Dal ponte sulla stazione fino al problema delle foto di classe

 

Intanto, a Ravenna…

– A circa 117 anni dalla proposta, abbiamo finalmente tra le mani un progetto con un cavolo di ponte pedonale in grado di collegare la stazione alla darsena. Ora ne passeranno altri 243 per vederlo realizzato, ma è già un inizio.

– «L’importante è non fare la fine di quello dell’altra volta, come si chiamava già?», pare siano state le prime parole di Filippo Donati, riferite a Massimiliano Alberghini, subito dopo aver accettato di candidarsi anche lui a sindaco, da civico sostenuto dai fascisti, come ormai va di moda.

– «La prossima volta però apriamo un museo vero», pare sia stato lo sfogo del sindaco dopo aver visto il nuovo Museo Dante, aver inaugurato due anni fa Classis e in procinto di dare il benvenuto anche a quelli di Byron e del Risorgimento.

– Pci, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, èViva, Ravenna Coraggiosa, Ravenna in Comune, Leu, Mdp, Possibile, Socialisti, Radicali, Verdi, Potere al Popolo.
Compito a casa: fornire per ciascun partito della sinistra qui sopra (potrebbero mancarne, sul serio, non saprei) una descrizione breve indicandone la collocazione in vista della prossime amministrative, tenendo presente che c’è chi scrive comunicati alla stampa smentendo altri comunicati inviati da loro stessi poche ore prima, quindi Ravenna in Comune non vale. Chi indovina avrà il diritto di fondarne un altro.

– Ad alcuni mesi dalla nomina ha rotto il silenzio con un duro comunicato inviato alla stampa in cui mette spalle al muro i dirigenti scolastici, intimando loro di far fare ai ragazzi le foto di classe senza mascherina. Pare sia già stata promossa: da responsabile comunale di Azzurro Donna (che sarebbe la sezione femminile di Forza Italia), a rappresentante di classe.

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