Dall’ex vicesindaco alla nostra Catalogna

L’ex vicesindaco repubblicano Giannantonio Mingozzi diventa ufficialmente il nuovo presidente di Terminal Container Ravenna per meriti acquisiti sul campo: essere stato vicesindaco per alcuni secoli ed essere repubblicano.

Michele de Pascale vieta per alcuni mesi di bere alcolici nell’area della stazione e nessuno lo insulta, rispetto invece al povero Matteucci che fu impallinato da destra e sinistra. Il nuovo sindaco, però, è più furbo perché fa parlare Eugenio Fusignani (vicesindaco repubblicano, vedi sopra) e non ha vietato la vendita, così la Coop lì vicino è più tranquilla e nessuno farà mai ricorso al Tar.

Eleonora Proni non si ricandiderà a segretaria provinciale del Partito democratico a poco più di un anno dalla sua nomina, vincendo la palma di segretario del Partito democratico più inutile del mondo. Ma il nuovo, Alessandro Barattoni, ha tutte le caratteristiche giuste per provare a battere il suo record.

Cito dalla presentazione di un festival culturale che si terrà nei prossimi giorni in provincia, testualmente: «[…] Questo festival cerca di tracciare una mappa che racconta almeno in parte questo presente che si manifesta con una ubiqua contemporaneità che mozza il fiato, schiacciandoci nelle logiche di un’economia simultanea che non è più soggetta allo spazio/tempo. Disegnare questa mappa è per noi ora un’operazione critica e utopica allo stesso tempo, perché cartografare la realtà significa tentare di interpretare le trasformazioni e i cambiamenti che sono in atto, capire dove sono situati i confini del nostro agire all’interno di questo compulsivo presente, cercare di non perdersi nella complessità del gioco sociale […]».
Data tale prosopopea, poi se al vostro festival non viene nessuno, almeno, per una volta, non offendetevi.

Nella sede del consiglio regionale di Bologna, i leghisti si presentano con le bandiere della Catalogna e della Romagna, chiedendone l’indipendenza amministrativa. Nessuno ride, ma anzi, in tutta risposta, l’assemblea legislativa regionale ha approvato una risoluzione che impegna il presidente Stefano Bonaccini «ad avviare il negoziato con il Governo» per chiedere maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna.
E li paghiamo con i nostri soldi, avete presente?

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