Condannato all’ergastolo Norbert Feher, anche noto come “Igor il Russo”

Accusato di due omicidi commessi a Budrio e nel Ferrarese. Il serbo è indagato anche per la morte di Salvatore Chianese ma si è professato innocente

Barista Ucciso, Si Vaglia Pista Dell'ex Militare Russo

Una immagine di Igor Vaclavic (Ansa.it)

Ergastolo: Norbert Feher – alias “Igor il Russo” – non è sfuggito alla condanna massima da parte del gup di Bologna, Alberto Ziroldi. Igor – arrestato in Spagna nel dicembre del 2017 – risponde di due omicidi: quello del barista Davide Fabbri avvenuto a Budrio (Bologna) e quello del volontario Valerio Verri, nelle campagne ferraresi. Proprio tra Ferrara, Bologna e Ravenna si era svolta nell’estate 2017 una lunga caccia all’uomo che si era conclusa con la fuga in Spagna del serbo Feher che infatti ora si trova in carcere a Saragozza.  Prima di essere catturato ha ucciso anche in Spagna. Igor era stato indagato dalla procura di Ravenna anche per la morte della guardia giurata Salvatore Chianese, a cui spararono nella notte del 30 dicembre 2015 in una Cava a Savio. Durante il processo Feher, che ha ammesso gli altri delitti, ha detto però di non centrare con questo omicidio. La difesa ha annunciato che farà appello.

Oltre all’ergastolo, il massimo tenendo conto del rito abbreviato (altrimenti si tratterebbe di carcere a vita con isolamento), Norbert Feher ha avuto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena. Ora la sentenza andrà notificata in Spagna, con un nuovo mandato d’arresto europeo e l’autorità giudiziaria iberica dovrà rispondere se intende o meno consegnare il detenuto, adesso o al termine dei processi spagnoli, che devono ancora iniziare: in Spagna, Feher .- come detto –  è accusato di tre omicidi e due tentati omicidi. Il gup Alberto Ziroldi ha anche disposto risarcimenti per quasi 1,7 milioni alle vittime: 497.880 euro a Maria Sirica, vedova di Davide Fabbri e 300mila euro al padre, Franco Fabbri; 400mila euro ciascuno è la cifra per i figli del volontario Valerio Verri, Francesca e Emanuele, più altri 50mila per una nipote, 30mila euro alla Provincia di Ferrara e 20mila euro al Servizio di vigilanza ambientale di Legambiente, di cui faceva parte Verri. Per l’agente di polizia provinciale Marco Ravaglia, rimasto ferito, il risarcimento è da liquidarsi in separato giudizio civile.

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