Danza e opera: ecco la stagione dell’Alighieri di Ravenna

Si parte il 17 gennaio con il “Giulio Cesare” che vede alla regia Chiara Muti. La novità è un fuori abbonamento all’Almagià con Aterballetto

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Ottavio Dantone (foto Silvia Camporesi)

Portano a Roma tutte le strade della Stagione d’Opera 2025 del Teatro Alighieri di Ravenna: la città eterna – osservata attraverso le diverse lenti dell’antica repubblica, dell’Egitto di Cleopatra e della Roma del 1800, contesa fra austriaci, truppe napoleoniche e patrioti italiani – è l’orizzonte dei tre titoli in scena a partire dal 17 gennaio, quando la stagione si aprirà con il debutto di Giulio Cesare (replica 19 gennaio), un nuovo allestimento che vede Chiara Muti alla regia e Ottavio Dantone alla guida di Accademia Bizantina.

 

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La Vestale (foto Stefano Binci)

Se il dramma musicale di Händel è un’altra importante tappa del percorso di eccellenza alla riscoperta del repertorio barocco, in scena all’Alighieri ci sono anche La vestale (28 febbraio, 2 marzo) e Tosca (28, 30 marzo), nuove coproduzioni che hanno per capofila rispettivamente Jesi e Lucca. Per il capolavoro di Gaspare Spontini, del quale ricorrono i 250 anni della nascita, il regista Gianluca Falaschi ha tracciato un parallelo fra la protagonista dell’opera e Maria Callas (diretta da Luchino Visconti nel ruolo della vestale Giulia), donne segnate dal sacrificio della propria identità a favore del ruolo che rappresentano; in buca La Corelli diretta da Alessandro Benigni. Nel titolo pucciniano, la regia di Luca Orsini vede invece una storia di riscatto femminile finito in tragedia, proiettata su una Roma oscura e decadente; sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini c’è Henry Kennedy, già allievo dell’Accademia dell’opera italiana di Riccardo Muti nel 2021.

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DaCru Dance Company

Sono due invece gli appuntamenti al teatro Alighieri con la danza: People della DaCru Dance Company (1, 2 febbraio) è una riflessione sulla solitudine sociale, mentre la Trilogia dell’estasi con la Compagnia Zappalà Danza (22, 23 febbraio) vede il coreografo Roberto Zappalà affrontare un trittico di classici del Novecento – L’après-midi d’un faune, il Boléro e Le Sacre du printemps.

Per la prima volta, il cartellone di danza si arricchisce di due fuori abbonamento alle Artificerie Almagià il 13 marzo e il 15 aprile, grazie a Impromptus: arie, danze e improvvisazioni, un progetto di improvvisazioni in musica e danza in anteprima a Ravenna e concepito in collaborazione con il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto.

«Negli anni, abbiamo cercato di fare della qualità dell’interpretazione musicale la condizione sine qua non delle produzioni che nascono all’Alighieri – sottolinea Angelo Nicastro, Direttore Artistico della Stagione d’Opera e Danza – E grazie al rapporto privilegiato con Accademia Bizantina, fiorita a Ravenna ma oggi vera e propria ambasciatrice della musica barocca nel mondo, abbiamo l’opportunità di dare spazio a un repertorio in parte ancora poco conosciuto e apprezzato nel nostro Paese. E di farlo con un profilo d’eccellenza, in questa Stagione raddoppiato grazie al coinvolgimento di Chiara Muti per la regia di Giulio Cesare di Händel. Non a caso abbiamo voluto includerne la prova generale nel percorso A scuola in teatro, che anche quest’anno ‘incontra’ alcuni dei titoli destinati al pubblico generale e si completa con appuntamenti su misura per gli studenti, come BRIMBORIUM! L’armadio dei ricordi, nato in seno al Conservatorio Verdi e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, o il Falstaff di Opera Domani».

«Da sempre cerchiamo di rendere la nostra programmazione sensibile ai nuovi linguaggi e ai nuovi pubblici – commenta invece Antonio De Rosa, Sovrintendente di Fondazione Ravenna Manifestazioni – e siamo pertanto molto felici che quest’anno la collaborazione con il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto e il suo direttore generale e artistico Gigi Cristoforetti ci offra occasione di ampliare gli orizzonti della Stagione, attraverso sperimentazioni nei territori dell’improvvisazione, all’incontro fra musica e danza. Grazie al coinvolgimento di interpreti di qualità, approdiamo alle Artificerie Almagià, il ‘magazzino dello zolfo’ dove cercheremo nuove alchimie. E non dobbiamo dimenticare di ringraziare quanti rendono possibile la Stagione d’Opera e Danza 2025, che può contare sul sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna e sul contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna».

Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri – tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org

Campagna abbonamenti da sabato 9 novembre (nuovi e rinnovi)

fino al 5 dicembre per l’Opera (da 35 a 100 Euro, Carta Giovani Nazionale 18-35 anni e UNIPASS: 60 Euro)

fino al 21 dicembre per la Danza (da 18 a 50 Euro, Carta Giovani Nazionale 18-35 anni e UNIPASS: 30 Euro)

Prevendita biglietti

Da lunedì 9 dicembre biglietti Opera da 15 a 45 Euro

Da martedì 7 gennaio biglietti Danza da 10 a 30 Euro | Impromptus: posto unico non numerato  10 Euro

Under 18: 5 Euro; Carta Giovani Nazionale 18-35 anni (platea e palchi): Opera 20 Euro, Danza 15 Euro

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