Il perito: «Cagnoni compatibile col carcere». Si spengono le speranze della difesa

Il medico legale ha depositato il suo parere, il giudice non ha ancora sciolto la riserva ma con ogni probabilità il dermatologo resterà in cella

Cagnoni

Matteo Cagnoni con Giulia Ballestri

Matteo Cagnoni può rimanere in cella. A metterlo nero su bianco, secondo quanto riportato oggi dai quotidiani locali, è la perizia disposta dal Tribunale della Libertà di Bologna. Il medico – accusato di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri – è stato sottoposto ad una perizia medica vista l’istanza di scarcerazione della difesa.

Secono la relazione del medico legale Matteo Tudini, però, la personalità di Cagnoni è compatibile con il regime di detenzione carceraria. Il tribunale di Bologna non ha ancora sciolto la decisione ma è chiaro che questo parere azzera le speranze della difesa (avvocati Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti).

I legali, allegando una perizia dello psicologo Stefano Ferracuti, avevano presentato Cagnoni come una persona con una personalità «fragile». Il dottor Ferracuti aveva in sintesi indicato la detenzione domiciliare come più idonea per il medico 51enne.

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