Un tuffo nel passato con Woody Allen e il film finlandese sul videogioco cult

Io E AnnieIo e Annie (di Woody Allen, 1977)
È tornato dal 14 maggio in sala restaurato il capolavoro di Allen (a Ravenna precisamente al Cinema Mariani il 23 maggio). Nelle righe successive faremo finta che non lo conosciate e ne parleremo come un film qualunque. Commedia spesso presentata come un finto documentario, che vede al centro della scena Alvy che ci racconta le peripezie della sua vita, legate soprattutto alla sua storia d’amore con Annie, intrecciando momenti in prima persona, ricordi del passato e cinema del presente. Dopo i primi film maggiormente incentrati sulla comicità, Allen nel 1977 ci presenta il suo primo e potentissimo manifesto della sua poetica, che rimescola abilmente i fatti della sua vita reale con la finzione della macchina da presa, attraverso dialoghi irresistibili e la forte ironia sui capisaldi della cultura sua e in generale americana, ebraismo su tutte. Allen fa uso di tecniche registiche già note ma qui presentate in maniera impeccabile come lo split screen (più scene nello schermo, divise da una linea) o come i già citati dialoghi fuori campo, che l’autore utilizzerà anche in futuro. Caposaldo della commedia, anzi della “commedia romantica nevrotica”, pietra angolare di tanto cinema che verrà (Harry ti presento Sally giusto per dirne uno), vincitore di quattro Oscar fondamentali (film, regia, sceneggiatura e attrice, la splendida Diane Keaton) e film amuleto di un autore che ha realizzato da lì a poco un altro capolavoro, Manhattan, col quale si stacca ancora di più dalla sua verve comica in favore di un’ironia dall’intensità variabile. Un film di soli 90 minuti che invece si rivela una piccola opera omnia sulla commedia. Correte al cinema a vederlo tutti, ovunque voi siate.

It Came From The Desert (di Marko Mäkilaakso, 2017)
Cari nerds degli anni ‘80/’90, leggete con attenzione perché queste parole sono tutte per voi, anche se sono sicuro che sappiate già tutto: uno dei videogiochi cult della nostra generazione, un adventure game del 1989 (della magnifica Cinemaware) praticamente impossibile da portare a termine, è diventato un film finlandese (!). Il lavoro del regista dal cognome impronunciabile mantiene stile e soggetto del gioco, e rappresenta un omaggio alla fantascienza degli anni cinquanta. Il film parla di mostri, formiche giganti, la cui genesi viene mostrata nelle prime scene del film, prima di trasformarsi (per un po’ di minuti) in una commedia giovanilistica che vede due ragazzi e una ragazza vivere la loro spensieratezza. Il film si differenzia dal videogioco sia per ambientazione temporale (giorni d’oggi invece degli anni cinquanta), sia per lo sviluppo della trama, ma ne conserva come già detto lo spirito e si presenta come un prodotto di puro intrattenimento sia per gli amanti dei videogiochi, sia per i fan della fantascienza che non c’è più. Per tutti gli altri, c’è Woody Allen.
Il film è disponibile in streaming su Sky e su altre piattaforme a prezzi accessibili. Ideale per serate nostalgiche tra amici, con birra e pop corn!

P.S.: ho visto Loro 2 ma non mi va di parlarne a caldo, ci sentiamo la prossima settimana.

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