Ravenna, attacco omofobo contro il presidente Arcigay: imbrattato il suo ufficio

“Frocio” sulla porta dell’agenzia di Ciro Di Maio. Solidarietà del sindaco: «Da parte di tutta la nostra comunità»

Di Maio Frocio Attacco Omofobo RavennaQualcuno ha imbrattato con la scritta “Frocio” la porta dell’agenzia di cui è titolare Ciro Di Maio, presidente di Arcigay Ravenna.

A denunciare l’attacco omofobo lo stesso Di Maio con un post su Facebook, in cui parla di «una vigliaccheria alquanto bassa, perchè non può non essere vigliacca la persona che con il favore delle tenebre, nascondendosi nel silenzio notturno, ti scrive sulla porta una parola per recarti offesa».

«Io ci metto la faccia – ha continuato Di Maio, che ha trovato la scritta alle 8 di lunedì mattina, 28 settembre – perché ci credo nel fatto che l’omobitransfobia sia da condannare, perché non provo vergogna per quello che sono e per quello in cui credo, perché non essere eterosessuali non è una cosa per cui nascondersi! La scritta sta là. La vedete, non ho fretta di cancellarla perché non ho paura. E non ho paura perché so che questo non è il pensiero della mia città, come altre volte ho dichiarato. Continua ad esistere una minoranza di persone, di mele marce, che pensano di intimorire così il prossimo, ma so bene che questo non è il pensiero della comunità ravennate. So bene che la mia città è vicina a me quanto è vicina alle vittime di atti di omobitransfobia. Una legge contro l’omobitransfobia, come quella in discussione in questo periodo non è solo opportuna, è proprio necessaria! Quando si arriva a colpire una persona nella sua sfera personale, per intimorirla, si tratta di un attacco a tutta la comunità che questa persona sta rappresentando. Ringrazio le persone che mi hanno già mostrato solidarietà, la vostra presenza è preziosa. Meglio “frocio” che fascista!».

E solidarietà è arrivata a Di Maio già da tante persone e istituzioni. Tra i primi, la lista Ravenna in Comune, e poi quella del presidente nazionale di Arcigay. «Fa male, fa tanta rabbia, mette sconforto – dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay –. Perché essere una persona lgbti visibile in questo Paese ha dei costi, in termini di opportunità, di discriminazioni, perfino di insulti e di violenze. Non può e non deve essere così. Lo ripetiamo a gran voce: serve una legge efficace contro l’omotransfobia e serve rapidamente, senza tagli o compromessi al ribasso. Serve perché quella legge sarà solo un argine, ma un argine, in questo momento in cui l’onda d’odio non si ferma e sembra quasi ingrossarsi, è fondamentale».

Solidarietà anche da parte del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. «Siamo davanti a un gravissimo episodio di omofobia – ha dichiarato in una nota inviata alla stampa –. Aggressioni di questo tipo non sono tollerate e vanno denunciate e condannate duramente. Tutta la nostra comunità esprime piena solidarietà e vicinanza a Ciro Di Maio».

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