Emilia Testa: «Scrivo per esorcizzare i miei fantasmi e come atto di attivismo»

La scrittrice napoletana, ravennate d’adozione, presenterà il suo ultimo libro alla libreria Feltrinelli di Ravenna, una raccolta di cinque storie tra amore, sofferenza e autodeterminazione

EMILIA TESTAEmilia Testa nasce a Napoli, studia cinema al Dams di Bologna e design a Roma. Oggi vive a Ravenna dove, oltre a lavorare come interior designer, coltiva la sua passione per la scrittura. «Scrivere è parte della mia vita da sempre, già ai tempi del liceo ero redattrice per il giornalino scolastico. Scrivevo pezzi tosti, molto radicali, che spesso venivano censurati, ma questo non mi ha mai fermata – racconta l’autrice –. Con il passare degli anni, gli spostamenti e gli impegni lavorativi ho accantonato questa passione, riscoprendola solo in età più avanzata. Un giorno trovai a casa di mia madre un ammasso di carte e quaderni, stralci di racconti e diari risalenti alla mia adolescenza. Ho rivisto me stessa in quegli scritti, anche se quell’Emilia oggi non esiste più».

Dopo la riscoperta della sfera letteraria nella sua quotidianità, nel 2019 Testa partecipa al concorso organizzato dall’editore ravennate Claudio Nanni, vincendo la pubblicazione del suo racconto nell’antologia Ravenna Al Mare. Nello stesso periodo, si classifica seconda in un concorso di poesia, sempre nel ravennate. «Questi “piccoli” traguardi mi hanno dato il coraggio necessario per continuare. Ho vinto concorsi ad Alfonsine, Bologna, Perugia, Agrigento, Milano e altre città italiane, fino a venire notata da Dantebus, casa editrice di Roma con cui ho pubblicato la silloge poetica “La logica del cuore – ho scritto ti amo e tante altre parole sconnesse”».

Da lì il tour per i locali bolognesi in una performance che univa poesia e musica, capace di dare voce ai tormenti di parole delle sue poesie: «Quando ho scritto “La logica del cuore” stavo cercando me stessa. Ho tirato fuori i miei fantasmi e li ho rinchiusi in quelle pagine, scrivere poesie richiede una certa causticità, è molto diverso dal raccontare una storia. Tutti i miei scritti affrontano tematiche Lgbtq+, tema a me molto vicino, e cerco di trasformare la mia scrittura in un atto di attivismo». 

Durante la presentazione della silloge d’esordio al Salone del Libro di Torino, l’incontro con la casa editrice toscana Giovane Holden Edizioni e la firma per la pubblicazione della raccolta di racconti “Siamo rimaste nude nello specchio”, uscito nel 2023.

Il volume è composto da cinque storie legate tra loro dal fil rouge della figura femminile, forte, sola, fragile, distorta, innamorata o imprigionata. Un libro dalle forti tinte Lgbtq+ che ha portato alla citazione dell’antologia su Queerography: «Ho voluto dare voce a donne provenienti da ambienti, culture e realtà diverse, dando risalto agli archetipi femminili tradizionalmente meno colorati e avvincenti di quelli maschili. “Attraversando lo specchio” in un rimando onirico ad Alice nel Paese delle Meraviglie, queste donne non si riconoscono più, perdendosi in loro stesse fino a ricongiungersi al loro vero io, delirando per amore, misurandosi con l’accettazione della propria identità e sessualità, soffrendo per parole non dette e mancati abbracci, anche da parte della propria famiglia».

Cinque storie tratteggiate con eleganza e calore, che vanno a disegnare i profili di storie fantastiche e tremendamente reali al tempo stesso, dove l’amore è sia incanto che sofferenza, e l’introspezione e la vicinanza con il diverso restano al centro. La scrittrice presenterà dal vivo il volume il 10 novembre alle ore 18.30 alla libreria Feltrinelli di Ravenna.

Nel futuro l’idea di un romanzo, già in cantiere, che vedrà al centro della storia un “io narrante” trasfigurato e romanzato diviso tra lotta politica adolescenziale e prima scoperta della propria sfera sessuale.

Per informazioni: mail emiliatesta@yahoo.it – FB Emilia Testa – IG emilia_testa_18