20 anni fa nasceva R&D, le riviste e il web, l’avventura del progetto Reclam

Il 17 gennaio 2002 il primo numero del giornale e l’avvio dell’impresa editoriale e di comunicazione. L’impegno per un’informazione libera, indipendente …e gratuita

Ravenna E Dintorni Numero UnoAll’alba di un gelido 17 gennaio 2002, giusto giusto vent’anni fa, veniva distribuito in citta e provincia il primo numero di Ravenna&Dintorni, con quella “&” che agganciava il capoluoguo al territorio e univa senza infingimenti  “informazione” agli “affari” nella logica ormai diffusa a livello internazionale dei free press.
Quarantamila copie gratuite nelle buchette dei cittadini, una testata “mutante” ma viva e vitale, rispetto al dismesso progetto del gruppo editoriale “L’Espresso”, pubblicato qualche anno prima con la testata “Ravenna&Ravenna”.

Una scommessa giocata da una neonata società editrice e di comunicazione – Reclam srl – fondata da un piccolo nucleo di “visionari” con capitali limitati, nessun appoggio politico o di categoria, men che meno finanziamenti pubblici statali.
Una sfida imprenditoriale ma anche etica, per una informazione libera, indipendente, ad accesso gratuito, che ambiva però a una certa qualità giornalistica e di servizio per i cittadini/lettori, capace di finanziarsi sul libero mercato della raccolta pubblicitaria.

Quando abbiamo cominciato a pubblicare il primo numero era un inverno rigido ma pieno di speranze quell’inizio 2002, ed era come mettere su casa per la prima volta: un grande spazio inedito dove lavorare, le lampade attaccate a un filo, i computer appena allacciati in rete, gli scatoloni ancora sparsi in giro… Ma soprattutto era pervaso da sentimenti contraddittori di inquietudine per essere pochi e con poche risorse ma anche l’entusiasmo di portare avanti qualcosa di originale, con un grande, anche se lontano, obiettivo da raggiungere. Di compiere, per l’appunto, un’impresa indipendente.

La sfida era guadagnarci una reputazione e l’autorevolezza professionale e imprenditoriale, conquistare lettori e clienti per sostenere l’azienda e soddisfare le aspettative.
All’epoca non erano in pochi i soggetti del “ramo” a Ravenna, forti e consolidati, che ci guardavano dall’alto in basso, pensando che eravamo dei dilettanti o velleitari e che non ce l’avremo mai fatta ad emergere… Molti ne erano convinti dalla snobistica ideologia che la qualità non poteva coincidere con la gratuità del servizio, con la “free press”.
Circostanza poi smentita nel giro di pochi anni dal prepotente sviluppo di internet, coi siti di grandi e piccole testate di informazione “costretti” ad essere fruibili gratuitamente online.

Ma fin dai primi passi abbiamo immaginato che si poteva essere “glocali”: pensare in una visione e con una cultura globale, anticonformista, ma concentrarci sulla dimensione locale, cercando di superare il provincialismo imperante. Credere che anche un piccolo giornale poteva esprimere opinioni, pubblicare recensioni, realizzare inchieste e servizi originali, utilizzare la satira per provocare poteri e potenti e magari far riflettere, ridendo un poco.
Insomma un laboratorio culturale sempre in fermento e attento all’evoluzione dei mezzi e dei modi di informare e comunicare. Ma anche con uno scopo sociale, e la capacità di camminare sulle proprie gambe.

Nel tempo, per convinzione (e forse anche per quella fortuna che non è mai cieca), si è formata una squadra motivata e consapevole che ha costruito progressivamente le fondamenta di un valore che inizialmente era solo una prospettiva. Cercando di rinnovare il ruolo della carta stampata e affrontando nel corso dei lavori la sfida del web e dei social media.

Sono decine e decine le persone che hanno collaborato e lasciato qualcosa del loro impegno intorno ai nostri giornali e all’attività imprenditoriale di Reclam. Citarle tutte sarebbe un lungo elenco troppo lungo, anche se emblematico del cammino originale che avevamo intrapreso…
DI fatto, attorno al progetto di quello che oggi è R&D, si è poi anche addensato un forte nucleo professionale che, sia sul piano giornalistico redazionale sia su quello commerciale, logistico e amministrativo, tenacemente, ha segnato la nostra evoluzione.

Senza di loro il traguardo dei vent’anni non sarebbe mai stato raggiunto. In questi lunghi anni R&D e Reclam hanno ge- nerato nuove pagine e inserti, approfondimenti e inchieste, riviste specializzate, idee e confronti pubblici per la città e i cit- tadini, e anche affari, servizi e consulenze nel campo della comunicazione e della pubblicità d’impresa e di pubblica utilità.
E sempre con un certo spirito di innovazione, di comunità locale che opera in sinergia e collaborazione. Abbiamo commesso errori e ingenuità, abbiamo vissuto crisi e battute d’arresto – come dopo il crack finanziario globale di una dozzina di anni fa e quella recente ( e ancora temibile) della pandemia – ma ci siamo sempre ravveduti, rialzati e rimessi al lavoro.

Forse queste righe potrebbero sembrare un occasionale rito celebrativo, ma in fondo credo possano incuriosire a fare piacere – anche perché la memoria è corta e sfuggente – a tutti coloro che in questi anni ci hanno seguito come lettori e come sostenitori del nostro progetto, che abbiamo sempre pensato potesse essere utile e condiviso dalla società civile locale.

Ci ripromettiamo così, durante questo 2022, vent’anni dopo, di ritornare a sfogliare l’album di quel pezzo di vita comune che abbiamo percorso insieme, con altri ricordi importanti, magari un evento pubblico.
D’altra parte, è un compleanno che confidiamo possa raddoppiare nel proseguimento e innovazione della nostra impresa, con l’auspicio – e sarebbe giustissimo – della partecipazione delle giovani generazioni di giornalisti e professionisti di vari mestieri della comunicazione, dell’economia e della società.

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