Si potrebbe anche pensare che… Seguici su Telegram e resta aggiornato A leggere distrattamente i giornali di Ravenna (e non per colpa dei giornali), i ravennati potrebbero erroneamente credere:– che Giulia Ballestri sia stata uccisa da un magrebino che passva di lì, aiutato dal padre del noto dermatologo Matteo Cagnoni;– che alla Bunge si siano dimenticati semplicemente la finestra aperta mentre lavoravano, ma ora che i carabinieri gliela hanno fatto notare, la puzza, l’hanno richiusa e potete stare tranquilli che non c’è proprio niente di nocivo per la salute, tranquilli eh;– che la mitica campionessa olimpionica di canoa Sefi Idem sia stata vittima di un complotto e che finalmente i giudici abbiano finito di torturarla, anche perché pare che il marito avesse davvero bisogno di una impiegata nella propria associazione sportiva, quando l’assunse pochi giorni prima della nomina ad assessore, e che non voleva mica invece avere i contributi aggratissss come diceva Ancisi;– che la Darsena sarà davvero riqualificata grazie a milioni di milioni di euro in arrivo dal Governo, come annunciato dal premier Renzi senza secondi fini in queste settimane che precedono il 4 dicembre;– che in piazza Kennedy ci siano i cessi pubblici più grandi d’Europa e che a Milano Marittima abbiano finalmente deciso di eliminare la rotonda di ghiaccio ritenuta responsabile del riscaldamento globale;– che l’amianto non sia poi così pericoloso;– che per diventare presidenti della società a maggioranza pubblico-privata che si occupa di gestire gli Iat e la promozione turistica di Cervia sia necessario aver ricoperto per cinque anni il ruolo di segretario del Partito democratico di Cervia;– che in questo momento siano in corso degli happy hour nei bagni di Marina, tornati all’antico splendore e pieni di gente tutti i giorni dell’anno a qualsiasi ora;– che il canale di Ravenna sia stato approfondito ormai da tempo;– che il vicesindaco sia ancora Giannantonio Mingozzi, e chi se no? Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: L'osservatorio