Manifesti sui muri contro i partiti di centrodestra, individuati i presunti autori

Tra il 5 e il 6 settembre erano comparsi volantini che invitavano a chiudere con il fuoco “tutte le sedi dei fascioleghisti”. Un fatto che destò scalpore nella città manfreda

Writer faenza denunciati

I due  ripresi dalle telecamere”

Gli agenti della polizia di Stato di Faenza hanno individuato le persone che, nella notte tra il 5 e il 6 settembre scorso avrebbero affisso ai muri di diversi edifici del centro storico di Faenza numerosi manifesti, che invitavano a chiudere con il fuoco “tutte le sedi dei fascioleghisti”, includendo nel novero dei nemici da combattere “Forza Nuova”, “Casa Pound”, “Lega nord” e “Forza Italia”, provocando in tal modo una reazione preoccupata di molti cittadini e in particolare dei rappresentanti locali dei partiti politici direttamente colpiti dal contenuto dei citati manifesti, reazione espressa anche mediante successivi comunicati stampa.

Writer faenza denunciatiLa coppia, un uomo e una donna, è stata individuata attraverso le telecamere. Sono così stati individuati e isolati i filmati di due persone che, armate di secchiello, pennello e manifesti, si aggiravano nel centro cittadino fermandosi nei luoghi in cui erano stati rinvenuti i manifesti contenenti le minacce. I presunti autori sono un faentino di 21 anni, già noto per fatti analoghi, e una ragazza di ventanni che era

Con le successive verifiche e riscontri tali persone sono state identificate per P.L. faentino di 21 anni, persona nota ai poliziotti del Commissariato poiché già resosi responsabile ad inizio anno di analoghi episodi di imbrattamento di edifici era già stata individuata nel corso di una manifestazione giovanile in contrapposizione alla fiaccolata promossa il 14 settembre scorso e relativa all’emergenza abitativa. In quella circostanza, la ragazza si era evidenziata risultando fra le più attive del corteo.

A carico dei due giovani gli investigatori del Commissariato di Faenza hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria competente un decreto di perquisizione, che è stato poco dopo emesso ed eseguito un paio di giorni fa alle prime luci dell’alba da personale della Digos di Ravenna e del Commissariato faentino. L’attività di polizia ha consentito – scrive la questura – di fornire riscontri ritenuti interessanti sia per delineare le responsabilità penali dei due indagati in merito all’imbrattamento sia a far luce sull’ambiente anarchico faentino, portando anche al rinvenimento e sequestro di modiche quantità sostanza stupefacente.

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