La pala di Rondinelli è al museo nazionale: fu confiscata da Napoleone nel 1798

L’opera del “Raffaello veneziano” arriva dalla Pinacoteca di Brera e farà parte della nuova sezione dedicata alla pittura in corso di allestimento

10Il quadro “San Giovanni Evangelista appare a Galla Placidia” (1497-1500) di Nicolò Rondinelli da oggi, 20 gennaio, è esposta al museo nazionale di Ravenna. Alle 11 la presentazione ufficiale alla stampa. L’opera su tavola, requisita dalle truppe napoleoniche, torna in città dopo più di 200 anni e trova collocazione al primo piano del complesso monastico di San Vitale, nelle sale prospicienti il “grande dormitorio”, un tempo destinate ad infermeria, foresteria e altri servizi.

Proveniente dalla prestigiosa Pinacoteca di Brera, l’opera è arrivata lo scorso 13 gennaio grazie all’iniziativa del ministero della Cultura “100 opere tornano a casa”, che promuove e valorizza il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali.

11La pala, realizzata agli inizi del XVI secolo per la basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna, celebra un miracolo legato alla consacrazione della chiesa, avvenuta all’epoca di Galla Placidia. L’episodio, raffigurato più volte in ambito ravennate, trova la più alta espressione per mano di Nicolò Rondinelli, formatosi a Venezia nella bottega di Giovanni Bellini.

«Oggi si aggiunge un altro anello alla catena di una storia lunga più di duecento anni – commenta Giorgio Cozzolino, direttore regionale dei Musei Emilia-Romagna –. Inizia nel 1796 con l’ingresso a Ravenna delle truppe francesi, prosegue nel 1798 con i provvedimenti di soppressione dei quattro monasteri ravennati e la confisca dei loro beni per fini di pubblica utilità; dopo il Congresso di Vienna e la Restaurazione, nel 1816, Ravenna ritorna entro i confini delle Stato Pontificio e solo l’impegno congiunto della Legazione e del Comune rese possibile il rientro di un ridotto nucleo di opere asportate e custodite nella Regia Galleria di Brera ma non del capolavoro del Rondinelli che ha dovuto invece aspettare più di duecento anni: la tela del cosiddetto “Raffaello veneziano” torna a dialogare con la cultura e la storia della città che l’aveva commissionato».

 ANG5163Il lavoro di Rondinelli andrà ad arricchire la nuova sezione destinata alla pittura che è in allestimento, come spiega Emanuela Fiori, direttrice del museo: «Le sale ospiteranno i dipinti del Museo Nazionale, offrendo un interessante excursus nella pittura romagnola dal tardo medioevo all’età moderna. Qui, in una posizione di dialogo con le lunette cinquecentesche con le Storie di Galla Placidia, affrescate da Francesco Longhi e con la tavola di Girolamo Marchesi da Cotignola raffigurante la Vergine e Santi anch’ esse un tempo nella chiesa di San Giovanni Evangelista, ha trovato collocazione la Pala Rondinelli. A metà febbraio, prosegue la direttrice, l’intero allestimento sarà completo e accessibile al pubblico. Sarà una nuova occasione per visitare il museo e la sua nuova veste».

La valorizzazione del progetto prevede, inoltre, la collaborazione con la Rai che, attraverso Rai Documentari, realizzerà un nuovo format, composto da un documentario breve e una serie di episodi in presa diretta che avranno come protagonista anche il Museo Nazionale di Ravenna.

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