E così Alberto Ronchi non è più l’assessore alla Cultura della Regione. La battaglia di intellettuali, associazioni e organizzazioni culturali di tutta l’Emilia-Romagna è andata persa e, forse, a vincere è stato ancora una volta un modo di fare politica un po’ vecchio, basato più sul gioco delle poltrone che sul peso della competenza. Non è che si chiedeva a Errani di farsi dettare l’agenda da Facebook (dove a sostegno di Ronchi si erano iscritte oltre tremila persone), come ha commentato qualche giornalista, ma semplicemente di dare ascolto a un mondo della cultura che è una rarità vedere così compatto. Auguri di buon lavoro, comunque, al suo successore Massimo Mezzetti, sperando, lo diciamo con il sorriso, che possa rivelarsi più “coraggioso” di quanto non lo siano i suoi gusti musicali, che vanno, stando alla sua “bio” on line, da Ligabue a Amy Winehouse…