Quei curriculum nostalgici dei lavoratori del partitone

In questi giorni la Regione ha dato il via libera a un nuovo taglio dei costi della politica, taglio che naturalmente riguarda anche alcuni ravennati, nomi molto importanti in particolare per la storia del partitone, che ricevono un vitalizio mensile (la media regionale è di circa 25mila euro lordi all’anno) solo per essere stati amministratori o consiglieri della Regione in passato. Tutto corretto, ci mancherebbe. Quello che mi affascina è più che altro la vita che hanno condotto alcuni di questi, quelli che hanno un’età attorno ai 60 anni, diciamo. Alcuni c’è da dire che sono addirittura laureati e hanno pure fatto o tentato di fare un lavoro vero, o quasi (gli ex assessori regionali Elsa Signorino, Guido Tampieri e Guido Pasi, per esempio), altri sono davvero l’emblema del secolo scorso, della politica come lavoro. E lo dico con ammirazione e una nostalgia per un’epoca dove non c’erano i social network a rompere il cazzo, in fondo.

La bellezza di certi curriculum, rintracciabili facilmente in rete, è probabilmente oggi inarrivabile (anche se il sindaco De Pascale, va detto, si è messo sulla buona strada).

Il nostro ex Presidente Vasco Errani, per esempio vanta tra le sue esperienze professionali, extra-politiche, citando il curriculum: “Dal 1993 al 1995: dirigente presso la presidenza della giunta regionale (datore di lavoro Regione Emilia-Romagna)”. Fine.

Ancora meglio altri due nomi storici: i nostri ex consiglieri regionali. Mario Mazzotti ha iniziato praticamente a lavorare adesso (sotto le “esperienze lavorative” precedenti non si trova un solo incarico slegato dalla politica), come direttore della Lega delle Cooperative (e non fate battute), grazie forse anche al suo diploma Ipsia, non so se avete presente.

Poi c’è Miro Fiammenghi, per molti il vero volto del Pd di Ravenna (da Cervia naturalmente) di questi decenni, quello del tortello magico di Bersani, per intenderci. Nel Cv pubblicato sul sito della Regione, che risale quindi a prima del suo ingresso da consigliere nel 2005 (lo è poi stato per quasi dieci anni), l’esperienza lavorativa era così articolata: dal 1996 al 2006 Segretario federazione dei Ds di Ravenna; dal 1993 al 1996 Segretario comunale dei Ds di Ravenna; dal 1989 al 1993 dipendente Pci Cervia; dal 1981 al 1985 assessore a Cervia; dal 1976 al 1981 dipendente Fgic (giovanile comunista) Cervia; dal 1973 al 1976 bagnino, venditore di frutta e macellaio presso aziende private. Ripeto, “bagnino, venditore di frutta e macellaio”: poi non dite che uno (che è stato) tra gli uomini più potenti di Ravenna (tra l’altro con la maturità scientifica, mica l’Ipsia) non ha fatto la gavetta…

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