ha fatto la politica per loro in questi anni). Ecco, chissà quanti saranno i loro coetanei che andranno a votare il 25 e 26 maggio. L’affluenza, d’altronde, è la vera incognita di questa tornata elettorale. Se è vero che per le Amministrative solitamente da queste parti il tracollo siamo sempre riusciti a evitarlo, a questo giro il rischio di scendere sotto la metà degli aventi diritto al voto è reale (anche perché non c’è alcun traino nazionale e si vota praticamente quasi solo a Ravenna, in Emilia-Romagna). Sarebbe piuttosto triste. Anche perché, naturalmente, non servirebbe a nulla…

Elezioni Ravenna (1)
Illustrazione di Gianluca Costantini
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