Italian Opera Academy, dove i segreti sono tramandati oralmente da maestro ad allievo

MUTI

Il maestro Muti durante l’Academy 2018

L’opera lirica è quella magica commistione di musica e teatro, di suono e parola, che affascina l’orecchio umano da almeno quattro secoli. Nel corso del tempo il rapporto tra il testo letterario e quello musicale si è fatto più stretto e inscindibile tanto che oggi appare lontano il concetto di aria da baule tanto caro ai cantanti del Settecento. La comprensione della parola e la sua intelligibilità, caratteristiche che puntualmente sono spesso ignorate durante le rappresentazioni, sono il vero punto sul quale l’opera sviluppa la propria trama. La musica è dunque il contesto nel quale ogni situazione assume tridimensionalità, e non appare come un orpello atto alla mera decorazione del contesto particolare.

È noto che Giuseppe Verdi fu uno dei compositori più virtuosi nell’utilizzo della mu­sica teatrale e non meraviglia che sia proprio lo studio approfondito di una sua composizione, il Macbeth, l’oggetto dell’Italian Opera Academy, corso di perfezionamento tenuto dal maestro Riccardo Muti nella bellissima cornice del Teatro Alighieri di Ravenna dal 21 luglio al 3 agosto. Proprio il Maestro, ravennate d’adozione, si dice impegnato in una crociata contro la «mancata comprensione del rapporto tra musica e testo» tanto che, durante le lezioni ai giovanissimi interpreti delle pagine del Cigno di Busseto, si prodiga in indicazioni che, nel rispetto del contesto letterario, si specchiano nella retorica musicale, assente dai palcoscenici da troppo tempo.

Questo corso, inoltre, non è solo l’ennesimo appuntamento per imparare da uno dei più grandi direttori dell’ultimo secolo, ma anche l’occasione per riscoprire il prezioso lavoro di artigianato musicale dove i segreti vengono tramandati oralmente da maestro ad allievo e che affondano le radici nell’arte di Toscanini, diretto depositario dell’eredità musicale verdiana. I giovani direttori, selezionati da tutto il mondo, ap­prendono il valore e la potenza della parola quando a essa si associa un’aderenza musicale non banale. In questo frangente è determinante il supporto dei cantanti, verso i quali il Ma­estro Muti è prodigo di attenzioni, veri protagonisti di questa unione tra musica e testo.

Non da ultimo è bello poter segnalare come questo corso sia aperto al pubblico che finalmente può prendere coscienza di come il processo creativo di un allestimento operistico sia estremamente complesso e curato sin nei minimi dettagli, dal respiro alla pronuncia delle vocali, e la presenza di numerosi studenti delle scuole primarie e secondarie rincuora in parte sul grigio futuro che si profila all’orizzonte per la musica colta.

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