Cerimonia per Ettore Muti autorizzata Al cimitero dovrà vigilare la polizia

Il sindaco: «Ho scritto al prefetto per evitare derive fasciste» Vietati bandiere, drappi e vessilli oltre che ogni tipo di orazioni

Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, già nei primi giorni del suo insediamento, ha inviato una lettera al prefetto e al questore chiedendo «di porre in essere ogni azione di loro competenza per evitare che la cerimonia in programma domenica a ricordo del defunto Ettore Muti possa assumere le caratteristiche degli anni precedenti e far sì che venga vietato: ogni atto o comportamento indecoroso o incompatibile con una cerimonia rispettosa dell’ordine democratico; l’ingresso alle persone munite di bandiere, drappi o vessilli di ogni tipo; ogni tipo di orazione all’interno dell’area cimiteriale e ogni gestualità inneggiante al fascismo».

Lo si legge nella risposta dello stesso sindaco all’interrogazione sul tema della consigliera Raffaella Sutter (Ravenna in Comune). Risposta nella quale si fa anche riferimento al fatto che il questore ha disposto con propria ordinanza specifici servizi di vigilanza e di ordine pubblico al cimitero monumentale il 21 agosto.

«Rispondo alla consigliera Sutter e a tutti coloro – continua il sindaco – che in questi giorni hanno espresso la loro preoccupazione e mi hanno sollecitato a intervenire per quanto di mia competenza. Lo faccio premettendo che come sindaco di una città Medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, che ha fatto e continuerà a fare dell’antifascismo uno dei pilastri fondanti del suo vivere civile, non sottovaluto affatto manifestazioni come questa, che ritengo ancor più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo. Per spegnere un fuoco sul quale ogni giorno si getta irresponsabilmente ulteriore benzina dobbiamo mettere in campo un impegno quotidiano, che deve essere soprattutto di carattere culturale. Dobbiamo concentrarci innanzitutto sui più giovani, realizzando iniziative nelle scuole, portando avanti quel progetto di educazione civica che fa parte del mio programma elettorale e che mira a rendere tutti i bambini e le bambine che vivono nella nostra città, da qualsiasi parte del mondo vengano, adulti che condividono i valori fondanti della Repubblica italiana e dell’Europa unita, in un clima di pace e rispetto reciproco».

«Ciò premesso – prosegue il sindaco – mi sono impegnato a mettere in campo ogni azione, nell’ambito delle diverse competenze, affinché la cerimonia, già prevista per il giorno 21 agosto, venga svolta nel pieno rispetto dei principi costituzionali, delle norme e dei regolamenti che disciplinano lo svolgimento delle cerimonie funebri e commemorative all’interno del cimitero di Ravenna».

Nella lettera inviata a prefettura e questura è stato quindi altresì richiesto che, nel disporre la vigilanza e il servizio di ordine pubblico, siano adottate tutte le misure necessarie affinché siano garantiti il rispetto e l’applicazione delle norme del regolamento di polizia mortuaria, in particolare quelle che disciplinano l’ingresso e il comportamento da tenersi all’interno e in prossimità del cimitero.

Il Comune precisa che «l’espletamento della cerimonia in oggetto è consentito dal regolamento comunale di polizia mortuaria» ma lo svolgimento deve avvenire nel pieno rispetto delle prescrizioni previste agli articoli 22, 23 e 24. «A tal fine si rileva – continua la nota inviata da Palazzo Merlato – che l’autorizzazione è stata concessa dal soggetto gestore dei servizi cimiteriali con il preciso richiamo ai suddetti articoli regolamentari, specificando che la commemorazione è autorizzata a condizione che sia tenuto un comportamento consono al luogo, che non siano introdotte bandiere, drappi o vessilli di qualsiasi formazione politica, che non sia arrecato disturbo, intralcio e/o pericoli all’interno o all’esterno del cimitero a tutti coloro che lo visiteranno nel lasso di tempo in cui verrà effettuata la cerimonia. Il personale addetto alla vigilanza sorveglierà affinché le suddette prescrizioni vengano rispettate, in stretta collaborazione con le autorità competenti all’ordine pubblico, sulla base della specifica citata ordinanza, al fine di dare immediatezza ai necessari interventi».

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