Agroindustria ravennate, un settore da 5 miliardi di fatturato all’anno e 12mila persone occupate Seguici su Telegram e resta aggiornato Uno studio della Cgile sui bilanci 2008-13 di 209 imprese collegate alla provincia. Solo 47 attività hanno usato gli ammortizzatori Prendendo in esame i bilanci dal 2008 al 2013 di 209 imprese (di cui 203 con sede legale all’interno della provincia di Ravenna e 6 con sede legale in altre zone ma unità locali nel territorio) la Cgil ha elaborato una fotografia del settore agroindustriale ravennate, presentato il 29 maggio al festival Opera promosso dallo stesso sindacato. «Ci auguriamo – dice Raffaele Vicidomini, segretario della Flai – che l’analisi funga da pungolo per aprire e dare seguito a un dibattito che si sviluppi su direttrici tracciate dall’esigenza di una soluzione per ridurre gli sprechi alimentari e per valorizzare il lavoro. Le 209 imprese nel corso dell’ultimo esercizio, hanno prodotto un valore della produzione pari a oltre 4,9 miliardi di euro: 1,55 nel Faentino, 1,8 nel Lughese e 1,55 nel Ravennate. «È utile sapere – scrive il sindacato che l’universo delle società di capitale in provincia, di tutti i settori, rappresentato da oltre 5.200 imprese, ha realizzato nello stesso anno un valore della produzione di circa 24 miliardi. Il campione del settore agricolo e agroindustriale individuato rappresenta il 20 percento del totale dei fatturati in provincia». Nelle 209 imprese, nel 2013 hanno lavorato 11.794 persone e nel corso del periodo di indagine l’occupazione è sempre stata sopra alle 11mila unità e in progressiva crescita fino al 2012 quando si è toccato il picco di 11.848 unità. Del totale del 2013, 8.151 erano occupati nel comparto industriale (dato stazionario dal 2008), 1,768 nel comparto dei servizi (incremento di circa 500 unità rispetto al 2008) e 1.881 nel comparto agricolo (in flessione di 120 unità rispetto al 2008). Le imprese del settore che, nell’arco di tempo dell’indagine, hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali sono 47, su un numero complessivo del territorio che ha visto coinvolte 1.868 attività lavorative e ponendo in riduzione di orario e di retribuzione 758 lavoratori a fronte di una platea generale di lavoratori di 30.233 unità. «L’impatto della crisi nell’agroindustria è minore che in altri settori. Seppure in particolare nel comparto agricolo l’accesso agli ammortizzatori sociali non è contemplato, si è registrato nell’intervallo considerato, non una riduzione, bensì un incremento di lavoratori con contratto agricolo. Questi ultimi hanno prestato lavoro in una dimensione sempre maggiore delle 15mila unità e per un complessivo di circa 1,4 milioni di giornate, oltre 90 medie pro capite. Le giornate lavorative medie pro capite prestate passano da 86,5 del 2008 alle attuali 91,6 con un picco massimo di 96,2 registrato nel corso del 2012». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Mezzo milione da Eni per proteggere l'arenile di cinque lidi da ingressioni marine Parete da arrampicata da 32 metri sulla torre dell'acquedotto: la più alta d'Italia Neve, spiaggia imbiancata nel Ravennate - FOTO Seguici su Telegram e resta aggiornato