Quando l’occhio vuole la sua parte, serve un occhiale ideale, comodo, ma anche bello, espressione di una personalità

Gasperini7C’è sempre qualcuno che ha bisogno di un nuovo paio di occhiali, di svecchiare o integrare la sua dotazione di montature o di lenti, ma vorrebbe qualcosa più in sintonia  con la sua personalità e con le mode che cambiano, qualcosa di innovativo insomma, magari un po’ più fashion, forse un po’ più comodo, magari essenziale e pratico.
Recentemente, all’Ottica Gasperini – Forlini di via Cairoli a Ravenna, un evento dedicato proprio all’estetica, allo stile ma anche alla funzionalità degli occhiali ha raccolto diverse persone decise a soddisfare queste esigenze che hanno potuto confrontarsi ed esprimere le proprie aspettative con una formidabile specialista del campo: Angelica Pagnelli.
Esperta di immagine, stili e moda, specialista dell’eyewear, consulente per aziende e spazi commerciali di settore, Angelica non manca mai di soddisfare e spesso sorprendere con le sue idee e i suoi suggerimenti chi si affida a lei per scegliere l’occhiale giusto, elemento fondamentale dell’outfit contemporaneo. Ormai di casa da Gianni Forlini che ha puntato su questa consulenza qualificata per arricchire i servizi dedicati ai propri clienti e aggiornare professionalemnte il personale del negozio, Angelica darà continuità a questi tipo di eventi, tornando a Ravenna il prossimo giugno, di nuovo a disposizione per chi gli chiederà consigli e valutazioni per arricchire o rinnovare il proprio guardaroba di occhiali.
Intanto abbiamo chiesto ad Angelica di raccontarci la sua esperienza, le sue competenze e il suo modo di lavorare

Angelica come nasce questa idea di consulenza estetica e di stile per valutare la scelta dell’occhiale e su quali criteri ed esperienze si sviluppa?
«È nata da diverso tempo e l’ho coltivata, dopo gli studi in economia, spinta anche dalla mia passione per la moda e in particolare per la cura degli accessori, fra questi gli occhiali, fondamentali nella mia vita. Quando sono andata negli Stati Uniti, circa 12 anni fa, per studiare consulenza di immagine, ho cominciato a percepire e mettere a fuoco il valore dell’immagine adattata ai contesti e non solo alla personalità individuale o, per quanto sia importante per l’occhiale, alla forma del viso. Insomma, ho capito che c’era ancora molto da esplorare e poter esprimere in questo campo. Così mi sono concentrata sull’evoluzione di questo mio know how nel settore dell’ottica»

Che problemi ha dovuto affrontare per perfezionare questa sua specializzazione?
«Innazitutto il fatto che non conoscevo le problematiche visive. All’inizio mi sono trovata spiazzata perche l’ottico mi contestava le scelte che io suggerivo solo sul piano dello stile, della moda… Così ho dovuto approfondire con gli esperti questa disciplina cercando di capire come armonizzare tutti gli aspetti, quelli funzionali e quelli estetici, tenendo conto della zona occhi, della forma del viso, i colori. Caso ha voluto che per alcuni anni sono stata impiegata nell’ufficio stile di un importante azienda dell’eyeware che ha rafforzato la mia esperienza. Poi ho scelto la libera professione per aprirmi a diverse aziende e fornire consulenze puntando in particolare sullo sposare gli occhiali con l’outfit, con le occasioni di vita e con le caratteristiche estetiche, perché alla fine è la prima cosa che guardiamo, incontriamo una persona e incontriamo gli occhi».

Quindi quali sono le caratteristiche del viso che valuta per iniziare a definire una proposta?
«Prima di tutto osservo lo stile, perché è importante capire la personalità di chi deve indossare l’occhiale. Non può solo la geometria del viso che orienta la forma di un occhiale. Formalmente ci sono dei criteri ma poi la persona quel tipo di occhiale teoricamente adatto lo deve sentire, si deve trovare a suo suo agio. Quindi cerco di entrare nell’individualità, di studiare la postura, l’espressività, l’abbigliamento…
Dopodichè affronto la forma del viso, dalle arcate sopracciliari, all’occhio, fino alla linee che costituiscono il volto. Per esembio su di un viso squadrato stanno bene di solito forme morbide. Solitamente preferisco seguire il gioco delle caratteristiche dominanti. Se ad esempio una persona ha un viso tondo ma il naso sottile, magari devo trovare un compromesso, e orientarmi verso un occhiale non troppo squadrato».

Si tratta di una osservazione molto complessa…
«Proprio così, comporta l’analisi e la valutazione di molteplici fattori. E va sottolineato che parliamo anche di salute e comfort visivo, importante come tutte le variabili fashion. Per l’orientamento sullo stile, peraltro, conta molto l’esperienza, la capacità di integrare tutti dati e le impressioni raccolte sul cliente, anche quelle più sottili, psicologiche che mi servono per scegliere la gamma di occhiali da sottoporre poi e far provare al cliente».

E come reagiscono i clienti rispetto alle sue proposte?
«Le reazioni sono tante e spesso molto simili, di sintonia con le proposte più basiche e di perplessità, che nasconde però una certa curiosità, rispetto a quelle più creative. Di solito suggerisco un “guardaroba occhiali”, con diverse tipologie a seconda dell’uso e delle circostanze per cui andrebbero indossati. Fra questi c’è sempre un occhiale che io chiamo “sfida”, che cerca di stimolare e incoraggiare in un cliente – anche se tendenzialmente tradizionale, con preferenze classiche o piuttoste sobrie –  quella voglia di cambiare, di osare un po’, cha magari è solo sopita. Così lancio proprio una sfida ad abbandonare il consueto, l’abitudine, raccontando al cliente come questa novità non è poi così strana o in contrasto con la sua personalità. Poi di solito, suggerisco anche un tipo di occhiale che, per così dire, aggiunge qualcosa in più, al repertorio di prodotti più lineari e rassicuranti che quel cliente sembra preferire. Ma sono molto attenta a non proporre quello che rischia di essere out of style, un prodotto creativo ad una personalità che ho intuito non ha la minima intenzione di uscire da certi standard rassicuranti».

Che ruolo hanno questi eventi, peraltro molto apprezzati dal pubblico, nell’ambito della consueta attività tecnica e commerciale di un negozio di ottica?
«I negozi di ottica hanno già il loro personale al servizio dei clienti, anche per quanto riguarda consigli estetici e di moda, con la mia consulenza integro il team, aprendo un confronto, uno scambio e anche un’opportunità di aggiornamento e innovazione professionale. Per questo gli eventi come questi se adeguatamente promossi, curati bene e non troppo estemporanei, possono far crescere il personale del negozio, elevare la reputazione commerciale, accrescere, soddisfare le aspettative e fidelizzare i clienti».

 

GASPERINI 2019 OR.fh11GASPERINI Optical Evolution

via Cairoli 17/4 – Ravenna – www.otticagasperini.com Pagina FB Ottica Gasperini – Forlini

 

FORLINI 2019 OR.fh11FORLINI Optical Specialist

viale Berlinguer 82 – Ravenna – www.otticaforlini.it – Pagina FB Ottica Gasperini – Forlini