Incendio a Mezzano, il Comune ai residenti: «Lavare o sbucciare frutta e verdura»

L’avvertenza, nonostante i risultati positivi delle analisi di Arpae

Incendio rifiuti Mezzano 21 giugno 2023

Secondo i risultati delle ultime analisi condotte da Arpae attraverso l’installazione di un campionatore ad alto volume per la ricerca di microinquinanti organici a seguito dell’incendio sviluppatosi tra i rifiuti dell’alluvione a Mezzano il 21 giugno e spento il 26, il valore rilevato di diossine e furani (PCDD/DF) è 0,015 pg/m3. Non ci sono valori normativi in materia, ma si tratta di un valore di gran lunga inferiore rispetto alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Il valore rilevato di PCB-DL è di 0,005 pg/m3, in calo rispetto a tutte le precedenti rilevazioni e pari al valore massimo di riferimento per i siti rurali (0,005 pg/m3 appunto). E i valori registrati per tutte le altre sostanze campionate sono molto lontani dai limiti di attenzione per la qualità dell’aria.

Questi dati sono relativi a quello che è stato l’ultimo campionamento di quelli programmati da Arpae in relazione a questo incendio.

In ogni caso, ricordando che il problema principale rappresentato dalle diossine prodotte da un incendio è quello della ricaduta e della deposizione su prodotti vegetali che possono entrare nella catena alimentare, il Comune di Ravenna, sulla scorta del parere dell’Ausl della Romagna, rinnova la raccomandazione ai cittadini che risiedono nell’area a due chilometri da dove c’è stato l’incendio e in particolare nelle frazioni di Mezzano, Glorie, Ammonite e Borgo Masotti, di consumare frutta e verdura raccolta in questa zona solo dopo averla lavata accuratamente e sbucciata (se sbucciabile).

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