Parco acquatico abbandonato da anni, ordinanza del sindaco per la messa in sicurezza

I proprietari dell’ex Acquasirius risiedono all’estero e hanno già ignorato una iniziativa analoga quattro anni fa. Erbacce, piscina con acqua stagnante, scivolo pericolante: cittadini preoccupati e infuriati. Il primo cittadino: «Vogliamo risolvere il problema anche procedendo d’ufficio e addebitando le spese»

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Ex Acquasirius a Lido Adriano (foto Daniele Pompignoli)

Dopo anni di abbandono ciò che rimane delle attrezzature come il grande scivolo è pericolante, la piccola struttura un tempo destinata a bar presenta infissi divelti e la piscina raccoglie acqua stagnante senza protezioni anti-caduta, ovunque crescono arbusti ed erba spontanea: il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha firmato un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’ex parco acquatico Acquasirius in via Cellini a Lido Adriano. La vicenda si annuncia quanto mai complessa: i proprietari dell’area risiedono all’estero e finora sono rimasti del tutto indifferenti ad altri provvedimenti simili.

L’ordinanza concede alla proprietà trenta giorni per ripristinare l’integrità della recinzione, rimuovere l’acquascivolo degradato e pericolante, rimuovere l’acqua stagnante all’interno della vasca e installare idonee protezioni anti-caduta, chiudere tutti gli accessi al vecchio bar, sfalciare l’erba e la vegetazione cresciuta spontaneamente e rimuovere e smaltire i rifiuti presenti. Al termine dei lavori il tecnico incaricato dovrà attestare la corretta esecuzione dei lavori e l’assenza delle condizioni di pericolo o pregiudizio per l’incolumità.

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Ex Acquasirius a Lido Adriano (foto Daniele Pompignoli)

L’intervento firmato da De Pascale è arrivato a seguito di numerosi sopralluoghi effettuati dai tecnici del servizio Edilizia del Comune di Ravenna. Nel 2014 il complesso era già stato oggetto di ordinanza da parte del Comune di Ravenna per problemi igienico-sanitari ma non venne mai ottemperata.

«Da tempo abbiamo raccolto la preoccupazione e la rabbia dei cittadini rispetto questa situazione incresciosa e pericolosa – ha commentato il primo cittadino – ma fino ad oggi a nulla sono valsi i precedenti tentativi al fine di arrivare a una bonifica dell’area. Siamo entrati a questo punto in una fase due, sfruttando tutti i poteri che la legge mette a disposizione dei sindaci affinché il degrado venga completamente superato e l’area sia messa in sicurezza e venga restituita al decoro. Purtroppo non sarà un intervento semplice e immediato, poiché i proprietari risiedono all’estero, ma è nostra ferma volontà arrivare alla risoluzione del problema, anche procedendo d’ufficio, a termini di legge, nel caso in cui la proprietà non provveda, facendo realizzare quanto ordinato e addebitando le spese».

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