I musei a Palazzo Guiccioli apriranno solo in ottobre: «Siamo a buon punto…»

Il presidente della Fondazione della Cassa: «A incidere sui tempi prima la pandemia e poi l’aumento dei costi». In via Cavour spazi per Byron, Risorgimento e Bambole

Slitta ancora l’apertura del nuovo complesso museale voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna a Palazzo Guiccioli, in via Cavour, in pieno centro a Ravenna (qui l’ultimo annuncio), dove il cantiere è partito ormai dieci anni fa (in un’area che si sviluppa su una superficie di 2.220 metri quadri).

La data di inaugurazione è stata annunciata dal presidente della fondazione Ernesto Giuseppe Alfieri nei giorni in cui il palazzo è stato aperto in via eccezionale alla città, con visite guidate: si tratta del 26 ottobre 2024, che richiama lo stesso giorno del 1860, data dell’incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, momento fondamentale del Risorgimento.

Nell’antica dimora, integralmente restaurata, si potranno ammirare come noto il Museo Byron, il Museo del Risorgimento, oltre alla nuova sede del Museo delle Bambole.

La parte storica dell’intero compendio monumentale è interamente decorata, con affreschi che avvolgono letteralmente le stanze, soffitti e pareti.

12. Ritratto Di Lord Byron Ravenna Museo ByronIl Museo Byron sarà l’unico al mondo dedicato al poeta e “promessa” per il turismo anglosassone da sempre legatissimo al poeta romantico, e secondo solo a Shakespeare. «Con Palazzo Guiccioli e il suo complesso museale – dichiara Alfieri – la Fondazione diventa soggetto attivo nell’ambito della tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, che nel corso dell’Ottocento fa di Ravenna un piccolo centro che collega la Patria locale a quella nazionale, così come al risveglio di istanze libertarie che attraversano l’Europa e il nuovo mondo. Ravenna dunque come alma mater, patria accogliente di due grandi esuli della Letteratura universale, Dante e Byron, che qui trovarono, insieme alla protezione, lo spazio fecondo per l’attività poetica».

Rispetto all’andamento dei lavori di restauro e allestimento, il presidente Alfieri precisa che «dopo una serie di cause di forza maggiore, che hanno rallentato il crono-programma, ora si procede alacremente. Prima, la pandemia che ci ha costretto a chiudere il cantiere per quasi un anno. Successivamente, i lavori sono stati rallentati dalle procedure anti-contagio. Infine, a seguito del Covid si è registrato un significativo aumento dei costi delle materie prime che ha comportato un ulteriore rallentamento delle attività e una sostanziale revisione del contratto d’appalto. Tutto ciò ha inciso non poco sui tempi di esecuzione e ha fatto registrare un inevitabile incremento dei costi. Ora possiamo affermare che le molte attività sono a regime e finalmente possiamo dire di essere a buon punto».

La parte del complesso che si affaccia su via Cavour è ultimata, mentre quella su via Morigia è a un buon livello di avanzamento. «Ora – prosegue il presidente Alfieri – augurandoci che non vi siano altri impedimenti, siamo al lavoro per inaugurare i musei, e aprirli al pubblico, in occasione della ricorrenza dell’incontro a Teano fra Garibaldi e Vittorio Emanuele II».

Al piano nobile è riservato il Museo del Risorgimento che vanta, oltre ai molti cimeli che documentano la vocazione insorgente della città con il suo contributo ai moti del 1820-21, una sezione – di grande importanza – dedicata a Giuseppe Garibaldi e alla diffusione popolare del suo mito. Il presidente Alfieri spiega che «Stefania Craxi, presidente di Fondazione Bettino Craxi, ha concesso in deposito per 20 anni, la collezione garibaldina appartenuta al padre Bettino Craxi, noto cultore dell’Eroe. Fanno parte di tale collezione anche cimeli provenienti da Firenze, grazie alla disponibilità di Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia. È noto infatti come Bettino Craxi e Giovanni Spadolini, entrambi grandi appassionati dell’Eroe dei due Mondi, facessero a gara nell’aggiudicarsi l’acquisto di oggetti appartenuti a Garibaldi». Il percorso espositivo mette in luce, in filigrana, il diverso orientamento dei due statisti, in un caso orientato al cimelio nei suoi contenuti iconografici, e persino oleografici, nell’altro, alla traccia documentaria che attesta i passaggi, il radicamento del pensiero, gli effetti nel consenso.
«Il Museo del Risorgimento – prosegue il presidente Alfieri – ospiterà inoltre un’importante collezione di medaglie massoniche del lascito Guerrini e concessa in deposito a Fondazione per 20 anni. Tutti pezzi di grande rilievo storico e artistico».

Al tema ottocentesco si collega infine il terzo museo che si appresta a essere allestito nel complesso di Palazzo Guiccioli: si tratta del Museo delle Bambole – Collezione Graziella Gardini Pasini, una delle più importanti a livello europeo per valore e qualità dei pezzi, destinato al corpo staccato della seconda corte.

«Siamo certi – conclude il presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – che questo nuovo polo culturale e museale, dedicato all’Ottocento, sarà un importate elemento di attrazione per il turismo nazionale e internazionale. Un progetto tanto ambizioso non sarebbe stato possibile senza la volontà congiunta di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Comune di Ravenna, con l’ulteriore, competente, supporto di Biblioteca Classense e Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna, la generosa e lungimirante adesione al progetto di Fondazione Bettino Craxi e Fondazione Spadolini Nuova Antologia, la partecipazione appassionata dei suoi artefici: su tutti Aurea Progetti Ravenna per il recupero dell’edificio e la sua funzionalizzazione, del Laboratorio del Restauro di Ravenna per il recupero di cicli decorativi e pavimenti insieme ai molti collegati all’Unità di progetto. Un progetto tanto ambizioso non sarebbe stato possibile senza un’ampia concertazione di squadra. Molti i crediti e molti i ringraziamenti a quanti hanno reso possibile con la propria generosa dedizione questo cantiere».

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