La coop Iter invia le prime lettere di licenziamento: 182 entro febbraio

I sindacati criticano Legacoop e i dirigenti aziendali: «Rispettino il proprio ruolo sociale e gli ideali solidaristici alla base del movimento»

La cooperativa edile Iter di Lugo ha iniziato a inviare le prime delle 182 lettere di licenziamento ai lavoratori che da oggi al 18 febbraio vedranno terminare l’ultima proroga di cassaintegrazione straordinaria. Lo fanno dapere i sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil lamentando l’assenza di un progetto di rilancio dal mondo cooperativo: «Se prima del 18 febbraio non interverranno novità, che possano sospendere e annullare i licenziamenti, i dipendenti si ritroveranno senza lavoro, infatti la cooperativa darà seguito alla procedura di mobilità collettiva determinata dal mancato accordo sindacale del giorno 8 ottobre al ministero del Lavoro».

I sindacati non sono disposti a considerare questa come l’unica conclusione possibile della vicenda pur conoscenda le difficoltà «di quella che era una delle più importanti cooperative edili del territorio». Le organizzazioni sindacali del settore non si rassegnano e «si opporranno con tutte le proprie forze a questa conclusione, chiedendo con forza il rispetto degli impegni presi a tutti i soggetti e in particolare alla Lega delle cooperative». Le sigle sindacali richiamano il sistema cooperativo «al rispetto del proprio ruolo sociale e degli ideali solidaristici alla base del movimento stesso».

All’inizio della crisi dell’Iter, nel 2010, i dipendenti erano quasi 500: «La dirigenza e i funzionari Legacoop hanno più volte garantito un progetto di rilancio, che prevedeva aggregazioni tra le varie realtà cooperative e un piano in continuità per il riassorbimento delle maestranze in esubero. Ad oggi, a pochi mesi dalla data del termine degli ammortizzatori sociali, tutto questo è scomparso. Nessun percorso di riorganizzazione delle imprese cooperative della filiera edile, nessuna aggregazione d’impresa ne accorpamenti e/o specializzazioni».

Nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato il tavolo di crisi nel Comune di Lugo: «In quella sede dovranno arrivare risposte adeguate che prevedano un progetto di una nuova realtà cooperativa, come presidio del sistema delle costruzioni nel territorio, che nel tempo possa prevedere il riassorbimento di parte degli esuberi insieme a un piano di ricollocazione del restante personale. A breve sarà convocata un’assemblea con tutto il personale della cooperativa Iter in cui si decideranno tutte le iniziative di presidio e lotta per evitare questa tragedia industriale e occupazionale».

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