Nuovi orari dei treni, il Pd in Regione: «Incapacità tecnica di chi li ha pensati»

Mirco Bagnari ha presentato un question time: «Pendolari penalizzati dai disagi. Lotterò insieme ai sindaci, i territori meritano rispetto»

TrenoIl consigliere regionale del Pd, il ravennate Mirco Bagnari, porta il problema dei treni in Regione con un question time ad hoc in cui non risparmia dure critiche al modo in cui sono stati modulati. L’esponente Dem ricorda che alcuni pendolari « con scarso preavviso e comunicazioni lacunose, si sono visti cancellare o anticipare l’orario della corsa che prendevano ogni giorno per andare o rientrare dal lavoro o dal luogo di studio, impedendo di cogliere le coincidenze che da sempre portavano a casa in orari congrui. – ha spiegato Mirco Bagnari presentando un’interrogazione urgente in Assemblea Legislativa – Il nuovo orario, che doveva dare una risposta a una richiesta di riduzione dei tempi di percorrenza tra Bologna e Ravenna contenuta nel “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale” che la nostra Regione ha finanziato con 3 milioni di euro, è stato interpretato come mero taglio di servizi, stralciando alcune fermate essenziali per chi viaggia ogni giorno da e per la Romagna».

L’Assessore Donini, rispondendo in aula al question time, ha sottolineato come alcune problematiche siano state affrontate, ripristinando alcune fermate a San Biagio o a Godo. Ha anticipato inoltre che altri stop saranno definiti dopo le festività, ma che ancora il quadro non è completo. È attivo infatti un tavolo di lavoro permanente per analizzare la questione.

Bagnari nella sua replica, oltre a evidenziare come la rincorsa di comunicati e scarico reciproco di colpe abbia solo creato più disorientamento tra i pendolari, ha sottolineato che «occorre rilevare come i treni con gli orari rimodulati siano puntualmente in ritardo. Segno questo di un’incapacità di gestione tecnica che non può colpire e penalizzare ancora gli utenti. Nulla però è ancora chiuso e insieme ai sindaci continuerò a dare battaglia affinché i disagi siano ridotti. – conclude Bagnari, che sottolinea – Le scelte di chi gestisce un servizio pubblico essenziale come i trasporti non possono essere prese sulla testa dei cittadini e non si possono penalizzare alcuni territori (come la Bassa Romagna e l’entroterra ravennate) che meritano rispetto e di essere meglio collegati».

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