Covid, il contagio in provincia rallenta per il quinto giorno di fila

Intanto in regione parte la somministrazione di anticorpi monoclonali

Gli effetti della zona rossa iniziata l’8 marzo, dopo una settimana in arancione rinforzato, cominciano a vedersi sul territorio ravennate: continua infatti a rallentare la diffusione del Covid in provincia. Oggi, 25 marzo, per il quinto giorno consecutivo la media mobile a sette giorni registra una variazione percentuale negativa rispetto a una settimana prima. In altre parole il contagio si sta riducendo.

E così anche l’incidenza dei nuovi casi in sette giorni ogni centomila abitanti, parametro utilizzato per la chiusura delle scuole e per altre limitazioni, oggi è a 367.

Non scende invece ancora la pressione sui reparti ospedalieri. Sono infatti ancora 19, dato invariato, i posti letto occupati da pazienti Covid positivi nelle terapie intensive di Ravenna, Faenza e Lugo. Il dato è oltre la soglia del 30 percento – indicata dal ministero come limite per la tenuta del sistema – dal 7 marzo.

Per il territorio provinciale di Ravenna oggi, 25 marzo, si sono registrati 203 casi (9 percento dei tamponi eseguiti): si tratta di 114 maschi e 89 femmine; 71 asintomatici e 132 con sintomi; 195 in isolamento domiciliare e 8 ricoverati. Nel dettaglio così individuati: 122 da contact tracing; 55 per sintomi; 25 per test volontario; 1 test per ricovero.

Oggi la Regione ha comunicato due decessi: un paziente di sesso maschile di 87 anni e una paziente di sesso femminile di 78 anni. Sono state comunicate circa 279 guarigioni così che il 76 percento dei 25.268 casi totali è dichiarato guarito.

A livello regionale la percentuale dei tamponi risultati positivi nelle ultime 24 ore è 5,9: 2.070 nuovi casi in più rispetto a ieri, su un totale di 34.925 tamponi eseguiti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,9 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna (351) e Modena (309); poi Ferrara (275), Rimini (259), Ravenna (203), Reggio Emilia (189), Forlì (143) e Parma (137); seguono Cesena (98), il Circondario imolese (62) e Piacenza (44).

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.020 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 240.932. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 71.835 (-8 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 67.876 (+41), il 95,5% del totale dei casi attivi.

Si registrano 58 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.627.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 402 (+5 rispetto a ieri), 3.557 quelli negli altri reparti Covid (-54).

E intanto anche in Emilia-Romagna comincia le somministrazioni di anticorpi monoclonali su persone affette dalla malattia: la prima, a base di un monoclonale singolo (ilBamlanivimab), è iniziata a Bologna su un paziente ed è gestita dagli infettivologi del Policlinico Sant’Orsola.

Il ministero della Sanità ha da poco consegnato un ingente quantitativo di confezioni monodosi, più di 2.500, e ne sono attese circa altre mille domani, tutte destinate ad altrettanti pazienti. E la Regione ha già predisposto, attraverso uno specifico Gruppo di lavoro, le raccomandazioni per l’utilizzo dei monoclonali e la definizione degli aspetti organizzativi.

In Emilia-Romagna, dunque, e nello specifico a Ferrara (punto di riferimento regionale per la consegna di queste terapie) sono già arrivate 507 confezioni di Bamlanivimab (necessarie per altrettanti trattamenti) e 2011 di Bamlanivimab + Etesevimab (di queste, circa 805 vengono subito consegnate alle farmacie ospedaliere, pari al 40% del totale). Nel frattempo, è atteso domani l’arrivo di ulteriori 995 confezioni di Casirivimab + Imdevimab (che consentiranno altrettanti trattamenti). Le confezioni saranno distribuite a tutte le Aziende sanitarie e Ospedaliero-Universitarie del territorio in proporzione all’incidenza dei nuovi casi di Covid diagnosticati nel periodo che va dall’8 al 14 marzo 2021.

Il profilo tipo a cui sono indirizzate le cure con gli anticorpi monoclonali è un paziente che presenta sintomi lievi-moderati, che non sta male e che non necessita di un ricovero in ospedale, quindi viene curato a casa. Tuttavia ha caratteristiche cliniche tali per cui il suo rischio di evolvere verso una forma grave di Covid è considerato molto elevato: è il caso ad esempio di un paziente immunodepresso, o un paziente trapiantato.

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