Ecco i mosaici contemporanei del Mar: tre nuove sezioni in tutto il piano terra

Completati i lavori di riallestimento. In mostra più di 90 opere. Ingresso a gratuito al Tamo per completare l’esperienza

Dopo i lavori di riallestimento, ha riaperto al pubblico la collezione di mosaici contemporanei del Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, uno dei più importanti patrimoni artistici della città. Unica al mondo, la collezione allestita in tutti gli spazi espositivi del piano terra del museo di via di Roma, compreso il quadriportico, ripercorre lo sviluppo che la tecnica del mosaico ha avuto a partire dalle esperienze maturate a Ravenna, a livello nazionale e internazionale, dal secondo decennio del Novecento a oggi e comprende più di 90 opere.

I lavori di riallestimento sono stati realizzati grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Programma Por Fesr Emilia-Romagna 2014/2020 e al Rotary Club di Ravenna.

Il percorso espositivo è articolato in tre sezioni: Mosaici Moderni Mostra 1959, Mosaico & Design e Declinazioni Contemporanee.

Il progetto di riallestimento è stato realizzato dallo Studio Macro – Macchine Narrative di Lucca insieme alla direzione del Mar e al comitato scientifico composto da Cristina Ambrosini, Daniele Astrologo, Maria Rita Bentini, Roberto Cantagalli, Maria Cristina Carile, Fabio De Chirico, Emanuela Fiori, Giovanni Scapini e Luisa Tori ed è pensato per essere accompagnato da video multimediali a supporto della visita.

Il percorso si apre con le opere realizzate in occasione della Mostra dei Mosaici Moderni inaugurata nel 1959, momento cardine del rinnovamento dell’arte musiva. Questa sezione rappresenta il nucleo centrale della collezione e su cui si è andata sviluppando l’intera raccolta. Il progetto nasce in seno al Gruppo Mosaicisti dell’Accademia di Ravenna e di seguito viene organizzato e promosso da Giuseppe Bovini. Ad alcuni dei principali protagonisti della scena artistica fu chiesto di eseguire i bozzetti preparatori di opere destinate ad essere realizzate in mosaico. Per la quasi totalità delle opere di questo piano di rilancio del mosaico sono presenti in collezione il cartone preparatorio e l’opera musiva, permettendo un affascinante confronto tra due forme di una stessa idea artistica (come già noto per chi ha visitato in passato il Mar). Il progetto prevedeva la collaborazione fra i mosaicisti ravennati e venti rinomati artisti, individuati dal comitato artistico, ai quali fu richiesto l’invio di un disegno preparatorio, il cosiddetto “cartone”, finalizzato alla realizzazione di un’opera in mosaico. Gli artisti furono scelti dal comitato artistico che vedeva coinvolti gli storici dell’arte Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli: Afro, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi, Cassinari, Chagall, Corpora, Deluigi, Gentilini, Guttuso, Mathieu, Mirko, Moreni, Paulucci, Reggiani, Saetti, Sandqvist, Santomaso e Vedova che, a partire dal 1951, vennero contattati da Bovini stesso. Anche Henri Matisse aderì con entusiasmo all’iniziativa ma non riuscì a perfezionare il progetto perché scomparve nel 1954.

I mosaici di questa sezione sono di proprietà della Provincia di Ravenna, della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna e del Rotary Club Ravenna, che nel 2007 le hanno concesse in comodato al Mar.

La seconda sezione dell’allestimento propone il tema del Mosaico & Design: le opere esposte al Mar sono state progettate dallo Studio Alchimia di Milano (1976-1992), fondato dai fratelli Adriana e Alessandro Guerriero, attorno al quale gravita un gruppo di progettisti, architetti e artisti che hanno fatto la storia del design italiano.  L’attuale allestimento ripropone l’esperienza artistica dello Studio Alchimia che poneva l’accento sul ritorno a un artigianato colto e nobile come si può ammirare nelle opere il Ritratto di Mendini, la Testa di Guerriero e il Mobile aulico. La realizzazione del progetto fu affidata all’Associazione Mosaicisti di Ravenna, ma all’impresa collaborarono anche la Cooperativa Mosaicisti di Ravenna e lo Studio Signorini.

Il percorso espositivo prosegue con l’ultima sezione Declinazioni Contemporanee che documenta come dagli anni Settanta si sviluppa una nuova fase di ricerca in cui alcuni mosaicisti si emancipano definitivamente dal ruolo di esecutori. Il cuore pulsante di questa ricerca è proprio Ravenna. Il mosaico non è più realizzato solo con tessere ma si compone anche attraverso tecniche pittoriche e scultoree, con il frequente utilizzo di materiali originali ed eterogenei. In quest’ottica si inseriscono le collaborazioni con artisti internazionali come Valerio Adami, Michelangelo Antonioni, Balthus, Giosetta Fioroni, Piero Gilardi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino e le sperimentazioni dei mosaicisti ravennati. La collezione documenta come gli ultimi decenni hanno portato i mosaicisti a progettare e a realizzare sempre più frequentemente opere di propria concezione per confrontarsi direttamente con le tematiche, gli strumenti, i materiali e le sfide dei nostri tempi, liberi di seguire gli stili e proporre le soluzioni più personali e diverse. Qui sono documentate anche manifestazioni come la Biennale di mosaico contemporaneo e il concorso GAeM Giovani Artisti e Mosaico da cui, negli anni, sono emersi artisti aperti alle più diverse soluzioni linguistiche. Grazie a questi eventi e alle donazioni la collezione si arricchisce ogni anno di numerose opere che rendono questa raccolta aperta alle più recenti novità, senza confini e dal carattere internazionale completando l’esperienza conoscitiva del mosaico ravennate, con una panoramica sulle espressioni del contemporaneo dagli anni ‘50 fino ai nostri giorni.

L’allestimento è correlato anche da apparati video che documentano come la città, nel tempo, viene impreziosita da moltissime opere pubbliche che ne decorano il tessuto urbano: dai giardini alle rotonde, alle fontane, ai parchi.

Il riallestimento è anche occasione per una lettura complessiva della storia del mosaico ravennate del Novecento, per questo è stato costruito un percorso che guarda alle radici classiche del mosaico contemporaneo e ad un dialogo tra l’antico e il moderno di grande interesse. I visitatori del Mar potranno accedere gratuitamente al museo Tamo Mosaico, all’interno dell’antica chiesa di San Nicolò a Ravenna, dedicato all’arte del mosaico, che ospita, oltre a pregevoli testimonianze di mosaici antichi e tardoantichi la sezione Mosaici tra Inferno e Paradiso, 21 opere musive a tema dantesco realizzate da grandi artisti del ‘900 italiano, collezione quest’ultima che si pone certamente in continuità con il patrimonio esposto nella nuova sezione musiva del Mar.

Un’importante novità riguarda anche il pubblico under 26 che tutti i mercoledì potrà visitare il Mar gratuitamente. L’ingresso alla sezione Mosaici Contemporanei costa invece 6 euro (ridotto 5). Apertura da martedì a sabato dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 18.

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