I tifosi: «La morte di un poliziotto deve valere come quella di un altro lavoratore»

Gli Ultras Ravenna tornano sul caso di Trieste, dove hanno disertato il minuto di silenzio per i due agenti uccisi

TRIESTINA RAVENNA

Gli Ultras del Ravenna a Trieste

Arriva sui social la replica degli Ultras Ravenna ai tifosi della Triestina che ne avevano denunciato il comportamento poco rispettoso.

I supporter ravennati, infatti, domenica allo stadio friulano (dove il Ravenna si è imposto per 1-0) avevano disertato il minuto di silenzio in memoria dei due poliziotti uccisi due giorni prima proprio a Trieste, uscendo dallo stadio e poi rientrando solo una volta terminato il momento di raccoglimento.

«La nostra forma di protesta, composta e non violenta – scrivono gli Ultras Ravenna sui canali social –, di disertare il minuto di silenzio è dovuta alla disparità di trattamento verso la morte di un lavoratore, qualsiasi esso sia. Non ha nulla a che fare con i fatti che riguardano il tifo ravennate e la Questura di Ravenna (il tema è quello degli striscioni e le bandiere vietate allo stadio Benelli, ndr). Continueremo con questa posizione anche in futuro finché non sarà equiparata la morte di tutti i lavoratori».

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