Che spettacolo la democrazia

Andrea AlberiziaLe elezioni comunali sono imminenti (8-9 giugno) e tra i 14 comuni della provincia che dovranno scegliere sindaco e consiglio comunale ci sono già alcune situazioni che rendono la democrazia uno spettacolo impareggiabile.

Prendete Cotignola e Casola Valsenio, paesi rispettivamente di 2.500 e 7mila abitanti. Gli elettori troveranno sulle schede un solo simbolo, in entrambi i casi di centrosinistra. L’opposizione non è stata in grado di presentare un’alternativa. La stessa opposizione che spesso lamenta la mancanza di alternanza fra forze politiche. Quindi chi volesse un cambiamento rispetto al colore al governo finora non avrà altra scelta che starsene a casa con la speranza che non si arrivi al 40 percento, soglia necessaria per rendere valida la consultazione.

E che dire di Daniela Poggiali? La 64enne pensionata (ex dirigente dei Comuni di Cervia e Ravenna) e amministratrice unica di Asp Santa Soa si candida contemporaneamente a Cervia e Forlì e già questo non è male seppure consentito dalla legge, ma il capolavoro è che nella città del sale mette il suo nome nella lista Pd e invece nella città di San Mercuriale ci sarà ma con una lista centrista (in una coalizione di centrosinistra, almeno) che riunisce spezzoni di Italia Viva, Azione, socialisti e repubblicani.

Ma spostiamoci a Conselice. Quello che fino a gennaio era il vicesindaco, nonché tesoriere del Pd di Lavezzola, ora lo troviamo candidato a sindaco contro il Pd. Gianfranco Fabbri si presenta con una lista civica nata (anche) sulle proteste post alluvione che criticavano (anche) il governo locale cioè (anche) lo stesso Fabbri.

Qualcosa di simile, ma più soft, ad Alfonsine. Nella coalizione di centrosinistra a sostegno della conferma di Riccardo Graziani a sindaco entra il Pri: tra i candidati ci sarà Laura Beltrami, segretaria della federazione provinciale dell’Edera che cinque anni fa correva da sola contro Graziani. A Solarolo il Pd ha deciso di sostenere la candidatura di Maria Diletta Beltrani, consigliera comunale di opposizione nelle vesti di capogruppo della lista civica We Are The People.

E infine Lugo, il comune più grande al voto. Azione e Italia Viva avevano presentato la loro candidata sindaca, Roberta Bravi, criticando la scelta del Pd caduta su Elena Zannoni. Bravi si è ritirata, ufficialmente per motivi personali (ma aver scoperto che si lasciava chiamare avvocata senza esserlo non deve aver dato un boost alla sua corsa) e che hanno fatto calendiani e renziani? Uno dopo l’altro sono entrati nella coalizione piddina.

Ma si sa cosa dice il saggio: solo gli stupidi non cambiano mai idea.

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