La Mille Miglia finisce a Cervia, il sindaco Coffari: «Collaboreremo con Ravenna»

Polemica dopo la decisione di fissare la tappa in Riviera. Gli organizzatori avrebbero chiesto la disponibilità di vari hotel

Mille Miglia Ravenna

Una foto postata sul gruppo Facebook del comitato promotore della Mille Miglia a Ravenna

Cervia sarà una delle quattro tappe della Mille Miglia ma la sfilata delle auto d’epoca non passerà da Ravenna. Dettaglio, questo, che sta facendo scalpore in città con l’opposizione sul piede di guerra. A gettare acqua sul fuoco è il sindaco della Città del sale che su Facebook precisa che non c’è stato nessuno “scippo” al capoluogo.

Secondo quanto scrive il primo cittadino, infatti, «è stata l’organizzazione a manifestare interesse per la nostra disponibilità di strutture ricettive concentrate a poca distanza l’una dall’altra e dello standard da loro ricercato per fare la tappa con arrivo e ripartenza il giorno successivo. La richiesta era di 1.400 ospitalità in 4 e 5 stelle il più possibile vicini tra loro per esigenze logistiche». Un’offerta di hotel presente a Cervia ma non a Ravenna. La mancanza del passaggio ravennate (la Mille Miglia non faceva tappa in città ma l’attraversava soltanto) non convince però Coffari che, anzi, aggiunge che la cosa « ci ha stupito molto e non la condividiamo, anche perché per gli equipaggi vedere una città con sette monumenti patrimonio Unesco è un valore aggiunto incredibile che da lustro a tutta la Romagna».

Coffari si è messo a lavoro con Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, per realizzare una tappa che valorizzi sia Ravenna che Cervia.
«Da parte delle nostre Amministrazioni infatti la volontà è sempre quella di collaborare con le realtà vicine, in particolare fra le nostre due comunità».

Secondo le opposizioni, l’amministrazione ravennate ha comunque fatto «una figuraccia» che ha «regalato a Cervia un veicolo promozionale di indotto e turismo». La Mille Miglia, dicono Alberto Ancarani (FI), Samantha Gardin (Lega Nord) e l’ex candidato sindaco Massimiliano Alberghini . Un’amminisrazione – dicono – che si impegna «solo per pompare gli eventi in piazza Kennedy  e per il terrore che tra qualche anno si possa dire che forse l’opposizione aveva ragione, preannunciando il fallimento della sciagurata opera di pedonalizzare questa piazza». Critiche anche da Cambierà, con Samantha Tardi: « Perché – si chiede – Ravenna non riesce mai ad anticipare i tempi proponendo di ospitare una tappa, investendo denaro per portare un indotto a tutta la città in termini economici e di immagine?».

Nella giornata di ieri era intervenuta anche La Pigna, con Veronica Verlicchi che punta il dito contro la «colonia cervese» dei politici che ha «invaso Ravenna». Il riferimento è alle tante figure di primo piano che negli ultimi anni, da Cervia, hanno occupato posti di rilievo in città, non da ultimo il sindaco De Pascale: «Ravenna è sempre più ‘provincia di Cervia’ – scrive Verlicchi – e gli amministratori preferiscono la promozione  e la realizzazione di eventi incentrati sul cappelletto  o similari, anziché  investire su eventi culturali e sportivi di richiamo e respiro nazionale ed internazionale». Molto critico infine Marcello Faustino (Popolo della Famiglia): «Ci facciamo fare le scarpe anche a casa nostra».

 

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