Tentò di uccidere militare in piazza: 43enne assolta perché “incapace di intendere”

Sarà però sottoposta a un anno di libertà vigilata. Durante l’interrogatorio dichiarò di aver ricevuto ordini da Putin e Berlusconi

Accoltellamento Donna

I militari in piazza con la donna arrestata subito dopo l’accoltellamento

La donna, moldava di 43 anni, che lo scorso 31 maggio tentò di uccidere con tre coltellate al collo il capitano di vascello Diego Tomat durante le prove della cerimonia per la Festa della Repubblica in piazza del Popolo, in centro a Ravenna, è stata assolta perché ritenuta incapace di intendere e di volere.

Considerata però la sua pericolosità sociale, il gip Corrado Schiaretti l’ha sottoposta a un anno di libertà vigilata.

La notizia nei dettagli è riportata sui quotidiani in edicola oggi, 8 febbraio.

La decisione è arrivata dopo la consulenza psichiatrica del medico Roberto Zanfini. La donna – che dall’estate scorsa è ricoverata in una struttura specializzata e in passato fu ricoverata più volte in psichiatria e sottoposta a due Tso – soffrirebbe di deliri e manie di persecuzione.

Durante l’interrogatorio dopo l’arresto ha dichiarato di aver tentato di uccidere il militare su ordine di Putin, Berlusconi e Merkel. Ordine arrivato – continuò nel corso del suo delirante interrogatorio – tramite i microchip che le avrebbe impiantato nel corpo il suo ex compagno.

In passato già aveva dovuto rispondere di maltrattamenti, nei confronti del suo ex marito.

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