Legambiente: campagna per dismettere le piattaforme offshore

Il dossier presentato a Goletta Verde attraccata a Marina di Ravenna. Martedì 9 i risultati delle analisi effettuati sulla costa

Nel corso della visita di Goletta Verde, attraccata a Marina ieri, domenica 7 agosto e in partenza martedì 9, è stato presentato il dossier #Dismettiamole sulla situazione delle piattaforme offshore.

Dal dossier emerge che Legambiente ha censito – tra le 69 concessioni di coltivazione di gas e petrolio – 135 piattaforme a mare e 729 pozzi. “Di queste – si legge nella nota stampa – 38 piattaforme e 121 pozzi hanno ormai terminato la loro attività produttiva o erogano ormai talmente poco da far suppore che le compagnie stiano semplicemente ritardando la loro chiusura formale e, di conseguenza, l’obbligo e gli oneri di smantellamento e ripristino iniziale dei luoghi, come previsto dalla normativa. È per questo che Legambiente lancia la campagna #Dismettiamole, affinché si affermi un nuovo modello energetico pulito, rinnovabile e democratico, che faccia gli interessi dei cittadini italiani e non delle compagnie petrolifere”. Il responsabile scientifico di Legambiente, in particolare, Giorgio Zampetti ha spiegato come secondo Legambiente “sia giunto anche il momento di mettere in campo una strategia che si ponga l’obiettivo di dismettere le piattaforme presenti nel mar Mediterraneo e in quello italiano in particolare. In altre parti del mondo questo processo di cambiamento è già cominciato, basti pensare alle vicine Francia e Croazia che stanno dando il via ad una moratoria generale”.

Secondo i dati forniti a largo dell’Emilia-Romagna ci sono 22 concessioni di coltivazione attive e produttive che hanno estratto gas nel 2015 per 1,6 miliardi di standard metri cubi (esattamente 1.599.723.000), il 35,4% della produzione a mare totale. Solo 6 concessioni su 22 pagano le royalties, le altre stanno sotto quota 80milioni di smc. Esistono anche 3 concessioni di coltivazione non produttive (di cui una una piattaforma che per Legambiente può essere dismessa: la Morena 1 di fronte Cervia/Cesenatico); due istanze di concessione di coltivazione  (una è quella della Po Valley); tre permessi di ricerca attivi di cui due sospesi da venti. Infine una istanza di permesso di ricerca tra Cervia e Fano per 430,8 kmq dell’Adriatic Oil.

 Ci auguriamo – ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni – che venga intrapreso al più presto un serio percorso di confronto tra tutti i soggetti competenti per ragionare in maniera lungimirante su quale debba essere il futuro ambientale. Numeri e prospettive che non possono lasciare indifferenti e il progressivo smantellamento delle piattaforme potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova era, anche dal punto di vista occupazionale”.

Toccato naturalmente anche il tema della subsidenza in correlazione alla realtà di Lido di Dante. “La subsidenza rischia di aumentare l’impatto delle mareggiate e delle piene fluviali, favorendo l’erosione costiera, con perdita di spiaggia ed effetto negativo sulle attività turistiche rivierasche – sottolinea Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. Un caso esemplificativo è quello della piattaforma di estrazione di gas Angela Angelina, costruita nel 1997 a soli 2 km dalla costa di Lido di Dante, collegata a 10 pozzi eroganti e 4 non eroganti. La piattaforma è stata al centro del dibattito referendario, a causa dei suoi effetti sull’aumento della subsidenza lungo la costa. Di fronte al rischio fisico della costa e al futuro degli addetti del settore chiediamo alla politica che risposte pensa di dare. I cittadini aspettano una risposta del nuovo sindaco di Ravenna su questo tema.  L’amministrazione ravennate, con un ordine del giorno votato lo scorso aprile, si era impegnata ad avviare con Eni un percorso per la chiusura anticipata della piattaforma, ma ad oggi però non sembra ci siano passi in avanti in questa direzione”.

Il programma di Goletta Verde nel Ravennate prevede per la serata di lunedì 8 agosto la proiezione del documentario “ Italian Offshore” al Ravenna Yacht Club, via Molo Dalmazia, mentre martedì 9 agosto ci sarà la presentazione dei risultati delle analisi di Goletta Verde, alle 15 una biciclettata attraverso le bellezze naturali della costa ravennate, con un percorso attraverso la pineta e la valle di Marina Romea, la Foce del Lamone e all’Oasi di Punta Alberete, alle 18 la presentazione del Libro “Oro Nero Oro Rosso” al G.S. Sub Delphinius, via Marinara 61/63 in cui Monica Forti, giornalista, parlerà con l’autore Gian Luigi Giusti, alle 18:30 anche un appuntamento pubblico alla Goletta per parlare di aree protette, e futuro del Parco del Delta del Po, la principale area umida d’Italia. Infine alle 22 Presentazione di immagini sulle aree più belle del territorio in una serata conviviale di racconti, in ricordo di Mario Dracini di Legambiente Ravenna.

 

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