Maltempo, decreto ministeriale per mobilitazione nazionale della protezione civile

Accolta la richiesta del presidente della Regione Emilia-Romagna. Telefonata col presidente Mattarella

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Il fiume Lamone a Mezzano

Per far fronte ai gravi effetti del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna tra il 2 e il 3 maggio, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato la richiesta per lo stato di mobilitazione: un atto con cui si chiedeva l’attivazione e l’intervento del sistema di Protezione civile nazionale in Emilia-Romagna e la copertura delle prime spese necessarie per affrontare l’emergenza. La richiesta è stata accolta dal Governo: il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha già firmato infatti il decreto.

La vicepresidente regionale, Irene Priolo, ha sottolineato l’eccezionalità della situazione, sia per il tempo di ritorno (un evento così ogni cento anni), sia per la piena contemporanea di 13 fiumi in allerta rossa. Per la maggior parte si tratta di affluenti del Reno: la crisi ha riguardato, quindi, il cosiddetto reticolo minore.

La situazione più delicata riguarda il fiume Lamone che ha tracimato rompendo anche gli argini a Boncellino.

«Una situazione che non ha precedenti storici, non era mai caduta così tanta acqua in poco tempo – afferma Bonaccini –. Desidero rivolgere il mio grazie al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che mi ha chiamato esprimendo vicinanza alla popolazione e ai territori, e gratitudine ai volontari e alla Protezione civile. Rinnovo inoltre il mio ringraziamento alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la vicinanza e il sostegno che ci ha garantito».

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