Studente universitario ucciso 31 anni fa, riesumati i resti. Tre indagati

Prelevata la bara di Pier Paolo Minguzzi sotto gli occhi della madre, della sorella e del fratello

Pavia

L’Istituto di Medicina Legale di Pavia

Sotto gli occhi della madre, della sorella e del fratello, è stata prelevata mercoledì mattina dalla cappelletta di famiglia del cimitero di Alfonsine la bara con i resti di Pier Paolo Minguzzi, il 21enne, studente universitario, rampollo di una famiglia di imprenditori della zona e carabiniere di leva alla caserma di Mesola (Ferrara) sequestrato il 21 aprile 1987 mentre stava rincasando e probabilmente ucciso quasi subito.

Alle operazioni, iniziate verso le 8 e andate avanti per 30 minuti, hanno assistito alcuni poliziotti compreso il dirigente della squadra Mobile Claudio Cagnini. Gli stessi hanno infine scortato il feretro sino all’ingresso dell’autostrada, per raggiungere l’istituto di medicina legale di Pavia dove la riesumazione dei resti era fissata per le 13.

Gli accertamenti sono nell’ambito di un’indagine, coordinata dai Pm Alessandro Mancini e Marilù Gattelli, con tre persone sotto accusa in concorso per sequestro di persona, omicidio aggravato e occultamento di cadavere.

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