Al Mar l’inaugurazione della grande mostra sull’immagine del Belpaese

Apertura al pubblico alle 18. Una ricca rassegna antologica di opere dipinte tra metà ‘800 e primi ‘900, a cura di Claudio Spadoni

dipinto MarInaugura sabato 21 febbraio, alle 18, la grande mostra 2015 del Museo d’Arte di Ravenna dedicata a una ampia serie di dipinti e foto d’epoca che documentano l’Italia e le sue bellezze tra Risorgimento e la Grande Guerra, ovvero dai Macchiaioli ai Futuristi. La mostra offrirà dunque una sequenza di documenti pittorici di bellezze naturalistiche e di spaccati di vita quotidiana, in un tempo di grandi trasformazioni, rappresentate dai maggiori artisti italiani, ma anche nella prospettiva di artisti stranieri calati nel nostro Paese per ammirarne e dipingerne le bellezze.

L’esposizione, curata da Claudio Spadoni, apre con un’ampia sezione introduttiva con la presenza di alcuni dei più noti dipinti di Induno, Fattori, Lega, Guaccimanni, dedicati all’epopea risorgimentale. Si succederanno poi diversi altri capitoli di questo viaggio nel tempo lungo la penisola, ma anche in sequenza di modelli espressivi, con dipinti dei maggiori artisti del tempo, come Fontanesi,  Caffi, Lega, Costa, Induno, Bianchi, Avondo, Palizzi,  Previati, Segantini: vette alpine, vedute lacustri, i più ammirati paesaggi marini, e scorci tra i più pittoreschi delle città mete celebrate del Grand Tour, come Venezia, Firenze, Roma, Napoli, nelle diverse declinazioni degli interpreti di punta del secondo Ottocento italiano, nonché di  stranieri come Turner, Crane, Corot,  Boudin, e diversi altri.

Il Belpaese sarà poi raccontato anche attraverso immagini di tradizioni e costumi, grazie a opere di figure come Michetti, Signorini, Lega, Morbelli, con  rappresentazioni della vita quotidiana di una società ancora rurale ma  che lentamente si avvia all’industrializzazione, con artisti quali Fattori, Cannicci, Cammarano, Boc­cioni, per citare solo qualche nome. Non mancherà nemmeno la caratterizzazione di personaggi di diversa condizione sociale offerta da Lega, Cremona, De Nittis, Boldini, Zan­domeneghi.

«Quasi un album di famiglia  – lo definiscono dal museo – di oltre un secolo fa a memoria di  “come eravamo”. In questo anche la ricca sezione dedicata alla fotografia, praticamente dagli esordi alla sua progressiva affermazione, avrà una parte molto importante, con alcuni dei suoi storici pionieri». La parte conclusiva sarà poi una sintesi di queste diverse sezioni, con opere realizzate  tra il primo e il secondo decennio del ‘900, che documentano l’avvento del Futurismo, l’avanguardia  guidata da Filippo Tom­maso Marinetti, con artisti quali Boccioni, Balla, Depero, Carrà Russolo.

La mostra resterà aperta al pubblico dal 22 febbraio al 14 giugno. Orari: fino al 31 marzo dal martedì al venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19. La biglietteria chiude un’ora prima. Tutti i sabati e le domeniche alle 16.30 visita guidata su prenotazione. Info tel. 0544 482487; promo@museocitta.ra.it.

Nella gallery in basso alcuni momenti del vernissage della mostra con il consulente artistico Claudio Spadoni (foto Zani)

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24