Valori regolari di diossina nell’aria nelle prime 24 ore dopo l’incendio alla Caviro

I campionamenti di Arpae a partire dalle 14 dell’8 maggio con un rilevatore posizionato in via Malpighi

Non sono emerse diossine nell’aria dai primi risultati delle analisi dei campioni prelevati dall’agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpae) nei pressi della distilleria Caviro Extra a Faenza in seguito all’incendio sviluppatosi lunedì 8 maggio.

Arpae fa sapere che nel campionamento, effettuato, sottovento e nella fase più intensa dell’evento, è stata riscontrata una concentrazione di Pcdd/Pcdf (diossine/furani) pari a 0,010 pg/Nm3 I-te (I-TE=tossicità equivalente, concentrazione parametrata alle diverse tossicità delle diossine), inferiore al valore di riferimento indicato dalla Commissione Consultiva tossicologica nazionale (Cctn) di 0,040 pg/Nm3 I-TEQ inteso come limite per la protezione della salute umana.

Nello stesso campione sono stati rilevati gli Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), composti  che derivano prevalentemente dalla combustione non completa di materiale organico. La concentrazione di IPA totali misurata è stata pari a 3,32 ng/Nm3 tra i quali 0,024 ng/Nm3 di benzo(a)pirene, per il quale è previsto un valore limite come media annuale pari a 1 ng/Nm3 per la qualità dell’aria.

Sulla base dell’analisi della direzione del vento il campionatore, per il campionamento di microinquinanti, è stato posizionato in via Malpighi, a circa 600 metri dall’area del capannone coinvolto, all’interno della zona di protezione fissato attorno all’azienda. I dati campionati si riferiscono alle prime 24 ore dell’incendio (dalle 14.20 del 8/5/2023 alle 14 circa del 9/5/2023). A partire dalle 14 circa del 09/05/2023 è in corso un ulteriore campionamento di 48 ore

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