Doping, Sara Errani interrogata dal pm conferma l’assunzione accidentale Seguici su Telegram e resta aggiornato Secondo la versione della tennista la sostanza proibita era contenuta in un farmaco che prendeva la madre e che era finita per sbaglio in un piatto di minestra Sara Errani Sara Errani è stata interrogata dalla pm Cristina D’Aniello per la vicenda che l’ha vista protagonista di un test antidoping in cui è risultata positiva al letrozolo, farmaco vietato dalla giustizia sportiva. La positività aveva portato la tennista di Massa Lombarda ad essere sospesa per due mesi. A riportare la vicenda è il Resto del Carlino di Ravenna di oggi, venerdì primo febbraio. La tennista ha sempre sostenuto che quella sostanza era stata a suo tempo assunta accidentalmente. Una compressa di un farmaco che assumeva la madre dell’atleta per curare una patologia e che era finito accidentalmente in un piatto di pasta che aveva preparato la signora per la figlia che, così, l’aveva assunta senza volere. La vicenda risale al febbraio del 2017. La tesi della tennista non era servita ad evitarle la squalifica ma il tribunale sportivo ne ha tenuto conto quando ha deciso l’entità della squalifica: due mesi. In parallelo, per via della legge antidoping, è iniziata l’inchiesta penale affidata alla dottoressa D’Aniello a cui Errani ha ripetuto la sua versione. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Doping: altri otto mesi di squalifica per Sara Errani. La tennista: «Una vergogna» Il premier del Portogallo ricevuto in municipio Rimossi nove veicoli abbandonati in strada Seguici su Telegram e resta aggiornato