Ampliamenti abusivi al ristorante Pousada, via alla demolizione delle strutture

Ordinanza del sindaco per rimuovere le parti su suolo pubblico. Coffari: «Ripristinata la legalità». Il locale può continuare la sua attività nella parte interna

34699769 1954179741323842 2366188940400001024 OÈ cominciata la demolizione di due strutture abusive nel noto ristorante Pousada a Milano Marittima. La polizia locale è intervenuta ieri, 17 gennaio, per eseguire l’ordinanza di abbattimento di strutture in ampliamento su suolo pubblico. I due fabbricati sono attigui e gestiti come una medesima attività. La demolizione non riguarda la struttura edilizia del fabbricato che dunque potrà all’interno continuare la sua attività regolarmente.

«Le verifiche e relative sanzioni pecuniarie ed accessorie – spiega una nota divulgata dal Comune di Cervia – sono state avviate diverso tempo fa e l’attività aveva subito negli anni scorsi anche alcune chiusure per cinque giorni per aver ampliato l’area di occupazione di suolo pubblico autorizzata con tavoli e sedie dopo vari controlli della polizia municipale edilizia e commerciale». In particolare questa prima ordinanza, in via di esecuzione da parte dei gestori sotto il controllo del Comune, ha visto la demolizione della struttura non autorizzata attigua all’edificio ubicato in viale Rismondi posto sul verso monte mentre una seconda verrà eseguita, non appena terminato l’iter di legge, nel secondo fabbricato verso mare sul fronte strada. Le operazioni per rispettare la prima ordinanza dovranno completarsi a breve, in caso contrario sono pronti i mezzi ed operai del Comune.

48425197 2333779646697181 193179605975171072 OL’attività è stata sanzionata anche per altri abusi edilizi nel fabbricato vero e proprio per i quali sono stati già emessi da tempo le ordinanze di demolizione avverso le quali è però pendente il ricorso giudiziario.

La pubblica amministrazione prosegue ricordando che «i controlli della polizia municipale sono numerosi  sia in ambito edilizio che commerciale per garantire il rispetto delle autorizzazioni rilasciate, è un lavoro discreto che viene svolto spesso in borghese anche per non disturbare l’ignara clientela presente. A questa attività segue poi il lavoro degli uffici tecnici e l’avvocatura comunale in caso di ricorsi al Tar o al Presidente della Repubblica, come in questo caso».

Sul caso è intervenuto anche il sindaco Luca Coffari: «Si è ripristinata la legalità e questo è un fatto importante ed un obiettivo primario della nostra amministrazione che sta lavorando molto per sostenere le attività economiche ma sempre nel rispetto delle norme e con la leale collaborazione tra le parti. La stragrande maggioranza di pubblici esercizi rispetta le metrature autorizzate e le norme per la collocazione di arredi, tavoli, sedie e fioriere oppure delle strutture coperte autorizzate».

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