Week-end senza cocktail al Peter Pan, una scelta per limitare le presenze

Lo storico stabilimento di Marina di Ravenna decide di chiudere il bar esterno per prevenire assembramenti. Il sindaco: «Pronto a un confronto per trovare soluzioni a situazioni inedite, non vogliamo lasciare soli gli imprenditori»

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Il bar esterno del Peter Pan

Niente più cocktail. Il bagno Peter Pan, tra i più frequentati nell’ora dell’aperitivo per i suoi cocktail ha deciso di prendersi un week-end di pausa per “ripensare il servizio” alla luce delle norme anticovid e lo ha annunciato tramite Facebook ai propri avventori. Perché già molte cose erano cambiato rispetto all’estate 2019: un bar esterno in meno, il distanziamento dei tavoli, la cancellazione della rassegna di concerti dal vivo che da vent’anni accompagnavano il sabato pomeriggio, gli stewart che invitavano i clienti più distratti a indossare la mascherina nella aree del bar. Ma tutto questo non è bastato a scoraggiare gli avventori che hanno continuato a frequentare il bagno in massa, come già ci raccontava il titolare Stefano De Ruvo qualche settimana fa quando in un paio di occasione si era visto costretto a chiudere anticipatamente lo stabilimento alle 21 proprio per evitare assembramenti.

E così, per non incorrere in sanzioni, De Ruvo e soci hanno deciso di giocare d’anticipo. «Non è una decisione facile, per noi, ma al momento dobbiamo capire come riorganizzare il servizio, abbiamo bisogno di un po’ di tempo e, non lo nascondo, magari di un po’ di chiarezza in più sulle norme. Noi stiamo facendo tutto il possibile, ma ci è stato fatto notare che si rischiano assembramenti per l’elevato numero di clienti nei fine settimana, il problema è che tenere fuori la gente da un bagno a cui si può accedere da ogni parte non è semplice».

Non basta mettere uno stewart all’ingresso, come può accadere in discoteca, per esempio. O in un supermercato. E così succede il paradosso: lo stabilimente che si vede costretto a rinunciare al proprio lavoro, essendo quel lavoro un fattore di attrazione di per sé per troppe persone. Anche se parlare di capienza può essere fuorviante per un bagno al mare quando non ci sono eventi di richiamo in corso.  «L’obiettivo di limitare le presenze in spiaggia è da perseguire – ci dice il sindaco Michele de Pascale interpellato su questa vicenda e in generale sulla situazione delle spiagge in piena stagione – ma è altrettanto chiaro che in un bagno diventa tutto più complicato rispetto ad altre situazioni. E se un imprenditore è costretto a chiudere o a non lavorare è una sconfitta per tutti. Per questo sono disponibile a un tavolo e un incontro anche con le forze dell’ordine per affrontare insieme il tema e considerare anche le situazioni inedite e particolari che si sono create per arrivare a protocolli che possano essere un aiuto per chi lavora».

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